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SAN SEBASTIAN. TRENT'ANNI FA BUGNO, IL PRIMO ITALIANO
di Alessandro Brambilla | 31/07/2021 | 08:10

Oggi nei Paesi Baschi si corre il Gran Premio di San Sebastian, classica inserita nel calendario World Tour. Il principale cimento dei Paesi Baschi ha una storia giovane, è nato nel 1981, e la Spagna vanta 13 successi. Nella classifica di vittorie per nazioni l’Italia è seconda a quota sette edizioni. Gianni Bugno è il primo italiano nell’albo d’oro: s’impose a San Sebastian esattamente 30 anni fa, il 10 agosto 1991. La corsa spagnola era prova di Coppa del Mondo. Il campione dalla classe cristallina e occhi di ghiaccio aveva 27 anni. L’anno prima aveva trionfato in Giro d’Italia e classifica di Coppa del Mondo, soprattutto grazie ai successi in Milano-Sanremo e Wincanton Classic.

Nel 1991 non aveva centrato il bis in classifica generale al Giro d’Italia, vincendo comunque tre tappe. Il campione galantuomo nel giugno ’91 si era aggiudicato per distacco il Campionato italiano a San Daniele del Friuli e subito dopo al Tour de France è giunto secondo in classifica, battuto da un grande Miguel Indurain. Gianni alla Grande Boucle aveva festeggiato la vittoria alla mitica Alpe d’Huez, come nel 1990.

Insomma quello di scena nei 238 chilometri della Clasica San Sebastian era un Bugno fortissimo e gli italiani in generale erano i più pronosticati per la vittoria. In particolare Maurizio Fondriest, capitano della Panasonic. Gianni correva nella Gatorade-Chateau del manager Gianluigi Stanga e dei direttori sportivi Vittorio Algeri e Claudio Corti. 

“Era una giornata caldissima –racconta Gianni - e sull’Alto de Jaizkibel mi sono avvantaggiato con Argentin, Chiappucci e Delgado. In un tratto sempre in salita ma da affrontare con rapporto abbastanza lungo ho staccato Chiappucci, Argentin e Delgado. Lo spagnolo è stato il più ostinato nell’inseguirmi”.

Il vantaggio di Gianni progressivamente è aumentato. Alle spalle del monzese si è inizialmente creata la coppia di inseguitori Chiappucci-Delgado. Ma Claudio e “Perico” Delgado, vincitore del Tour de France ’88, hanno cominciato a farsi la guerra e del loro disaccordo ne ha beneficiato Gianni. Al Gran Premio della Montagna di Jaizkibel, a 29 chilometri dall’arrivo, il monzese è transitato con 23” di vantaggio su Chiappucci, Delgado e Argentin che si è nuovamente accodato a loro. Nella discesa Bugno ha proseguito in solitudine e il terzetto di immediati inseguitori è stato raggiunto da Indurain e altri campioni.

A metà discesa Gianni aveva 24” di margine su Indurain, Jalabert, Delion, Cenghialta, Argentin, Mauleon, Chiappucci, Fondriest, Mauleon, Inaki Gaston, Delgado e altri inseguitori. “Io – sottolinea Gianni – non ero il migliore in volata, nemmeno in salita e anche sul passo c’era chi viaggiava meglio di me. Però ero il più resistente di tutti. Quando serviva il fondo atletico ne avevo più degli altri”. Di essere più resistente sulle  lunghe  distanze lo dimostrò ampiamente negli ultimi chilometri del San Sebastian 1991: azionando con disinvoltura impressionante un rapporto lunghissimo Gianni aumentò il vantaggio. Lo portò a oltre un minuto benché inseguito dalla nobiltà del ciclismo Anni Novanta. Gianni firmò l’impresa varcando vittoriosamente il traguardo con 55” di vantaggio su Pedro Delgado che essendo alfiere Banesto, negli ultimi chilometri approfittando di un tratto in salita si era avvantaggiato dal gruppetto degli inseguitori aiutato dal coequipier Indurain. 

Fondriest regolò allo sprint gli altri inseguitori di sangue blu conquistando dopo 1’17” terzo posto e preziosi punti per vincere la Coppa del Mondo. Il trionfo di Bugno fece esplodere di gioia patron Malgara della Quaker - Chiari e Forti (gruppo proprietario del brand Gatorade). Malgara comprò una pagina dei principali quotidiani per celebrare il trionfo del Campione d’Italia. “Bugno, fiesta basca”, era lo slogan.   “Quel ciclismo – sottolinea Gianni – era bellissimo, con i migliori che gareggiavano sempre”. A fine ’91 Fondriest s’impose nella Coppa del Mondo.

Il 1991 è uno degli anni da incorniciare della carriera di Gianni Bugno. “Per lunghi tratti – garantisce il monzese – sono andato forte come nel 1990 che è considerato il mio anno migliore. Forse nel ’91 sono stato anche più bravo”. Pochi giorni dopo il trionfo di San Sebastian, Gianni si è laureato Campione del Mondo a Stoccarda, e nel finale di stagione ha ottenuto altri significativi successi. Gli altri italiani vincitori a San Sebastian dopo Gianni sono Claudio Chiappucci (1993), Davide Rebellin (’97), Francesco Casagrande (’98 e ’99) , Paolo Bettini (2003) , Leonardo Bertagnolli (2007).

ORDINE D’ARRIVO – 1. Gianni Bugno (Gatorade-Chateau d’Ax), km 238 in 6 h 4’ 28” media 39, 181 km/h; 2. Pedro Delgado (Spa) a 55”; 3. Maurizio Fondriest a 1’17”; 4. Laurent Jalabert (Fra); 5. Inaki Gaston (Spa); 6. Gilles Delion (Fra); 7. Bruno Cenghialta; 8. Piotre Ugrumov (Ucraina); 9. Andreas Kappes (Ger) a 1’58”; 10. Charly Mottet (Fra).

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