Editoriale




PRO BETTINI. Il primo Giro dell’era Pro Tour, con obbligo di presenza per le squadre più forti del mondo, in definitiva deve ringraziare solo Paolo Bettini. Dovrebbe dire grazie anche a Danilo Di Luca, che però il Giro l’avrebbe comunque corso con o senza il Pro Tour. Un grazie spetterebbe anche a Petacchi e McEwen, che da anni nobilitano la corsa rosa, ben prima dell'avvento del Pro Tour. E poi Parra, Rujano, Mazzanti e Lancaster, ma loro fanno parte di formazioni Professional, e li avremmo avuti in corsa comunque. Un grazie a Ivan Basso, che il Giro probabilmente l’avrebbe corso perché voleva correrlo. Grazie anche a Savoldelli, che il Giro lo corse e lo vinse e probabimente senza Pro Tour l’avrebbe disputato con una maglia diversa da quella americana della Discovery. E lo stesso vale per Caucchioli o Bertagnolli, forestieri per forza. La vera, autentica differenza - il valore aggiunto Pro Tour - è data da Paolo Bettini e dalla sua Quick Step.
Solo lui, se non ci fosse stato il Pro Tour, il Giro non l’avrebbe mai disputato. Per il resto è stato il solito, bellissimo Giro d’Italia dei soliti noti, ma il merito, anche questa volta, è tutto degli organizzatori, che hanno disegnato un percorso spettacolare e avvincente, uno dei più belli degli ultimi quindici anni (ne abbiamo alla spalle già diciassette...). Lo diciamo: il Pro Tour ha portato qualcosa in più, ma non molto di più. L’Uci è di parere contrario: il Giro è brillato per questo nuovo circuito. Noi pensiamo che a farlo brillare siano stati i soliti protagionisti più una medaglia olimpica che l’Italia del pedale si è accorta di aver vinto con qualche mese di ritardo.

PRO GIRO. L’argomento è sempre lo stesso: il Pro Tour, gioia e delizia di questo ciclismo in continuo movimento. Fatto passare come panacea per curare tutti i mali. Da anni, da quando si è cominciato a parlare di riforma del calendario, si dice a chiare lettere che il Tour de France deve essere ridimensionato (noi pensiamo che l’obiettivo sia quello di elevare il resto delle corse a livello della Grande Boucle). Il risultato è sotto gli occhi di tutti. I team avevano la grande occasione: portare i loro campioni al Giro, per dare un messaggio chiaro e forte ai francesi. Invece, tutti in Francia. Proprio adesso che si stanno scoprendo i giochi, che l’Uci li sta percependo (leggere la rubrica Uci a pagina 52) nella sua interezza. Macché licenze, macché diritti d’immagine, macché regolamentazione sportiva, i Grandi Giri vogliono avere più peso specifico: vogliono comandare. E i Gruppi Sportivi? Checché se ne dica e pensi Verbruggen, i team sono già schierati: meglio stare con i tre Grandi Giri, che sono l’essenza del ciclismo. Il problema sembra di poco conto, ma qui a rischiare grosso è tutto il movimento. L’Uci pensa di fare ciclismo senza le corse dei Tre Grandi Organizzatori, inserendoli in uno speciale calendario Mondiale, e svuotando di fatto il Pro Tour di contenuti. I Tre Grandi Giri non possono pensare di fare ciclismo senza le istituzioni alle spalle. Il momento è delicato: è bene che pensino a quello che stanno facendo e a come è finita la boxe, quando ha deciso di frammentarsi, polverizzarsi in mille e più organizzazioni, sigle e categorie. La boxe è in pratica finita, e oggi è solo un fenomeno da baraccone. Il ciclismo non può correre questo rischio.

