I PIU' LETTI
LE STORIE DEL FIGIO. IL FANTE DEL GRAPPA
dalla Redazione | 18/04/2017 | 07:46

La gloria ciclistica di Emilio Casalini va dalla piatta, piattissima pianura di Cornocchio di Golese, nei pressi di Parma, dove è nato il 5 novembre del 1941, al momento “top” della sua carriera di corridore professionista con la vittoria – e per distacco - nella 10^ tappa del Giro d’Italia 1968, il 30 maggio, da Trento al Monte Grappa di km. 131.

Effettivamente l’ordine d’arrivo è da cornice, cornice d’oro, a giusta ragione, visto poi la professione di Casalini dopo la carriera ciclistica, quella di orafo: 1° Emilio Casalini (Faema), 2° Eddy Merckx (Faema) a 46”, 3° Francisco Gabica (Kas) a 51”. La maglia rosa era rivestita da Michele Dancelli.
Altro lampo dei flash dei fotografi per Emilio Casalini è stato per il successo, l’anno successivo, nella tappa n. 8 del Giro di Sardegna. Professionista dal 1965 al 1973 (’65 Bianchi-Mobylette, ’66 Legnano, ‘67 Salamini-Luxor, ’68 Faema, ’69-’70 Scic, ’71-’72 Salvarani, ’73 Bianchi-Campagnolo), Emilio Casalini è quello che si suole definire, alla francese, un bravo “équipier” ma lo stesso non ha paura a usare il termine di “gregario” che, ora, non è molto in auge. E ricorre, con spirito, alla definizione per se stesso di “corridore completo dato che andava piano dappertutto”.

La sua carriera, quasi sempre in parallelo con il suo vicino di casa e grande amico, Vittorio Adorni, smentisce questa definizione riduttiva in quanto nove anni di professionismo presuppongono sempre una base di specifico qualità, anche se in funzione di servizio per i capitani. Rivendica d’avere rivestito anche una maglia rosa, seppure virtuale e in condominio con i suoi nove compagni della Salvarani, nel prologo del Giro d’Italia 1971, la famosa “crono-staffetta” da Lecce a Brindisi di 62,200 km., un’idea del vulcanico patron Vincenzo Torriani, con i componenti la squadra che percorrevano ognuno un tratto e che si passavano un testimone da agganciare al tubo orizzontale. La vinse la Salvarani, a 3” la Molteni e a 43” la Scic.

Era un prologo fine a se stesso, senza incidenza sulla classifica
, ma molto sentito dalle squadre. Casalini ricorda, di quel Giro, anche la caduta generale del gruppo subito dopo la partenza della prima frazione e il lavoro di preparazione degli sprint per velocisti del calibro di Bruno Mealli, Dino Zandegù, Guido Reybrouck e molti altri che ha incrociato in carriera. Una carriera che l’ha visto gareggiare, fra l’altro, in tre squadre con sponsor produttori di cucine - Salamini, Salvarani, Scic -, tutte e tre con sede a Parma, che ha caratterizzato, con quella giornalisticamente denominata “guerra delle cucine”, un periodo degli anni a cavallo fra il 1960 e il 1970.

Suoi amici, al tempo delle corse e poi sempre, oltre a Vittorio Adorni, Luciano Armani, Ercole Gualazzini e gli altri parmigiani e/o parmensi, anche non corridori ma vicini al ciclismo come Tarcisio Persegona che “corridore ad honorem” un po’ - e anche un po’ tanto - lo è e il meccanico Mario Mordonini. Un ricordo d’affetto lo riserva anche a Felice Gimondi e a Cesarino Galimberti, noto fotografo dell’Olympia, con il quale aveva stabilito una bella amicizia.

Torniamo alla sua giornata di gloria sulle rampe del Monte Grappa. Emilio Casalini era in fuga con il veronese Pietro Campagnari e il pugliese di Trinitapoli d’origine, poi varesino d’adozione, Damiano Capodivento. Il gruppo era in rimonta. Ai tre si avvicina Adriano Dezan, allora commentatore in moto della RAI-TV, che dice loro di resistere ancora cinque minuti, tempo previsto per l’inizio della diffusione delle immagini in Eurovisione. Il gruppo riduce sempre più il distacco con Campagnari e Capodivento che si rialzano. Casalini invece continua, a tutta. Rivela, con grande onestà intellettuale, che ritiene importante, importantissima, l’azione diplomatica esercitata da fine psicologo e amico da Adorni nei confronti di Merckx. Il “Cannibale” non era uso fare sconti o regali a nessuno, proprio per formazione mentale, ma, riferisce sempre Casalini, forse in quell’occasione riuscì a farsi ascoltare da Merckx – impegnato a guadagnare in quella tappa il maggior tempo possibile in salita sui suoi avversari in classifica che aveva staccato – sull’opportunità di spendere molto per un successo che avrebbe comunque premiato la squadra con la vittoria di tappa. E Merckx avrebbe poi vinto il suo primo Giro con l’impresa, due giorni dopo, alle Tre Cime di Lavaredo.

