Zanatta: «Bardiani, obiettivo centrato»

di Giulia De Maio

Il Giro d’Italia della Bardiani CSF ha lasciato in bocca ai suoi numerosi tifosi un sapore agrodolce. I ragazzi guidati da Bru­no e Roberto Reverberi sono sta­ti protagonisti dal primo all’ultimo GPM, Enrico Barbin ha ve­stito la prima maglia azzurra in palio e Giulio Ciccone non l’ha portata a casa solo per pochi punti, ma allo stesso tempo tra cadute e guai fisici quasi me­tà squadra è stata messa fuori gioco prima di arrivare al traguardo finale di Roma.
Stefano Zanatta, sull’ammiraglia del #GreenTeam dal 2016, tira le somme delle tre settimane rosa con onestà: «La nostra formazione è stata all’altezza della situazione, i nostri giovani non hanno sfigurato al confronto con i colleghi più navigati in forza a team World Tour. Purtroppo ci è mancato Guar­dini, su cui puntavamo in particolare per le prime tappe in linea. Andrea è stato costretto a mettere pie­de a terra durante la quarta frazione per un attacco febbrile, probabilmente di natura virale, accentuatosi durante la notte precedente. Aveva accusato qualche sintomo di malessere già all’arrivo in Israele, anche a causa di una tracheite patita nei giorni appena precedenti la partenza. Il rendimento nelle prime tappe era stato condizionato anche da questo. Nel week end precedente l’ultima settimana, alla vigilia della quindicesima tappa, abbiamo perso Ales­san­dro Tonelli che ha dovuto arrendersi a una gastroenterite acuta (che ha messo in difficoltà anche Mirko Maestri, ndr) e Manuel Senni caduto dalla discesa dal Passo Tre Croci battendo violentemente l’anca sinistra e riportando una infrazione del femore, senza interessamento dell’articolazione. Avrebbero po­tuto farsi valere nell’ultima settimana, dando una mano agli altri ragazzi rimasti in gara, che hanno dato l’anima da Gerusalemme a Roma e ai quali non posso rimproverare nulla».
«Siamo stati protagonisti dal primo all’ultimo giorno. Indossando la prima maglia azzurra Barbin ha dato morale e consapevolezza a tutto il gruppo, i ragazzi si sono resi conto che osando di più si può ottenere di più. Il giro di Enrico è stato superlativo e di stimolo a tutti gli altri, fino all’ultimo nella tappa più dura era davanti con Ciccone per provare a riportare in squadra la ma­glia che aveva indossato i primi gior­ni. Peccato che Giulio non sia riuscito a portarla sul podio di Roma. Froome ha fatto qualcosa di straordinario, negli ultimi 30 anni penso sia l’unica volta che la maglia rosa si sia aggiudicata anche la classifica riservata ai gran premi della montagna. Più di così noi non potevamo fare».
L’immagine di Simone Andreetta che durante la passerella finale nella Ca­pi­tale si complimenta con Chris Froome è l’emblema di una corsa disputata con rispetto ma senza timori reverenziali nei confronti dei grandi team da parte di questi giovani italiani di valore.
«Siamo soddisfatti dello spazio che ci siamo ritagliati. Giulio Ciccone in particolare ha portato a termine un Giro più che ottimo, dall’Etna in poi è stato protagonista in tutte le salite, o andando in fuga o lottando testa a testa con i migliori, come a Campo Impe­ra­to­re, dove purtroppo ha sbagliato i tempi, preso dalla foga di mettersi in mostra sulle strade di casa. Lui, co­me gli altri ragazzi e tutto il personale della squadra, ha dato il cento per cento, com’è nel nostro modo di interpretare ogni gara» aggiunge il tecnico trevigiano.
«I risultati di ogni tappa, così come quelli delle classifiche generali, mostrano quanto elevata sia stata la qualità del­la corsa. Ci siamo confrontati con campioni di livello assoluto, squadroni super attrezzati con budget milionari e, ogni giorno, i nostri giovani si sono buttati nella mischia con coraggio e pre­stazioni onorevoli. Su ventidue squadre, solo dieci sono riuscite a vincere una tappa, e tutte di categoria World Tour. È un dato che la dice lunga sulla durezza del confronto, così come testimoniano le sole due fughe arrivate al traguardo. Il no­stro sogno era vincere una tappa e abbiamo dato tutto per riuscirci. Ma non dimentichiamo neanche l’obiettivo dell’intero progetto sportivo del #GreenTeam: offrire ai giovani l’opportunità di crescere, formarsi come corridori, sbagliare ed imparare. Questo traguardo l’abbiamo senza dubbi tagliato per primi».
Archiviata la corsa rosa, ci sono tante altre gare in cui brillare.
«Il calendario è pieno di appuntamenti ghiotti. Come tutte le squadre Pro­fes­sio­nal italiane vogliamo lottare per la Ciclismo Cup quindi puntiamo in particolar modo alle corse sul territorio na­zionale. Come dimostrato nelle scorse settimane, dobbiamo continuare a provare che il rendimento dei nostri giovani è cresciuto rispetto agli anni scorsi. Abbiamo già centrato diverse vittorie nella prima parte di stagione, dobbiamo continuare nel migliore dei modi. Mi aspetto crescano ragazzi come Vin­cenzo Albanese, Giovanni Carboni e Lorenzo Rota e un ulteriore salto di qua­lità dai compagni più esperti».