PRO CIPRESSA. Sedicesima tappa, mercoledì 25 maggio, il Giro fa tappa a Varazze. La corsa rosa affronta il Bric Berton, salita che tre anni fa sostituì il Turchino. C’è profumo di Sanremo, si parla di Classicissima. L’argomento è di grande attualità. Angelo Zomegnan, direttore eventi Rcs Sport, ha da tempo in mente di apportare qualche modifica al percorso: togliere la Cipressa, o meglio la salita di Costarainera cima Cipressa, e inserire la Pompeiana, in modo da rendere la corsa di primavera più incerta e difficile. Il sindaco di Costarainera, Pietro Mareri, va al contrattacco e incontra il numero uno della Rcs Sport. Obiettivo: difendere la Cipressa. Proposta: mettere un premio extra (premio Torriani, che questa cima introdusse) proprio sulla cima Cipressa per premiare il corridore che transiterà lassù per primo (5 mila euro). Un premio da mettere in palio tutti gli anni e che dal secondo potrebbe arricchirsi anche di un premio da attribuire a chi saprà battere il record di scalata. L’idea piace, e il pericolo Pompeiana sembra scongiurato. Noi siamo felici di questo. E restiamo vigili. A questo punto, dopo lo storico «Ridateci il Mortirolo», s’impone una nuova campagna nazionale dallo slogan semplice semplice: «Non toccate la Sanremo».
Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Guerciotti è presente per il secondo anno di fila al Giro-E. Dopo l’esperienza del 2023 al fianco del Team Raspini Salumi, capitanato da Daniele Colli, nel 2024 il noto marchio milanese si è presentato ai nastri di partenza con il...


SRAM partiva già da un prodotto eccellente, ma un cosa è chiara, il nuovo RED è stato migliorato in ogni suo dettaglio con un solo fine, ovvero quello di ottimizzare le performance di ogni suo componente minimizzando lo spreco di...


ZIPP, azienda che fa parte dell’universo SRAM, presenta oggi la nuova curva manubrio SL80, un prodotto ottimizzato per il nuovo gruppo RED AXS che esalta la ricerca del marchio e si propone ottimo sia dal punto di vista dell’aerodinamicità che...


Pirelli lancia P ZERO RACE TLR RS (Racing Speed), il suo pneumatico cycling da strada più performante. È dedicato alle biciclette da competizione ed a quei ciclisti che chiedono al loro mezzo la massima performance, al livello dei professionisti.  Dalla...


Si è svolto oggi, presso la Sala Marmi del Palazzo Civico di Torino, un incontro tra Stefano Lo Russo, Sindaco della città di Torino, Domenico Carretta, Assessore a sport, grandi eventi e turismo, e Monica Santini, Amministratore Delegato Santini Cycling,...


Le nuove Powerstrap Aeroweave di Fizik non sono semplicemente le scarpe più ventilate che abbia mai indossato, sono anche un prodotto creato per dare il massimo sui pedali, così come accade per i prodotti race per antonomasia. Le vedremo indossate...


I pantaloncini Unico,  disponibili solo online nella speciale edizione in tinta unita, sono chiaramente destinati al ciclista esigente che desidera prodotti innovativi sotto ogni punto di vista. Zero cuciture ed un tessuto tecnologico rappresentano tutto quello che Santini usa per regalarvi...


Nonostante non siano salite sul primo gradino de podio per la cronometro Foligno-Perugia, le Veloce Extreme di Northwave customizzate per il nostro Ganna meritano comunque voti altissimi. Il rosa in omaggio al Giro e la grafica dedicata al velocissimo atleta...


Un nuovo atleta di spicco va ad aggiungersi agli ambassadors di Repente. Matteo Zurlo, campione italiano gravel della categoria élite, ha scelto le selle prodotte dall’azienda di Romano d’Ezzelino (Vicenza) sia per le competizioni con la nazionale italiana gravel, sia...


Può capitare di dimenticarsi il multitool, ma se cercate la soluzione per far in modo che questo non accada più, questa è senza dubbio fornita da Topeak e si chiama Plug’n Tool Mountain! La versione che vedete nelle foto è...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi