Gatti & Misfatti

ANCHE I RICCHI PIANGONO

di Cristiano Gatti

La guerra degli studi legali a parecchi zeri e delle carte bollate è solo all’inizio, serviranno parecchio tempo e altrettanta pazienza per seguire l’evoluzione della vicenda, ma una conclusione sulla clamorosa vicenda del Manchester City fuori dalle coppe europee possiamo tirarla subito. La estrapolo direttamente dal grande volume dei luoghi comuni, già bella che confezionata, co­sì ci evitiamo gli sforzi di fantasia: alla fine i nodi vengono al pettine. Io ci aggiungerei soltanto questa coda: vengono al pettine persino là dove sembrava impossibile.

Siccome non tutti sono tenuti a conoscere per filo e per segno la faccenda, e siccome nei nostri tempi moderni informarsi per bene è considerata una seccatura inutile, si passa subito alle conclusioni in rete con tanto di commenti dinamitardi, vengo incontro ai volenterosi con una rapidissima spiegazione. Ovviamente non vo­glio correre il rischio di sparare castronerie, così passo a un copia e incolla di chi tecnicamente la sa molto più lunga, chiedendogli scusa in anticipo per la consulenza scippata, senza parcella. Parla Pier­fi­lip­po Capello, figlio di, ma so­prattutto esperto avvocato del ramo: “La decisione si basa su una serie di ‘leaks’, informazioni giunte alla Uefa, che avrebbero dato non il sospetto, come nel caso del Psg, ma la certezza che i soldi degli sponsor arrivavano da soggetti riconducibili alla proprietà stessa. In pratica, le sponsorizzazioni del Manchester Ci­ty non venivano pagate da ve­ri sponsor, ma da società che sono riferibili al principale azionista del club, che in questo modo faceva entrare soldi aggirando le regole del Fair Play Finanziario, che prevedono che l’azionista o il proprietario possano mettere dei soldi nella società solo entro certi limiti: un club, infatti, dovrebbe essere in grado di sostenersi da solo”.

Chiariti i termini della questione, è però di al­tro che vorrei parlare. E cioè di come improvvisamente vada a farsi benedire un’antica certezza, accettata dentro al calcio, ma soprattutto ripetuta con molti risentimenti dagli altri ambienti, ciclismo compreso: vale a dire la certezza che “tanto, con tutti i soldi che hanno, sceicchi arabi e petrolieri russi si comprano tutto, anche il diritto di fare carta da pesce dei re­golamenti sul Fair Play fi­nanziario.

Ma tu guarda la no­vi­tà: persino loro, persino gli sceicchi che comprano tutto e tutti a pacchi di bigliettoni, persino loro possono lasciarci la zampa. Al­le volte, le scoperte: hai vi­sto mai che la giustizia del calcio, del tanto vituperato calcio, abbia stavolta una le­zioncina da impartire al mon­do intero, dimostrando nei fatti che la legge è uguale per tutti, che le regole vanno ri­spettate, che nessuno può sentirsi intoccabile e impunito?

Non sono nato ieri e nemmeno l’altro ieri. So che siamo solo all’inizio, so che magari alla fine delle battaglie milionarie l’Uefa sarà costretta a chiedere scusa e a premiare con una medaglia il Manchester City. Di più: so persino fare dietrologia, quasi come Napalm51 di Crozza, immaginando che dietro a questo duro provvedimento ci sia un sottile gioco tra potenti, in questo caso ci­nesi e fondi americani - a loro volta arrivati nel grande calcio - che si sono stufati di perdere e come prima cosa intendono chiuderla qui con le allegre gestioni degli arabi e dei russi.

Sono sincero: ne sto sentendo di tutti i colori. Ormai il vero sport globale, l’unica disciplina popolare davvero praticata in tutto il mondo, a tutti i livelli, è di­mostrare di saperla più lunga degli altri. Io non mi accodo perché è uno sport che mi an­noia. Preferisco pedalare in bici. Resto però fermo alla mia consolante certezza: a quanto pare, persino nel calcio esiste la possibilità che non si guardi in faccia a nessuno. Il Manchester City vincerà la guerra legale, non è escluso, ma intanto è con le spalle al muro. Tanto mi ba­sta. Poi, l’innocenza dimostrata nei fatti è sempre la benvenuta. Prima, però, an­dia­mo a vedere le carte. Sul piedestallo in ogni caso resta un grande principio: non è vero che i ricchi fanno quello che vogliono, non è vero che con i soldi ci si compra pure l'impunità. A proposito: spero che anche noi del mondo bicicletta possiamo sempre dire lo stesso.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
In occasione del 50° anniversario del primo arrivo del Tour de France sugli Champs-Élysées, Santini presenta la collezione speciale Arrivée Paris-Champs-Élysées, parte della collezione ufficiale Tour de France 2025. Un tributo ai luoghi simbolici dell’edizione di quest’anno, che si affianca...


In un ciclismo in cui chi si ferma è perduto, continua il costante processo di innovazione messo in atto da DMT, azienda che accompagna da diversi anni il Campione del Mondo Pogačar. Arrivano così le nuove Pogi’s Superlight, già ai...


Accoppiare bene casco e occhiali è molto importante, del resto, si tratta di due elementi destinati a darci sicurezza e comfort ed è essenziale che ben si sposino sia da un punto di vista strutturale che per il design. In...


Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step sta correndo il Tour de France 2025. Aero Race 8S Jersey e Free Aero Race S Bibshort sono posti da...


La più grande ciclista italiana della storia aggiunge un’altra perla ad una carriera fenomenale: Elisa Longo Borghini ha conquistato, per il secondo anno di fila, la classifica generale del Giro d’Italia Women, vestendo la Maglia Rosa finale sul palco di...


Ieri è sta una giornata prestigiosa per il Team Lidl-Trek, vincitori al Tour de France con un velocissimo Jonathan Milan in sella alla sua Madone, una bici che da circa un anno viene utilizzata dagli atleti del team per vincere...


Con il nuovo borsello sottosella Aero Wedge Pack DX Topeak ridefinisce le forme e gli ingombri di questo accessorio rendendolo elegante e aerodinamico. Spazioso e versatile, offre spazio in abbondanza e si integra in maniera moderna al design della bici....


La mossa è decisiva, Pinarello oggi con la presentazione della Dogma GR e della Grevil F completa un’offerta gravel di altissimo livello coprendo così ogni possibile esperienza gravel. Come le iconiche Dogma F e Dogma XC, la nuova Dogma GR...


Q36.5 è lieta di annunciare il lancio del kit ufficiale per le gare di Mountain Bike 2025 di Tom Pidcock, presentato ufficialmente oggi alla UCI Mountain Bike World Cup di Andorra. Il kit rimane fedele alle preferenze di Tom Pidcock...


Il body da ciclismo è stato completamente sdoganato ed ora è sfruttatissimo su strada non solo dai pro ma anche dagli amatori, ma un aspetto è da sottolineare, questo capo oggi è sempre più aerodinamico e comodo. Il prodotto esaminato...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024