Gatti & Misfatti

Teddy, cambia la musica e cambiano i suonatori

di Cristiano Gatti

Facciamo un po’ i provinciali: dal 29 giugno co­mincerà un piccolo Giro d’Italia che sarà molto più grande dell’intero Giro d’Italia. Con la partenza da Firenze, il Tour porterà sulle nostre strade un prodotto di tutt’altra natura e - purtroppo - di tutt’altra importanza. Non entro nel merito dell’organizzazione perché non c’è nemmeno gara, vedo di restare ai contenuti propri della corsa: tanto è risultata brutale e scontata la dittatura di Teddy Pogacar al Giro rosa, tanto diventa incerta e combattuta la battaglia al Giro giallo, con seguito ed epilogo in Francia. Cambia la musica e cambiano i suonatori.

Anche i tifosi di Teddy de­vono ammettere che con il Vingegaard degli ultimi due anni questa sfida estrema della doppietta risulterebbe decisamente più complicata. Di fatto, sta tutta qui l’attesa per il Tour: se ci sarà Vinge, che Vinge sarà. Se ci sarà senza essere veramente lui, diciamo un Vinge ancora in fa­se di ricostruzione, un Teddy di queste dimensioni avrebbe il doppio delle possibilità. Non va co­munque dimenticato che in fin dei conti, anche se tutti fanno fin­ta di nulla, l’anno scorso le parti si invertirono: Teddy veniva dalla frattura al polso, aveva saltato una fase importante della preparazione, dunque neppure Vinge aveva battuto un Teddy verissimo, nel pieno delle sue facoltà fisiche e mentali. E comunque.

E comunque andiamoci piano, col limitare la questione a loro due. Certo sono evidentemente i due cannoni della storia contemporanea, ma in questo caso non hanno il deserto attorno (ogni riferimento all’ultimo Giro è puramente voluto). Non stiamo nemmeno a fare la lista della spesa dei big al via. Ci sono tutti. Ci sono persino i Kuss e i Bernal, che magari stanno sot­to i Roglic e gli Evenepoel, ma che decisamente completano un pacchetto di mischia insidioso. Sen­za fare nomi, senza togliere o aggiungere niente e nessuno: un conto è battersi contro Martinez e Thomas, un altro è lottare con quelli di cui sopra. Con un’aggiunta niente affatto secondaria: oltre ai leader massimi, al Tour saranno in gara anche le squadre massime, il che rende tutto più difficile, ogni giorno, ogni chilometro, ogni momento.

Più o meno queste sono le ragioni che rendono il secondo pezzo della doppietta, il secondo passo, nettamente più difficile del primo. E proprio per questo lo rendono ancora più affascinante. Di sicuro, un’eventuale vittoria di Teddy si porterebbe comunque dietro l’asterisco di Vinge, dato che i detrattori ce l’hanno già in canna, pronto all’uso, piano con i trionfalismi per Pogacar, ha comunque battuto un mezzo Vingegaard, quando Vingegaard era intero le ha prese (peggio ancora se Vinge non ci fosse del tutto: gli asterischi diventerebbero due). Resta inteso che comunque le vittorie restano, meglio ancora le doppiette: alla storia passerebbe un altro capolavoro, dopo l’ultimo di Pan­tani, stavolta addirittura nell’era in cui viene ritenuto tassativamente impossibile.

In ogni caso, conviene a tutti tifare Teddy. Anche a chi non lo ama, in chiave puramente egoistica e speculativa. La sua vittoria al Tour - la sua doppietta - diventerebbe un grosso af­fare anche per il Giro d’Italia. Lo capisce chiunque: dopo averle prese di santa ragione al Tour, dove si sono accalcati tutti quest’anno con ambizioni da gallo, qualcuno dei galli potrebbe scendere a più miti pretese e a più ra­gionevoli valutazioni, tornando umilmente a considerare il Giro come un’opportunità alternativa di ottimo valore. È vero che vincere il Tour è per la vita, ma è an­che vero che vincere il Giro è me­glio che perdere il Tour. Dunque, tifo interessato per Teddy. Nella speranza che un suo successo venga poi prontamente sfruttato dagli strateghi del Giro d’Italia, mettendosi subito a caccia di qualche bel nome per l’anno prossimo. Neppure così sarebbe facile, ormai hanno preso tutti l’andazzo di preferire una Vuelta di riparazione a un Giro di consacrazione. Ma i margini ci sarebbero.

Bisogna solo stare svegli e muoversi come si deve. Sì, anche spendendo qualche soldo. Mai come quest’anno il Giro ha evidenziato la sua preoccupante caduta di livello: la differenza tra Teddy e la concorrenza, di dimensioni abissali, ha riportato a galla la questione. Servono nomi come il pa­ne. Battendoli al Tour, Teddy può rispedirne qualcuno in Italia. Però non può fare tutto lui. Qual­cosa bisogna fare anche a livello gestionale. Se lo sanno fare.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Oggigiorno la sicurezza per chi pedala è una priorità, sia in ambito sportivo che su strada durante tutti gli spostamenti urbani e non, ma una cosa è certa, sulle nostre strade troppi adulti e bambini non utilizzano ancora il casco. Detto...


Dopo il successo della prima edizione del De Rosa Day 2024, torna un evento che celebra la passione, la famiglia e quel cuore che batte da settantadue anni. Il 21 e 22 novembre, le porte del HeartQuarter di Cusano Milanino...


Chamois Butt’r, marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, ha una linea di creme per fondello per migliorare il comfort in sella. Tra le varie proposte troviamo anche ULTRA, un prodotto ideato per chi pratica endurance ed in generale per...


Prologo presenta oggi RAION, la nuova sella che va ad ampliare la già ben allestita gamma All-Road. Realizzata con materiali riciclati e dotata di un riuscito equilibrio tra comfort, versatilità e sostenibilità, conferma la concretezza di Prologo per quanto riguarda la...


“Nome omen” direbbero gli antichi Romani ed è nel nome che si avverte il destino di questa nuova bici Merida. Mission, ecco a voi la nuova gravel sviluppata per compiere una sola missione, ovvero domare le competizioni più dure e...


Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non sapete come vestirvi. Castelli nel giro di poche settimane ha presentato due giacche che hanno tutto quello che serve per...


La data in cui tutto verrà rivelato è vicina, si parla infatti del 4 dicembre, ma una piccola anticipazione possiamo farla. Q36.5® stupisce ancora una volta per la continua voglia di innovare e lo fa con una precisa e fruttuosa collaborazione con...


Sport Performance è il cerotto sportivo concepito da Omstrip per aiutare l’atleta a migliorare non solo la performance muscolare, ma anche  l’equilibrio e la resistenza durante l’attività fisica. Il marchio, distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sfrutta una tecnologia...


Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta bici che punta tutto su robustezza e praticità, ovvero tutto...


Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+, l’innovativa proteina in polvere che combina il meglio del meglio....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024