Editoriale
L’INNOMINATO. Maximilian Sciandri doveva assurgere a nuovo commissario tecnico della nazionale italiana, invece porta a casa per il momento il titolo di consulente: non ne sentivamo davvero il bisogno. In un momento non di vacche magre, ma al limite delle forze, la Federciclismo riesce anche a dare una consulenza ad un tecnico che ora ha altro a cui pensare (Bmc) e probabilmente ha ben poco tempo da dedicare ad un progetto che nasce nel peggiore dei modi.
Di recente ho parlato con il vice-presidente vicario Daniela Isetti, che da anni è anche l’anima del Centro Studi della Federciclismo, e con lei mi sono trovato d’accordo sulla necessità di valorizzare i nostri tecnici. Far crescere i nostri ragazzi. I tanti giovani laureati in scienze motorie che potrebbero portare alla causa azzurra una ventata di novità e crescere di pari passo con i giovani atleti che non aspettano altro che essere valorizzati. Un conto è ricorrere a Luca Guercilena, delle cui capacità credo ben pochi possano dubitare, un altro è ripiegare su Sciandri che nemmeno può seguire a tempo pieno un progetto che nasce con troppe incognite.
Paolo Bettini resterà Ct e andrà ad assumere anche il ruolo di direttore tecnico generale. Paolo ha bisogno di un uomo di sua fiducia. Un punto di riferimento. È comprensibile. Però allora papocchio per papocchio – perché di questo si tratta – nomini suo consulente Luca Paolini, amico di lungo corso e grande professionista. Uomo d’esperienza e di esperienze che ha il grande dono e merito di essere anche comunicativo e disponibile, intelligente e credibile. Insomma, Luca può fare il corridore-allenatore, in attesa di una nomina a CT tra un anno, massimo due. È un’idea, forse anche un tantino strampalata. Ma quella di Sciandri, così come è e come ci è stata presentata, non penso sia tanto meglio.

ODI E RANCORI. Del caso “medici - FCI” ne abbiamo parlato in maniera piuttosto esaustiva su tuttobiciweb.it. Più di cinquanta medici sociali hanno ricevuto una convocazione da parte della Procura Federale per rispondere all’accusa di irregolarità nella compilazione delle schede dei corridori, accuse mosse dalla Commissione Tutela e Salute della Federciclismo.
In pratica cosa avrebbero combinato? Imprecisioni nell’aggiornamento dei dati, errori formali nell’inserimento degli stessi. La cosa bella è che tra gli indagati ci sarebbe anche Luigi Simonetto, responsabile della Commissione Tutela e Salute della FCI. A sua volta, secondo alcuni suoi colleghi finiti sul banco degli imputati, avrebbe commesso gli stessi errori con le schede di atleti azzurri (Oscar Gatto, Marco Pinotti ed Elia Viviani) infortunatisi con la nazionale. Simonetto non avrebbe provveduto ad aggiornare le loro schede sanitarie. Ma non è tutto: l’articolo 11 del nuovo Codice di Deontologia Medica recita, all’ultimo comma, testualmente: «Il medico non può collaborare alla costituzione di banche dei dati sanitari, ove non esistano garanzie di tutela della riservatezza, della sicurezza della vita privata delle persone». Luigi Simonetto, assicurano i bene informati, avrebbe partecipato eccome alla realizzazione di queste banche dati. Ma qui siamo su un piano che non ci piace seguire e che ci preoccupa. Siamo alle carte bollate, ai codici e ai commi, per l’incapacità di dialogo e di buon senso. È in atto una lotta di quartiere e di potere, per giungere di fatto alla delegittimazione di una intera categoria: quella dei medici. A qualcuno farebbe molto comodo accentrare su di sé e sui propri laboratori accreditati il business dei controlli. E qualcuno sta facendo in modo che questo avvenga. La cosa brutta è che in un momento così triste e difficile c’è chi ha la forza e il coraggio di pensare con cinismo a quattro palanche: il palazzo brucia e questi pensano a rubare l’argenteria. I medici hanno sbagliato a compilare dei format? Bastava un richiamo ufficiale da parte della Commissione Tutela e Salute, magari non avrebbe guastato neanche un bel confronto, franco e aperto (non si capisce come mai, a novembre, Simonetto intervenuto all’assemblea nazionale dell’AiMec non abbia mosso appunti, anzi, si sia complimentato). Di Rocco dice che il richiamo c’era già stato. Allora, caro Presidente, la prossima volta lo si comunica, con una bella nota ufficiale, affinché tutti sappiano. In nome della trasparenza e della chiarezza. La Federazione ha il dovere di scovare talenti e creare opportunità, non di generare rancori e odio. In questo, purtroppo, al momento è all’avanguardia.

Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Siamo alla quarta generazione per la celebre sella SLR di Selle Italia,  una dinastia di selle che attraversa indomita diverse ere del ciclismo dal passato fino ad oggi. Caratteristica nelle forme e nella sua leggerezza, trova oggi la sua massima...


Da fuori è proprio quello che vedete, ovvero una luce LED per bici, molto luminosa e dotata di una larghissima autonomia. In realtà c’è molto di più in questa luce, ovvero un sofisticato sistema di localizzazione GPS che vi regala tramite...


Di certo non ne avevamo fatto mistero nel giorno del suo lancio internazionale, infatti, la nuova Wilier Filante SLR ID2 di Wilier Triestina non solo spicca nel segmento delle bici AERO per via delle sue indiscusse doti, ma ruba la scena anche grazie...


Una nuova identità per valorizzare storia, tradizione e competenze tecniche. Con questo spirito URSUS presenta il suo rebranding, nato dal desiderio di comunicare in maniera ancora più profonda l’anima industriale dell’azienda fondata da Sergio Ferronato nel 1966 a...


Debutta ufficialmente Thoro, nuovo marchio italiano di biciclette che si propone di ridefinire il concetto di eleganza, forza e stabilità nel mondo del ciclismo ad alte prestazioni. Un brand che nasce da una visione chiara: creare biciclette esclusive, riconoscibili e...


Silverskin è un brand italiano specializzato in intimo tecnico sportivo ed è un marchio che si è fatto davvero apprezzare nelle ultime stagioni. La prossima collezione invernale verrà ufficialmente presentata durante la fiera internazionale dedicata agli sport invernali Prowinter 2026 che si...


Dal 2026 non sarà più possibile confondere la divisa di campionessa nazionale mauriziana di Kim Le Court con la maglia iridata. Nei giorni scorsi AG Insurance – Soudal e Soudal Quick-Step hanno presentato le nuove maglie Castelli con cui affronteranno...


Prima non si usavano addirittura, poi è arrivata la pelle…poi l’EPS bianco e puro ed è a questa breve storia che si ispira l’edizione speciale del casco IBEX 3 pensata da HJC, marchio in grado di spaziare dal motociclismo al...


È ancora inverno sul lago, ma i preparativi per uno degli eventi ciclistici più popolari d'Europa sono già in pieno svolgimento: il 32° Bike Festival Riva del Garda torna dall'1 al 3 maggio 2026 sull'iconico lungolago, ancor più grande e...


«Sportful ha fatto parte di alcuni dei momenti più significativi della mia carriera», ricorda Fabian Cancellara e sono ricordi bellissimi quelli che vengono a galla, come quelli inerenti alla stagione del 2010 che ha visto assoluto protagonista il campione svizzero. Tudor...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024