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LONGO BORGHINI. «BENE IN SVIZZERA, ORA VOGLIO DIFENDERE LE MIE MAGLIE TRICOLORI»
di Giorgia Monguzzi | 19/06/2024 | 08:12

E’ difficile che Elisa Longo Borghini si arrenda, anzi è praticamente impossibile. Ormai abbiamo perso il conto delle volte in cui la campionessa italiana in carica ci ha dimostrato la sua tenacia e l’incredibile capacità di dare battaglia sempre e comunque: anche ieri al Tour de SUisse non è stata da meno. Nella tappa finale con partenza e arrivo a Champagne aveva a disposizione 127 km per tentare di attaccare la prima posizione saldamente in mano a Demi Vollering e di recuperare i 4” che la separavano di Neve Bradbury, la vincitrice della penultima frazione. Elisa non si è mai risparmiata così come la sua Lidl Trek provando fino all’ultimo a staccare le avversarie.

Sul traguardo Elisa Longo Borghini ha dovuto arrendersi solo a Demi Vollering che l’ha superata proprio in vista della linea di arrivo portandole via non solo la vittoria di giornata ma anche la speranza di salire sul secondo gradino podio. Il bilancio finale dell’atleta di Ornavasso è di due secondi posti di tappa e di un terzo posto nella generale che avrebbe potuto essere forse qualcosa in più. Si è parlato tanto delle tattiche della Lidl Trek nella penultima frazione, un secondo posto che è scivolato via a favore di Neve Bradbury e che alla fine è mancato per soli 2”. Se molti di fronte a questa situazione si sarebbero fasciati la testa elencando le recriminazioni Elisa Longo Borghini nella sua maturità e nell’esperienza di una campionessa quale è vede il bicchiere mezzo pieno facendo tesoro di tutto ciò che c’è di positivo in questo Tour de Suisse soprattutto in vista degli importanti appuntamenti futuri.

«Nell’ultima tappa volevamo fare a tutti i costi la corsa e ci siamo riuscite, è stata una giornata intensa in cui non ci siamo mai risparmiate – ha spiegato Elisa Longo Borghini a Tuttobiciweb –: le mie compagne di squadra sono state incredibili perché mi hanno aiutato a controllare la corsa e poi sono andate loro stesse all’attacco, hanno dato veramente l’anima. Nelle ultime fasi di corsa c’erano continui scatti e contro scatti, ad un certo punto era anche difficile capire la situazione, avevamo Brodie Chapman virtualmente sul podio ed era una situazione che poteva farci molto comodo. Ad un certo punto sembrava di essere in un videogioco, qualcosa di molto simile a Call Of Duty, nell’ultima salita le atlete si staccavano a grappoli e noi davanti continuavamo a scattarci in faccia. E’ stata una sfida di nervi, ma non volevo farmi sorprendere, ci ho creduto fino alla fine, volevo prendermi a tutti i costi il secondo posto nella generale, poi però sfortunatamente Demi mi ha passato proprio sul traguardo»

Giusto qualche giorno fa al termine della seconda tappa a cronometro conclusa in seconda posizione, Elisa Longo Borghini aveva spiegato a tuttobiciweb come il Tour de Suisse fosse un banco di prova fondamentale dopo un mese senza corse e di duro allenamento. Terminata la Vuelta, infatti, la portacolori della Lidl Trek è andata in altura e ha trasformato la corsa a tappe elvetica non solo in una gara per fare risultato ma anche un modo per capire dove potesse arrivare. «Sono soddisfatta del Tour de Suisse, è una corsa che mi piace molto perché permette di testarsi su tutti i tipi di terreni. Al di là del risultato esco con la consapevolezza di stare bene e di poter competere con le migliori in classifica. Mi sono allenata duramente ed ora tutti gli allenamenti stanno dando i loro frutti. Sono esattamente nel punto in cui mi ero prefissata di essere ed ora punto a crescere ancora» ha spiegato Elisa facendo un bilancio più che positivo di una corsa in cui è sempre stata tra le protagoniste. Nella prima tappa è stata tra le prime in salita, a cronometro ha fatto la differenza e nelle due giornate conclusive ha dimostrato di essere prontissima per il doppio appuntamento del campionato italiano.

Domani si corre la cronometro individuale, 25 km praticamente piatti dove Elisa Longo Borghini mette in palio la prima delle due maglie tricolori. La piemontese, come lei stessa ammette, parte da sfavorita, la prima a contenderle il successo è una Vittoria Guazzini in splendida forma che oltre a correre praticamente in casa ha dalla sua un percorso adattissimo alle sue caratteristiche. «E’ inutile nasconderlo, parto sicuramente da svantaggiata su un percorso piattissimo  e con il carico della trasferta Svizzera sulle spalle, ma non mi arrenderò tanto facilmente» ci dice Elisa che intanto ha messo gli occhi sulla gara in linea di sabato prossimo, 130 km da Bagno a Ripoli a Scarperia che sono praticamente perfetti per le sue caratteristiche. «Non ho ancora visto il percorso dal vivo, ma l’ho studiato solo su Veloview, sembra un tracciato molto ondulato ma non troppo duro, sicuramente appena arrivata in Toscana andrò a provarlo» prosegue analizzando poi tutti i possibili scenari. E’ un percorso duro e difficile da interpretare, come sempre il campionato italiano è un terno al lotto dove non bisogna mai abbassare la guarda. Sicuramente l’atleta più pericolosa è Silvia Persico, ma secondo me ci sarà spazio per qualche outsider soprattutto sui vari strappi, in molte proveranno a far saltare il banco. Mi presento al via da campionessa uscente, farò di tutto per difendere la maglia» ci dice infine Elisa prima di salutarci promettendoci di regalare ancora una volta spettacolo. Dopo tutto nella massima categoria ha già vinto 4 titoli italiani in linea e nessuno meglio di lei sa come interpretare l’imprevedibile gara tricolore.

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