Comunque sia andata, aldilà di ogni se e di ogni ma, a passare per primo il traguardo per la prima volta posto in cima al Monte Grappa, ricordando il centenario della prima guerra mondiale, pedalando, è stato proprio lui, Emilio Casalini. Alle sue spalle, nella foto sul traguardo, l’ammiraglia di Vincenzo Torriani dalla quale fuoriesce, con sorriso soddisfatto, il suo compagno di viaggio e amico Bruno Raschi, parmense di Borgo Val di Taro, giornalista di valore e firma storica della rosea.

Dopo di lui, nel 2014, l’altro traguardo della corsa rosa su questa montagna che domina la pianura veneta è stato conquistato dallo scalatore colombiano Nairo Quintana, in una cronoscalata da Bassano del Grappa, che ha confermato il suo primato in classifica nel suo Giro d’Italia vittorioso.

Il “Fante del Grappa”, come ha titolato La Gazzetta dello Sport il giorno dopo con il commento di Bruno Raschi, è stato, è e sarà sempre lui, Emilio Casalini che sarà adeguatamente ricordato in occasione della 20^ tappa del prossimo Giro d’Italia, la Pordenone-Asiago, che prevede appunto il passaggio dal Monte Grappa, teatro di dure battaglie nel primo conflitto mondiale dove il Sacrario Militare raccoglie le spoglie di quasi trentamila caduti, di ambo le parti.

E con l’eleganza e la discrezione che lo caratterizzano nella cerchia dei suoi amici, il giovanile “fante” sarà ricordato e ricorderà la sua straordinaria giornata, il suo momento di gloria ciclistica.

Giuseppe Figini

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Tutto in casa Wilier nasce da un riflesso: un argento lieve, puro, come il primo gelo all’alba. La superficie è ancora immobile, ma qualcosa si agita sotto. Invisibile. Inevitabile. È...

SLR: bastano tre lettere per tracciare i confini di un vero mito, una delle selle più iconiche degli ultimi 25 anni cambia oggi pelle per continuare quello che è stata...

Pinarello presenta con orgoglio la prima di una nuova serie di bici uniche ed esclusive, la DOGMA F Luxter Green 1K. La serie “One Of A Kind “ (1K) sarà...

Ursus si prepara a fare il suo ritorno sulle strade dell’evento più importante del ciclismo mondiale. Sabato 5 Luglio, l’azienda italiana sarà infatti al via dell’edizione 112 del Tour de...

La nuova collezione Bianchi Milano unisce eleganza e innovazione. Il kit Race ne è la massima espressione: un completo pensato per chi affronta ogni uscita con spirito competitivo, senza mai...

Specialized rivoluziona ancora una volta il concetto di sella ad alte prestazioni con l’introduzione della nuova S-Works Power EVO con tecnologia Mirror: un prodotto pensato per chi cerca la massima libertà di...

Look Cycle, portabandiera dell'eccellenza francese nelle ciclismo, presenta oggi la 795 Blade RS Iconic Black Radial, la bici ufficiale del Team Cofidis per il Tour de France 2025. Veloce, reattiva...

Nimbl è orgogliosa di annunciare che la partnership con Team Visma | Lease a Bike, andrà oltre le calzature, includendo ora anche una linea di abbigliamento da ciclismo ad alte...

La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande sono tante e vale la pena approfondire l’argomento. La regina di...

Il kit è ben articolato e prevede praticamente gli stessi elementi che verranno utilizzati dalla formazione di Roglič al prossimo Tour de France che prenderà il via sabato prossimo. Bici,...

Un tornante dopo l’altro fino alla cima brulla e arida del Mont Ventoux, la “bestia della Provenza”. Quasi 21 chilometri di salita con pendenze fino al 20%, sotto il sole...

Il cuore che batte, trepidante, alle prime luci dell’alba, mentre il sole sorge e l’attesa in griglia si fa vibrante, al cospetto delle Dolomiti: è uno dei momenti più emozionanti...

"Cycling Beyond": una vera e propria dichiarazione d’intenti. L’esclusivo appuntamento con cui lunedì 30 giugno Bianchi ha accolto media e stakeholder internazionali presso Casa Bianchi, la rinnovata sede e sito produttivo di Treviglio, ha...

Da una parte abbiamo la Grail, un fast gravel dotata di geometria Gravel Pro, dall'altra abbiamo ora la nuova GRIZL, la gravel bike che può affrontare qualsiasi avventura, un ultimo...

