Editoriale

di Pier Augusto Stagi

LA PROMESSA. La speranza è che non sia una promessa da marinaio, perché a farla non è un nostromo, ma un politico, quindi è pure peggio. Però è una promessa, fatta sotto la pioggia torrenziale di Frascati, zone di Marco Porcio Catone, detto il Censore, che di politica ne ha fatta tanta, ma ancor più s’intendeva di vino (“in vino veritas”): speriamo che le parole di Giuseppe Conte, il nostro premier, non cadano nel vuoto. Su impulso del presidente di Rcs Media Group Urbano Cairo - «i nostri governanti dovrebbero cavalcare molto di più il Giro, sentendolo come un grande evento nazionale e supportandolo come accade in Francia, dove il Tour viene adottato dal Governo» -, Conte non si fa pregare e rilancia: «Il Giro è una festa nazionale e popolare che coinvolge tutti perché una bici, magari usata, è un mezzo alla portata di tutti. Questo è il governo del cambiamento, non credo che di frequente un presidente del Consiglio si sia fatto trovare alla partenza di una tappa. Siamo disponibili a un maggiore coinvolgimento, bisogna creare un tavolo. Governo ed enti locali devono fare sistema per valorizzare il Giro, che in fondo è un tour turistico-sportivo dell’Italia». Fin qui tutto bene. Ora che dalle parole si passi ai fatti. E si pedali: per una volta tutti assieme.
 
TROPPO COMPLICATO. È solo una questione di giorni, poi la riforma ci sotterrerà. Nessuno pare essere contento, tutti sanno che anche questa nuova rivisitazione del mondo professionistico è un format che non dà parametri certi e sicurezza di attività. Qualche anno fa la “commissione riforma” voluta prima da Pat Mc Quaid e poi portata avanti da Brian Cookson, aveva formulato una proposta che a grandi linee prevedeva 28 squadre di Prima e Seconda divisione. A tutte era garantito almeno un Grande Giro, 3 classiche e 50 giorni di World Tour. In verità sono tanti oggi i team di World Tour a spingere per un panel di 28 squadre, con l’idea di garantire a tutti la partecipazione ai Grandi Giri, ma a condizione che si corra con 7 corridori per squadra (6 per i piccoli Giri, 7 per le gare in linea). Un modo per assicurare al movimento qualche certezza, per dare anche un valore a questi team. Per fare un esempio: c’è un signor Commisso che oltre alla Fiorentina vuole entrare nel ciclismo dalla porta principale? Si compra la Nippo Vini Fantini o la Cofidis e ci entra. Troppo elementare, troppo lineare per le menti dell’Uci? I gruppi sportivi avrebbero anche avanzato l’idea di una “Young League” per gli under 25, con un ranking individuale e un meccanismo all’americana (il draft), dove il team più debole può scegliere per primo i migliori talenti. Troppo elementare, troppo semplice per le menti dell’Uci? Troppo complicato capirli.

CHIEDO SCUSA. «Non cambierei nulla di quello che ho fatto», ha detto di recente Armstrong. È una tassa, che ci tocca pagare e che pagheremo probabilmente fin quando il bullo texano avrà la sfrontatezza di parlare. Protagonista di una lunga intervista televisiva per l’emittente statunitense NBC Sports trasmessa integralmente mercoledì 29 maggio, il Grande Bugiardo ha ribadito il proprio pensiero: «Se mi fossi dopato e non avessi detto niente, non sarebbe accaduto nulla di quanto è successo. Probabilmente ho voluto farmi prendere, ero una preda facile». E no caro Lance, se sei abituato a cambiare le carte in tavola, a stravolgere la realtà e a mistificarla fai pure, ma la legge americana - che tu conosci molto meglio di noi - ti aveva messo spalle al muro costringendoti a dire la verità e a confessare. Altro che se non avessi detto niente, non sarebbe accaduto nulla. Nel tuo Paese, chi mente davanti ad un Giudice Federale rischia diversi anni di cella. Lì dalle tue parti non si scherza e, alla luce delle tante prove e molte testimonianze a supporto, sei stato costretto ad ammettere le tue colpe e - visto come la pensi oggi - a fingerti pentito.
Tanti sono i dopati che negli anni hanno animato e minato la credibilità dello sport e del ciclismo in particolare, ma il texano è chiaramente uno dei simboli più abbietti. Sono tanti gli atleti che si sono pentiti per convenienza, una minoranza si è ravveduta sinceramente provando ancor oggi un senso profondo di vergogna. Entrambe le categorie, però, hanno il pudore di tacere: non fanno i tronfi. Armstrong non è un poverino vittima del sistema che va capito, perché a differenza di tutti gli altri, il sistema sportivo (vedi Uci) lo ha controllato in lungo e in largo abilmente. Ha solo commesso un paio di errori: considerarsi al pari di Dio e non tenere conto che la giustizia ordinaria americana non scherza. Mi sembra già di sentirli: ma lui non è un ipocrita come tanti altri corridori. Bene, allora usiamo il tanto decantato codice non scritto degli sportivi e del ciclismo in particolare: vuoi doparti? Fai pure, ma a tuo rischio e pericolo e se ti beccano ti ritiri in buon ordine senza piagnucolare.
Cari amici del ciclismo, la verità è che il tanto muscolare e coerente Armstrong (ricordatevi che ha ammesso tutto in diretta tv), con il suo atteggiamento e le sue parole, dice solo una cosa: io sono drogato quanto e come tutti voi. Se vi va bene, io sono pronto a chiamare Eugenio Capodacqua, e quanti come lui in questi anni si sono battuti per uno sport pulito considerando il nostro movimento al pari di una cloaca, per chiedergli scusa.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Prologo ha vinto il suo terzo grande giro di stagione per merito di Jonas Vingegaard. In sella a Scratch M5 PAS e Predator 01TT CPC il fuoriclasse danese è stato in grado non solo di conquistare la prima maglia rossa...


Come sempre Miche si distingue per una progettazione avanzata e per l’utilizzo di materiali di altissima qualità, un paradigma che regala oggi il nuovo ingranaggio X2 RD, ennesimo colpo di classe di questa brillantissima azienda italiana. Si parla...


In questo settore, esattamente come in ambito motoristico, le case produttrici si affidano moltissimo ai test di laboratorio, ma  a volte serve la pura follia per mettere a dura prova nel mondo reale ciò che viene creato. La nuovissima EQUIPE...


Trek ha appena presentato le sue nuovissime selle Aeolus, selle dotate della tecnologia AirLoom, una matrice stampata in 3D che va a formare uno strato in grado di offrire un supporto strategico e tanto comfort in più. Già scelta dai...


Tenetevi forte: Doctorbike, negozio fisico situato in Corso Europa 82 a Magenta e negozio virtuale, predispone per i giorni 13 e 14 settembre un evento gratuito presso la sua struttura. Cosa si potrà fare? Provate in maniera esaustiva la nuova...


La linea NDR di Prologo diviene oggi più completa che mai grazie a  quattro nuove selle leggere e confortevoli, quattro nuovi prodotti che spiccano per polivalenza e sono stati studiati appositamente per la mountain bike cross-country e marathon. Abbiamo quindi...


Alé, il rinomato produttore di abbigliamento ciclistico di alta qualità, e eVent® Fabrics, leader nelle membrane traspiranti, impermeabili, resistenti alle intemperie e al vento, annunciano che la tecnologia stormburstLT di eVent, super leggera, rapida e altamente traspirante, è ora disponibile...


Arriva un importante aggiornamento riguardante Specialized Italia, una vera e propria svolta storica. «Dopo 36 anni di straordinario servizio, Ermanno Leonardi lascerà il ruolo di Amministratore Unico di Specialized Italia a partire dal 1° ottobre. Dal 1993, anno di fondazione della...


È uno degli uomini dell’anno, forse il nuovo dell’anno. Isaac Del Toro è una sorta di continuazione della “cantera” targata Uae Team Emirates XRG, il nuovo che avanza a rapidi passi, un rebranding di Tadej Pogacar, una sorta di continuazione...


La nuova Perfetto RoS 3 Jacket di Castelli realizzata con l’innovativa tecnologia Polartec @AirCore™ non si limita a spostare l’asticella più in là o semplicemente ad alzare il livello, infatti, mira a stabilire nuove regole in cui leggerezza, traspirabilità, resistenza...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024