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GIRO WOMEN. MARLEN REUSSER E IL SUO ALL IN SUL GIRO
di Giorgia Monguzzi | 06/07/2025 | 08:30

È Marlen Reusser la favorita per la vittoria del Giro d’Italia? Il nome dell’elvetica è quello che sta rimbalzando maggiormente tra gli addetti ai lavori, ce lo aveva detto ieri Elisa Longo Borghini e molte altre ragazze del gruppo ci hanno confermato che è una delle sorvegliate speciali. Lei ha sempre parlato chiaro, non si è mai nascosta e sin dall’inizio della stagione ha detto che avrebbe puntato tutto sul Giro e adesso che siamo finalmente al via possiamo scorrere numeri e statistiche delle ultime corse che ha disputato per dare il nostro responso: l’atleta svizzera è pronta.

Marlen si trova a suo agio a parlare con la stampa, scherza, ci fa battute e scoppia a ridere quando le diciamo che tutte dicono che è lei una delle favorite. Si sente bene, la squadra è forte ed è pronta per la sfida, ma come ci ripete più volte il ciclismo si fa in strada e il pericolo è sempre in agguato. Il team Movistar l’ha fatta proprio  rinascere, la formazione spagnola l’ha fortemente voluta per puntare ai grandi giri e lei per il momento sta rispettando ogni piano. Reusser è serena, sembrano state fortunatamente messe da parte  quelle stagioni difficili ed ora è pronta a ripartire. «Finalmente dopo tante difficoltà posso dire di stare bene, ho un ottima forma e son soddisfatta – ci dice Marlen – con tutto il team siamo molto motivate e credo che tutti i risultati ottenuti fino a questo momento siano stati un bello stimolo per tutte. Il secondo posto alla Vuelta in particolare è stato un punto fondamentale in questo avvicinamento, sicuramente è servito a me per avere delle conferme circa la mia preparazione, ma soprattutto per le mie compagne, è stato un bel regalo dopo un duro lavoro. »

Quello dell’elvetica è un all in sul giro, Marlen ci pensa sin da inizio stagione ed ogni scelta di allenamento, ogni gara è stata affrontata con l’obiettivo di essere a Bergamo nel suo picco di forma. Dopo le belle prestazioni in Spagna, recentemente ha vinto il Tour de Suisse e il campionato nazionale a cronometro, ma essere al via con ottime sensazioni non sembra essere sufficiente quando si affronta un percorso così imprevedibile. «E’ un giro difficile da interpretare, sicuramente c’è Monte Nerone che farà la differenza, ma credo che la quarta tappa con l’arrivo di Pianezze sia quella fondamentale. Nel ciclismo di oggi però ogni giornata è decisiva, anche nelle tappe in  pianura può succedere qualcosa, si può vincere e si può rischiare di perdere. Anche il finale di Imola sarà tutt’altro che banale, mi ricordo bene il percorso perché ho corso la prova mondiale e credo che all’ultimo potrebbe sconvolgere totalmente la classifica, il giro si prospetta veramente lungo ed insidioso» prosegue Reusser che nel mese di marzo ha approfittato delle strade bianche per visionare la sesta e la settima tappa, due delle frazioni chiave di questa corsa rosa, senza dimenticare l’arrivo di Aprica, zone che più volte ha frequentato durante gli allenamenti.

I suoi unici precedenti al Giro sono stati nel 2020 e nel 2021 ed entrambi i casi era stata protagonista di due incredibili crono a squadre inaugurali che l’avevano fatta conoscere al mondo. Fortissima donna squadra e ottima gregaria, negli ultimi anni ha subito una trasformazione tutta personale che oggi la proietta come una delle favorite, ma cosa è veramente cambiato? «Sono sempre stata abbastanza forte in salita e mi sono anche trovata bene, ma purtroppo non sono mai riuscita ad esprimermi al meglio. Nel 2021 sono arrivata seconda alla vuelta, è stato il mio primo grande risultato in una corsa a tappe, lì ho iniziato a capire che con un po’ di lavoro sarebbe potuta essere la mia strada, ma poi mi sono sempre trovata a correre in supporto delle mie compagne e per me non c’era spazio. Questa è la prima volta che ho tutta una squadra per me, le mie compagne mi supportano, mi spronano, credono nelle mie potenzialità e questo è bellissimo perché poi sono iniziati anche ad arrivare i risultati. Qui al Giro abbiamo un obiettivo preciso e non ci nascondiamo: vogliamo provare a vincere la generale. Accanto a me ho delle ragazze incredibile che sicuramente mi supporteranno al maglio, ma credo che molte potranno avere la propria occasione di vincere una tappa.» ci risponde Reusser che intanto vede proprio nella Sd Worx , la sua ex squadra, la formazione da cui guardarsi letteralmente le spalle. «Sono tutte molto forti, ma credo che la vera chiave del team sia Lorena Wiebes, lei è chiaramente qui per vincere le volate, ma quando non ci sono giornate adatte a lei può dare veramente una mano alle sue compagne. Negli ultimi anni è migliorata tantissimo in salita e mi aspetto di vederla pronta a traghettare tutti prima di ogni scalata»

Formalmente la SD Worx ha sempre dichiarato di essere al Giro solo per le tappe, la classifica generale potrebbe venire di conseguenza, ma non è una priorità. Lotte Kopecky ha già come obiettivo il Tour mentre Anna Van der Breggen procede cautamente, ma sarà vero? «Io non ci credo, loro sono qui per vincere – ci dice infine Marlen Reusser ridendo – sono tutte delle fuori classe e se stanno bene non si lasceranno sfuggire nemmeno la cronometro. Ci sarà da lottare dal primo all'ultimo giorno» Intanto sarà proprio una prova contro il tempo a dare il via alla corsa rosa, la vera specialità di casa Reusser, inizia da qui il suo all in sul Giro e molto probabilmente già questo pomeriggio potremmo vederla in rosa.

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