Editoriale
Storie di pensioni e pensionati. Storie di persone prepensionate o costrette a pensionarsi. Storie di corridori costretti a fare i pensionati e di ex corridori che dopo una vita trascorsa in sella alla propria bicicletta si prendono ciò che hanno giustamente maturato. Sono le storie di Marco Pantani e Francesco Moser, due tipi tanto diversi da sembrare uguali.
Il romagnolo, 26 anni, dopo una serie infinita di vicissitudini e un lungo periodo di riposo forzato, costretto a fare il pensionato suo malgrado, si appresta a tornare; il trentino, 45 anni, dopo una carriera ricca di successi, capitalizzando alla perfezione l’occasione offerta dalla legge sullo sport emanata nel 1981, si è costruito (all’Enpals) uno stipendio post carriera di un milione e 800 mila lire al mese.
Fin qui le cifre, che probabilmente dicono poco, ma ciò che più ci interessa è quel che è stato detto dagli organi d’informazione all’indomani della notizia di Francesco pensionato. Nei giorni scorsi sono stati in tanti a commentare la notizia con pelosa demagogia. «Un miliardario pensionato»; «Moser pensionato d’oro»; «Moser baby pensionato» e via elencando. Un serie infinita di luoghi comuni che hanno finito per criminalizzare il campione di Palù.
Ora, sappiamo benissimo che Francesco Moser non ha certamente bisogno di avvocati difensori, ma è altrettanto vero che le sortite dei maggiori organi d’informazione italiani ci hanno non poco sorpreso. Francesco Moser non ha certamente rubato nulla. Non ha fatto altro che usufruire di un suo diritto. Non ha fatto altro che seguire le leggi e pagare i contributi richiesti.
Nel 1981 decise di riscattare i nove anni di attività agonistica da professionista (dal ’73, più l’anno di militare) versando 40 milioni. Lo «sceriffo», così lo chiamavano in gruppo, decise di versare questo contributo volontario, cosa che non fecero altri suoi colleghi, come Pier Mattia Gavazzi, per fare un esempio. Così, tra i nove anni riscattati e gli altri di professione fino al 1989 Francesco ha maturato la pensione. Ma cosa c’è di così tanto strano? Perché, uno che ha guadagnato tanto non può forse avere la pensione? Quanti di noi, oltre a versare contributi al proprio Ente previdenziale hanno magari stipulato una polizza assicurativa privata? E poi, i giornalisti, categoria alla quale appartengo, perché non scrivono che Enzo Biagi dichiara un reddito annuo di un miliardo e che percepisce giustamente, la pensione? E perché non scrivono che l’Avvocato Agnelli, l’uomo Fiat e tante altre cose, percepisce anche lo stipendio da Senatore? Dovrebbe devolverlo? Forse lo fa, ma giustamente incassa ciò che gli spetta di diritto. Allora per quale ragione tanto moralismo stucchevole attorno alla pensione di Francesco Moser? Forse perché è un ciclista, una categoria sulla quale oggi è giusto sparare sempre, perché di questi tempi è meglio della Croce Rossa.

A questo punto vi domanderete: ma Marco Pantani cosa c’entra? C’entra, eccome se c’entra. Lui, dopo un periodo da «pensionato», si appresta a tornare alle corse, quelle vere. Tutti noi ne siamo felici. Sono in molti ad attendersi dallo scalatore romagnolo i suoi colpi di genio, soprattutto i suoi colpi di pedale. Ci auguriamo e gli auguriamo solo che possa tornare ad essere esattamente quello di prima: quel fantastico, esaltante, esilarante, incontenibile scalatore che fa salire a limiti inimmaginabili le emozioni del tifo italiano.
Lui, in questo periodo, certamente brutto e pieno di momenti particolarmente duri, ha dimostrato grande temperamento, grande carattere. Si è dato da fare e tutti, proprio tutti, l’hanno seguito con interesse e benevolenza, perché era giusto che fosse così. Molti hanno borbottato: «ma come, questo non corre e tutti parlano di lui...». Senza considerare che questo ragazzo, a soli 25 anni, ha rischiato seriamente di appendere la bicicletta al proverbiale chiodo. Era doveroso stare accanto a questo pedalatore che la gente aveva imparato appena a conoscere e che, adesso, non vede l’ora di poter nuovamente immedesimarsi nelle sue imprese dal sapore antico. Ora, però, riprendono le corse e il Pantani «pensionato» torna al lavoro. Guai a dire però che Marco in questo periodo ha ricevuto troppe attenzioni, copertine e titoli che non si meritava. Lui sarà anche in credito, ma con la fortuna.
Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Con il nuovo borsello sottosella Aero Wedge Pack DX Topeak ridefinisce le forme e gli ingombri di questo accessorio rendendolo elegante e aerodinamico. Spazioso e versatile, offre spazio in abbondanza e si integra in maniera moderna al design della bici....


La mossa è decisiva, Pinarello oggi con la presentazione della Dogma GR e della Grevil F completa un’offerta gravel di altissimo livello coprendo così ogni possibile esperienza gravel. Come le iconiche Dogma F e Dogma XC, la nuova Dogma GR...


Q36.5 è lieta di annunciare il lancio del kit ufficiale per le gare di Mountain Bike 2025 di Tom Pidcock, presentato ufficialmente oggi alla UCI Mountain Bike World Cup di Andorra. Il kit rimane fedele alle preferenze di Tom Pidcock...


Il body da ciclismo è stato completamente sdoganato ed ora è sfruttatissimo su strada non solo dai pro ma anche dagli amatori, ma un aspetto è da sottolineare, questo capo oggi è sempre più aerodinamico e comodo. Il prodotto esaminato...


"La linea S-Works è il risultato di test e sviluppo implacabili con i nostri atleti del World Tour e della Coppa del Mondo. È un kit che vince le gare, perché è integrato in esse.” Queste le parole di Thomas...


Le nuove BONT Vaypor SL sono calzature modernissime e votate alle massime prestazioni, un prodotto che fa la differenza in ogni suo dettaglio. Sulla scia del precedente modello, ampiamente apprezzato da professionisti della strada e del triathlon, si presenta in...


Ci siamo, la magia è completa. Quella che vedete in foto è la nuovissima sella Predator 01TT CPC, la nuova sella da cronometro integrata oggi dotata di CPC (Connect Power Control),   l‘innovativa tecnologia brevettata da Prologo per il mondo...


Con il modello CGO009 Tenways va ben oltre quello che si intende per e-bike urbana, infatti, si tratta di un modello nato per la vita urbana ed è dotato di un design che la rende unica tra le moltissime proposte...


È passato proprio un anno dallo splendido Tour de France di Biniam Girmay, corsa completata con la storica vittoria del Maillot Vert, un traguardo importantissimo raggiunto con impressionante potenza e determinazione. La stessa corsa ha visto il debutto del nuovo...


Il team Soudal Quick-Step affronta il Tour de France 2025 indossando l'ultima collezione Aero Race di Castelli, una gamma di capi altamente tecnici per ridefinire nuovi standard aerodinamici e dare al Wolfpack le maggiori possibilità di successo nella più grande...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024