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso e con gli altri quando la strada comincia a salire. Scattante, leggera ed elegante, conquista su strada e si prende...


Progettate per assicurare un controllo senza pari, le scarpe Q36.5 Unique Pro uniscono tecnologie italiane di produzione all'avanguardia con una struttura che massimizza stabilità, potenza e comfort. Con un peso di appena 225g (taglia 42) e uno stack minimo di...


Il Rubino in casa Vittoria è un pneumatico iconico, un prodotto particolarmente apprezzato da chi pedala ogni giorno. Oggi il nuovo Rubino torna in aula versione completamente rinnovata che si pone al centro della gamma stradale Vittoria. Pur restando un...


Santini ha appena svelato la nuova collezione ufficiale dedicata al Tour de France e al Tour de France Femmes avec Zwift e la linea Maillot Jaune, un sentito omaggio alla grande corsa a tappe francese, alla sua storia, al suo...


Quella che avete appena visto in foto è la S-Works Tarmac SL8 Remco “Golden Season” LTD, un tributo all’anno da record di Remco Evenepoel che diventa limited edition visti i soli 272 esemplari disponibili in tutto il mondo. Da tempo non...


Il Giro d’Italia 2025 è per Miche un evento speciale. L’azienda trevigiana di ruote e componentistica per il ciclismo è alla sua prima esperienza come sponsor di un team UCI WorldTour. Ha stretto un contratto triennale con il team Groupama-FDJ...


Pinarello è orgogliosa di annunciare il suo ritorno come bicicletta ufficiale del Giro d’Italia. La 108ª edizione di questa prestigiosa corsa parte dalla città albanese di Durazzo venerdì 9 maggio e si concluderà a Roma domenica 1 giugno. La tappa...


De Rosa, da oltre 70 anni ambasciatrice della tradizione artigianale ciclistica italiana, sceglie di svelare la sua nuova 70 Icona Revò alla vigilia del Giro d'Italia. Una bicicletta accompagnata da un claim - eccellenza senza compromessi - che non lascia...


Nel cycling kit formato dalla Aero Race 8S Jersey e dal Free Aero Race S Bibshort Castelli ha concentrato più di un decennio di innovazione ed esperienza maturata nel mondo del professionismo. Il risultato? Pazzesco ed è a disposizione dei...


Ieri nel tardo pomeriggio è calato il sipario su FSA Bike Festival Riva del Garda, con la quarta e ultima giornata tutta dedicata allo Scott Junior Trophy, dove i campioni di domani hanno potuto dimostrare le proprie capacità sulla mountain...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024