Ci sono i modelli top di gamma, poi ci sono quelli di media gamma, spesso e volentieri anch’essi realizzati in carbonio. Poi fortunatamente ci sono bellissime soluzioni in alluminio che...

Le eccellenze si attraggono. Non prendetela come una frase fatta e nemmeno come un banale luogo comune. Le cose vanno così ed il bello, si sa, attira il bello. Nasce...

Castelli e AC Milan si sono uniti per lanciare una collezione di capi da ciclismo premium per celebrare la loro eredità, i valori condivisi e l'impegno per spingere sempre più...

HJC Sports, azienda coreana specializzata nella produzione di caschi, ha presentato nell'autunno scorso il casco CROSSER, probabilmente il prodotto più versatile della sua linea. Il prezzo di soli 79€ lo rende...

La gamma NDR di Prologo si arricchisce di quattro nuove selle leggere e multidisciplinari studiate per la mountain bike cross-country e marathon: la nuova Dimension R2 NDR, due versioni di...

Puro. Ultraleggero. Irreale. Con un peso inferiore ai 10 kg, il modello di punta Endurace:ONfly è la bici da corsa elettrica più leggera, elegante e dal feeling più naturale. Un'affermazione...

Tre nuovi set di ruote, un solo obiettivo: la vittoria. Roval presenta le nuove Rapide CLX Sprint,  Rapide CLX III e Rapide CL III, nate per riscrivere le regole della fisica su strada. Dimentica...

De Rosa festeggia i 20 anni di Idol e i 25 di lavorazione del carbonio con uno dei suo modelli più iconici. «Mio nonno modellava l’acciaio. Mio padre ha creduto nel...

La collaborazione tra i marchi produttori ed i team si fa sempre più stretta, esattamente come accade tra Continental e l’UAE Team Emirates - XRG. Le due realtà hanno portato...

“Bring your cycling climbs inside”, questo il claim per il nuovo Tacx Alpine di Garmin, il simulatore di pendenza che rende il ciclismo indoor ancora più coinvolgente. Il nuovo dispositivo...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande...
di Giorgio Perugini
Fizik, brand capace di scrivere pagine importantissime nel ciclismo di oggi con selle e scarpe diventate in breve oggetti di...
di Giorgio Perugini
Sia chiaro, questa non è una guerra al tubeless, ma testare una copertura per camera d’aria di altissima gamma come...
di Giorgio Perugini
Santini introduce nel mondo dell’abbigliamento da ciclismo la tintura in capo, una tecnica largamente diffusa nella moda che permette di...
di Giorgio Perugini
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso...
di Giorgio Perugini
Le ruote Sharq di Fulcrum, frutto di tantissima ricerca aerodinamica e di un nuovo approccio alla  progettazione, sono un prodotto...
di Giorgio Perugini
Se desiderate una bici gravel con cui cominciare a vivere questa specialità in lungo e in largo nel nostro paese...
di Giorgio Perugini
Occhiali o lenti a contatto? Un bel dilemma per il quale si potrebbero spendere davvero molte parole, anche se la...
di Giorgio Perugini
Se non siete alla ricerca di una scarpa votata all’agonismo esasperato nel fuoristrada, la nuova Fizik Terra Ergolace GTX è...
di Giorgio Perugini
È difficile nel nostro settore trovare un prodotto che goda di ampi consensi come accade per la Pinarello Dogma F,...
di Giorgio Perugini
È innegabile, le giornate si stanno allungando, le classiche di primavera sono dietro l’angolo e la voglia di rimettersi sui...
di Giorgio Perugini
Il dilemma resta sempre lo stesso, meglio un casco aero o un casco ventilato? Purtroppo una riposta sola non esiste,...
di Giorgio Perugini
Oggi Castelli Cycling presenta con orgoglio la sua famiglia Gravel, professionisti e non della ghiaia con cui il marchio condivide...
di Giorgio Perugini
Chi pratica molti sport sa quanto sia utile possedere elementi in grado di coprire al meglio diverse attività sportive, un...
di Giorgio Perugini
Se non vi serve una grande impronta a terra ma vi basta un copertone veloce ed in parte poliedrico per...
di Giorgio Perugini
Il periodo dell'anno che stiamo affrontando richiede l’utilizzo di abbigliamento caldo, protettivo e dotato di ottima traspirabilità, caratteristiche che possiamo...
di Giorgio Perugini
Per quanto mi riguarda sono tra gli occhiali migliori del momento e anche quelli più sfruttati da Tadej Pogačar durante...
di Giorgio Perugini
Revolution in ordine di tempo è l’ultima novità road prodotta da Northwave e vi anticipo che si tratta di un...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy