Gatti & Misfatti
Correnti da Nord-Est

di Cristiano Gatti

Quando tuttoBIC sarà nelle edicole, queste righe potrebbero essere già superate dagli eventi: se si tratta di silurare un commissario tecnico, la situazione può cambiare di ora in ora. No, i tempi tecnici di un mensile non sono ideali per seguire passo passo gli intrighi di corte e le guerre sotterranee che agitano la vita delle federazioni. Bisognerebbe avere un monitoraggio quotidiano. Ma non importa: le due o tre cose che mi preme di dire valgono comunque, a babbo vivo o a babbo morto. Per quel che contano, sono più o meno queste.

Si parte ovviamente dal Mondiale di Madrid: Petacchi si presenta moscio come non gli era mai successo, Petacchi non avverte in tempo il cittì e i compagni di squadra, Petacchi ad un certo punto alza bandiera bianca, peccato che proprio a quel punto manchi solo una decina di chilometri al traguardo. Che si fa? Ballerini ha pochi attimi per decidere. Sempre, quando si decide, si hanno cinquanta possibilità di prenderci e cinquanta di sbagliare. Il cittì decide di non abbandonare comunque Petacchi, chiedendo ai compagni di tenerlo a tutti i costi nel gruppo dei velocisti, così almeno da condizionarli, da frenarli, da intimorirli, in modo che davanti il buon Bettini colpisca a modo suo. Una scelta, un’idea logica e rispettabile. Peccato però che ancora una volta la sua fiducia in Petacchi gli costi carissima: il capitano azzurro non riesce neppure in questa missione minima, perdendo le ruote e caricando così a mille i suoi avversari Boonen e Valverde. Per Bettini, con due furie scatenate alle calcagna, è la fine: ripreso a cinquceneto metri, cucinato e battuto. Fine di Bettini, fine dell’Italia, fine di tutto un sogno iridato. La domanda che si alza subito da Madrid è una sola: sarà anche la fine di Ballerini?

Già la sera stessa, nell’albergo del ritiro azzurro tira una gran brutta aria. Che dico la sera stessa: già durante la corsa, il partito anti-Ballerini si mette alacremente all’opera. Inutile edulcorare e mascherare: è il gioco delle parti, bisogna accettarlo. Ci sono i pro e ci sono i contro. Da mesi, non certo da Madrid, c’è un’agguerrita corrente contro, che vede Ballerini come una specie di influenza aviaria. È una corrente che scende gelida dal Nord-Est, dove non gli perdonano l’esclusione di Rebellin dalle Olimpiadi e dal Mondiale di Verona (per la verità, s’è escluso lui travestendosi da argentino, ma lasciamo stare), non gli perdonano l’esclusione di Simoni, così come non gli perdonano quest’anno quella di Di Luca. Ovvio: ogni scusa è buona. Il problema vero è che proprio non lo vogliono. A capo di questa corrente c’è Silvio Martinello, persona intelligente e capace, persona molto influente nella nuova federazione di Di Rocco (ma non dovrebbe occuparsi solo della pista?), ma persona decisamente ostile a Ballerini. Non è un delitto: succede. Non è detto che al mondo tutti debbano amarsi alla follia. Sai che pizza. Martinello ha altre idee, punto e a capo. Nella sua scia, risalendo a Nord-Est, c’è tutto un gruppo di vecchie glorie dai nomi molto noti e amati: Moser e i moseriani, Fondriest e Simoni, tutta la compagnia degli arrabbiati per Rebellin, il defilato Argentin, più vari ed eventuali che magari non hanno un’opinione propria, ma stanno sempre a prescindere coi vincenti. La storica disfatta di Madrid serve ora a questo partito per presentare il conto: visto, Ballerini non ne azzecca una, che ne vogliamo fare?

Io non so come realmente Di Rocco consideri il suo cittì: sinceramente, penso che a livello tecnico non gliene importi granchè, penso che sia soltanto uno snodo puramente politico per stabilire i veri rapporti di forza in federazione. So però che comunque tocca a lui decidere, se convince il suo consiglio. Detto questo, dichiaro apertamente che la cacciata di Ballerini mi sembrerebbe una solenne carognata. E non tanto perché io sia compagno di merende del cittì, visto che non lo sono, ma per un semplicissimo senso di giustizia.

