Editoriale
Mi sarebbe piaciuto parlare soltanto di ciclismo e invece i fatti di cronaca, la morte fulminea di Denis Zanette, mi hanno costretto ad un radicale cambio di rotta.
Soprattutto non avrei assolutamente voluto parlare della mia categoria, di quella dei giornalisti, ma i numerosi fax, le lettere e le e-mail ricevute in redazione in queste settimane, mi hanno convinto ad espormi per un ragazzo, una famiglia che non meritavano certi commenti. A prescindere da qualsiasi verità nascosta o supposta.
Per la questione morale vi rimando a Cristiano Gatti, io mi limiterò a valutare - assieme a voi - alcuni passi dell’articolo di Sergio Rizzo, firma di punta de Il Corriere dello Sport, apparso il 12 gennaio scorso, a poche ore dalla morte del povero Denis.

... «Metteranno le mani avanti anche stavolta: lo sport e il doping non c’entrano. Non ci sono le prove. Non si può accusare una persona senza avere elementi certi. Cacciamo i soliti avvoltoi pronti a buttarsi sulla morte di un povero ragazzo per processare uno sport, l’intero sport. Che rispettino almeno i morti. Raccontatelo a Manuela, ma guardatela bene negli occhi mentre glielo dite».
Appunto Sergio, rispettiamo i morti, Manuela e le bimbe.

... «Non ci sono prove, e nessuno può accusare nessuno. Ma qui non stiamo parlando di un presunto colpevole che era solo stato rinviato a giudizio per doping. Qui stiamo parlando di una vittima, di un ragazzo strappato alla vita solo perché aveva l’insana voglia di correre in bici. Che non ha guadagnato molto, anzi: non ha lasciato niente ai suoi cari, se non il vuoto più terribile. Qui ci troviamo a parlare di omicidio, qui ci sono da cercare gli assassini. ...Il doping, in giorni come questi, appare disperatamente per quello che è: un crimine contro l’umanità».
Due piccole considerazioni. La prima: Denis non correva per pura e semplice passione. Per passione aveva incominciato a fare il corridore, per talento era diventato ciclista professionista e, contrariamente a quanto tu possa pensare, la sua era una professione ben remunerata. Capisco che questa ti possa sembrare una puntualizzazione assolutamente marginale, ma per me è sostanziale, perché mi fa capire chiaramente che, limitandoti ad intingere il pennino nella retorica più pelosa, nella sostanza non sapevi di chi stavi parlando.
Seconda considerazione: non ti sembra un po’ fortino “crimine contro l’umanità?”

... «Ma ci sono fior di scienziati, medici, farmacisti, dirigenti, procuratori, avvocati, giornalisti e trafficanti di droga che hanno fatto i soldi con il doping. Ci sono le Case farmaceutiche che hanno moltiplicato i guadagni grazie a quei fessi dello sport».
Caro Sergio (vedi come sono umano, proprio come te con la signora Manuela), perché continui a considerare i corridori delle vittime? Sappi (dovresti saperlo bene), che se uno sportivo professionista decide di seguire strade illecite, lo fa consapevolmente: non è un ebete. E visto che la sai tanto lunga, perché non denunci quei giornalisti che si sono arricchiti con il doping? Scusami se sono tanto tonto e sprovveduto, ma io non li conosco. Ad ogni modo la penso come Leonardo Sciascia: esiste la mafia, ma anche chi si è creato un lavoro e una dignità diventando professionista dell’antimafia.

... «Chi fermerà questa strage? Non il mondo dello sport che ha solo pensato a difendere la sua presunta sacralità, e s’è invece venduto l’anima: connivente o vigliacco, scegliete voi. E ha venduto i suoi figli, lasciandoli andare al massacro. Qui nessuno accusa nessuno, e sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte, e l’esame tossicologico chiarirà tutto. Ma qualunque sarà il risultato, è ora che tutti rinuncino all’ottima dose di ipocrisia che già parecchi - dirigenti, compagni di Zanette, giornalisti compiacenti - hanno messo in mostra».
Non accusi nessuno? Sei semplicemente esilarante, neanche Claudio Bisio - a «Zelig» - potrebbe arrivare a dire qualcosa di più ridicolo.

... «La storia ciclistica di Denis è purtroppo esemplare. Era poco più di un ragazzo quando cominciò a frequentare il centro universitario diretto dal professor Conconi. Il suo nome appare nel file “Dblab”, il suo ematocrito oscilla da 42 a 50 senza allarmare nessuno, anzi»...
«Poi c’è la storia del blitz del 2001, l’inchiesta giudiziaria di Padova. Denis è tra i rinviati a giudizio: è stato filmato in diverse occasioni mentre, insieme ai suoi compagni di squadra, acquistava e assumeva un pericolosissimo farmaco dopante. Se la parola doping non fosse mai stata inventata, probabilmente questa strage degli innocenti non sarebbe avvenuta».
Quindi uno più uno fa due: perché attendere la magistratura, perché mai? Ma sì, sotterriamolo perbenino sotto una bella coltre di infamia, forte dei tuoi dossier e dei verbali delle intercettazioni.

... «Ciao, Denis, ci mancherai. Ma ancor più mancherai a Manuela, alle piccole Anna e Paola, ai tuoi compagni. Mancherai poco ai tuoi carnefici, che t’avranno già sostituito con un altro ragazzo giovane, bello, sano, appassionato di sport, pronto a immolarsi senza saperlo. Fermiamo
questa strage».
Una domanda: perché invece di gridare “fermiamo questa strage” non ti sei fermato - anche solo per un attimo - a pensare?
Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Prologo ha vinto il suo terzo grande giro di stagione per merito di Jonas Vingegaard. In sella a Scratch M5 PAS e Predator 01TT CPC il fuoriclasse danese è stato in grado non solo di conquistare la prima maglia rossa...


Come sempre Miche si distingue per una progettazione avanzata e per l’utilizzo di materiali di altissima qualità, un paradigma che regala oggi il nuovo ingranaggio X2 RD, ennesimo colpo di classe di questa brillantissima azienda italiana. Si parla...


In questo settore, esattamente come in ambito motoristico, le case produttrici si affidano moltissimo ai test di laboratorio, ma  a volte serve la pura follia per mettere a dura prova nel mondo reale ciò che viene creato. La nuovissima EQUIPE...


Trek ha appena presentato le sue nuovissime selle Aeolus, selle dotate della tecnologia AirLoom, una matrice stampata in 3D che va a formare uno strato in grado di offrire un supporto strategico e tanto comfort in più. Già scelta dai...


Tenetevi forte: Doctorbike, negozio fisico situato in Corso Europa 82 a Magenta e negozio virtuale, predispone per i giorni 13 e 14 settembre un evento gratuito presso la sua struttura. Cosa si potrà fare? Provate in maniera esaustiva la nuova...


La linea NDR di Prologo diviene oggi più completa che mai grazie a  quattro nuove selle leggere e confortevoli, quattro nuovi prodotti che spiccano per polivalenza e sono stati studiati appositamente per la mountain bike cross-country e marathon. Abbiamo quindi...


Alé, il rinomato produttore di abbigliamento ciclistico di alta qualità, e eVent® Fabrics, leader nelle membrane traspiranti, impermeabili, resistenti alle intemperie e al vento, annunciano che la tecnologia stormburstLT di eVent, super leggera, rapida e altamente traspirante, è ora disponibile...


Arriva un importante aggiornamento riguardante Specialized Italia, una vera e propria svolta storica. «Dopo 36 anni di straordinario servizio, Ermanno Leonardi lascerà il ruolo di Amministratore Unico di Specialized Italia a partire dal 1° ottobre. Dal 1993, anno di fondazione della...


È uno degli uomini dell’anno, forse il nuovo dell’anno. Isaac Del Toro è una sorta di continuazione della “cantera” targata Uae Team Emirates XRG, il nuovo che avanza a rapidi passi, un rebranding di Tadej Pogacar, una sorta di continuazione...


La nuova Perfetto RoS 3 Jacket di Castelli realizzata con l’innovativa tecnologia Polartec @AirCore™ non si limita a spostare l’asticella più in là o semplicemente ad alzare il livello, infatti, mira a stabilire nuove regole in cui leggerezza, traspirabilità, resistenza...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024