Restiamo ai fatti. In cinque anni di gestione, Ballerini è riuscito nell’improba impresa di mantenere la media-medaglie dell’insuperabile cacciatore di medaglie che risponde al nome di Alfredo Martini. Ha perso a Verona? Ha perso a Madrid? E allora, che gli vogliamo chiedere: di vincere sempre l’oro? Forza, se è questo che vogliamo, mettiamolo sotto la ghigliottina e piazziamo un altro al suo posto. Però, amici miei, anche a questo nuovo va chiesta la stessa cosa: di vincere sempre l’oro. Se invece ammettiamo che nel mestiere del cittì sia contemplata anche la sconfitta, persino l’errore in buona fede, allora non sussiste il minimo motivo per cacciare Ballerini. Se riusciamo a guardare oltre il risultato, vediamo una gestione comunque seria, positiva, autorevole, rispettabile e rispettata. Una gestione di cui l’Italia può andare orgogliosa, per lo stile e per la sobrietà portati in giro nei diversi appuntamenti internazionali. Poi si vince e si perde, ci mancherebbe altro. Ma nella valutazione di un tecnico deve pesare tutto, non solo quello che avviene un giorno all’anno. O dico bischerate?

Purtroppo, se devo dirla tutta, a me pare che in questa vicenda le valutazioni siano condizionate da ben altro. A Ballerini non si perdona il suo passato Mapei, la sua scarsa malleabilità ai papocchi di corte, la sua nomina firmata Ceruti: con queste premesse, è chiaro che qualunque cosa faccia sia sbagliata. Anche quando respira, sbaglia qualcosa. Se questo è il criterio, però, c’è poco da discutere. Chiudo il discorso e restituisco subito la linea allo studio. Solo un piccolo rilievo, se è concesso: prima di chiedere la testa di chiunque, Silvio Martinello si metta nella posizione di poterla chiedere. Tanto per cominciare, decida se fare il capo in federazione o il commentatore in Rai. Tutte e due le cose insieme, come a Madrid, non stanno bene. O davvero non nota nulla di fastidioso?
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Specialized, forte della partnership speciale avviata con SRAM, altro titano dell’industria ciclistica mondiale, annuncia oggi l'introduzione dei suoi modelli di punta road equipaggiati con il nuovissimo gruppo SRAM RED AXS. Quello di oggi è l’ennesimo passo avanti nell’eccellenza tecnologica. ...


In un ciclismo in cui la velocità diviene sempre più importante e ricercata Goodyear ha il piacere di presentare tre nuovi prodotti della famiglia Vector, ovvero i modelli Z30 NSW, Z30 SW e Z35 SW, prodotti ottimizzati per le ruote...


Guerciotti è presente per il secondo anno di fila al Giro-E. Dopo l’esperienza del 2023 al fianco del Team Raspini Salumi, capitanato da Daniele Colli, nel 2024 il noto marchio milanese si è presentato ai nastri di partenza con il...


SRAM partiva già da un prodotto eccellente, ma un cosa è chiara, il nuovo RED è stato migliorato in ogni suo dettaglio con un solo fine, ovvero quello di ottimizzare le performance di ogni suo componente minimizzando lo spreco di...


ZIPP, azienda che fa parte dell’universo SRAM, presenta oggi la nuova curva manubrio SL80, un prodotto ottimizzato per il nuovo gruppo RED AXS che esalta la ricerca del marchio e si propone ottimo sia dal punto di vista dell’aerodinamicità che...


Pirelli lancia P ZERO RACE TLR RS (Racing Speed), il suo pneumatico cycling da strada più performante. È dedicato alle biciclette da competizione ed a quei ciclisti che chiedono al loro mezzo la massima performance, al livello dei professionisti.  Dalla...


Si è svolto oggi, presso la Sala Marmi del Palazzo Civico di Torino, un incontro tra Stefano Lo Russo, Sindaco della città di Torino, Domenico Carretta, Assessore a sport, grandi eventi e turismo, e Monica Santini, Amministratore Delegato Santini Cycling,...


Le nuove Powerstrap Aeroweave di Fizik non sono semplicemente le scarpe più ventilate che abbia mai indossato, sono anche un prodotto creato per dare il massimo sui pedali, così come accade per i prodotti race per antonomasia. Le vedremo indossate...


I pantaloncini Unico,  disponibili solo online nella speciale edizione in tinta unita, sono chiaramente destinati al ciclista esigente che desidera prodotti innovativi sotto ogni punto di vista. Zero cuciture ed un tessuto tecnologico rappresentano tutto quello che Santini usa per regalarvi...


Nonostante non siano salite sul primo gradino de podio per la cronometro Foligno-Perugia, le Veloce Extreme di Northwave customizzate per il nostro Ganna meritano comunque voti altissimi. Il rosa in omaggio al Giro e la grafica dedicata al velocissimo atleta...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi