Rapporti & Relazioni

RESTIAMO ANTICHI

di Gian Paolo Ormezzano

Sempre più ritengo che il ciclismo deve imporsi di frequentare a ol­tranza e ribadire la sua tradiz­ione comportamentale, i vecchi modi di presentarsi, anche il rituale scemotto ma tenero delle premiazioni con sindaci tronfi e girls dimesse, pur di restare se stesso e non cedere al modernismo che il calcio si è lasciato appiccicare anzi sbattere addosso dalla te­levisione e che il tennis (sto dicendo dei tre grandi e grossi sport del momento, un mo­men­to che può anche farsi lun­ghissimo, di secoli) affannosamente cerca per non essere, quando giocato da atleti non personaggi, cioè non mat­ti artificiali, di una noia mortale.

Il calcio che stiamo ve­dendo e si capisce so­prattutto televedendo, è una recita fasulla, balorda. Con la pubblicità che co­manda troppo. Un esempio: la partita finisce, è stata acre e an­zi violenta, c’è chi si sente derubato e chi non vuole passare per truffatore, l’arbitro è spintonato, insultato, sul campo i giocatori stanno per venire alle mani, però deve andare in onda la pubblicità, e in onda ci va. L’of­ferta/recupero di quelle immagini in replay sarà, se ci sarà, dosata, selezionata, manipolata. Nel ciclismo invece il ciclista ha appena passato da vincitore il traguardo, niente pubblicità im­pellente, la telecamera lo se­gue nel suo rallentare slalomando tra fotografi e addetti vari sino a che lui approda al direttore sportivo, alla moglie o chi per essa (a quando il primo fidanzato di un corridore?), ad un amico per l’abbraccio. Che poca cosa, che bella cosa.

Sta par arrivare - o è già arrivato ma non ci hanno informati bene - il tempo della dominazione targata IA, intelligenza artificiale, anzi ormai AI, che il pseudo inglese mondializzato e mondializzatore predilige l’aggettivo prima del sostantivo. Chissà cosa combineranno calcio e tennis & c. con le nuo­ve diavolerie. Io spero che il ciclismo non combini nulla, che si faccia sempre più ciclocross “da toccare” per strade impervie, bianche. Che le miss-tappa bacino ancora il vincitore, a ognuna una guancia, e rossetti che lascino il se­gno. E - ripeto - sindaci su sindaci, pazienza se anche assessori su assessori. E per le strade, specie quelle in salita, no­bili pazzi tifosi indisciplinati che rischiano di far cadere il ci­clista, folle che fanno muro, muro che si apre all’ultimo, sempre miracolosamente.

Io spero per il ciclismo in tifosi ancora e sempre felici di visionare con i loro occhi i pochi attimi della corsa che passa e va, corsa di cui comunque capiscono tutto, e non mai tifosi che magari, pur essendo di persona insardinati lì allo stadio, si proiettano sul display personale, su fasi della partita, per vederle e rivederle e esaltarsi e plaudire recriminare infuriarsi. Io spero che il ciclismo non solo consenta ma obblighi a lavorare di fantasia, immaginandoci la corsa che non si vede se non per rapide immagini quasi subliminali, e anche a dilatare la fantasia con l’amorosa sensibilità personale. Spero che anche da seduti si teleassista ad una continua Roubaix, a tante Roubaix fremendo di paure amorose, perché i pedalatori possono cadere su quelle pietre, e fremendo di brivido caldo se cadono.

Spero anche che i ciclisti professionisti guadagnino sempre il giusto e mai il troppo, in un mondo dove il denaro comanda tutto, dal crimine in giù. Aspetto pure il ciclista che sanamente-santamente pizzica la natica della miss tappa, mentre il calciatore è ormai bipede da stupri eccelsi e orge miliardarie con le fans. Voglio che il ciclismo mio sia sempre più zoo popolare drenato da povere bestie come siamo anche noi.

So già che perderò, ma è così bello battersi. So già che anche il ciclismo si teledeturperà di male attrazioni nel programma (tremende le avvisaglie dagli ultimi Mondiali), so già che verrò scavalcato, con il suo pesante bagaglio di passato, dall’agile tecnologico futuro. Ma è così bello poterlo scrivere, e trovare chi ti ospita. E for­se chi ti legge. E forse, “for­sissimo”, chi ti si affianca.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Il cuore che batte, trepidante, alle prime luci dell’alba, mentre il sole sorge e l’attesa in griglia si fa vibrante, al cospetto delle Dolomiti: è uno dei momenti più emozionanti che tutti i ciclisti che partecipano ad un evento unico...


"Cycling Beyond": una vera e propria dichiarazione d’intenti. L’esclusivo appuntamento con cui lunedì 30 giugno Bianchi ha accolto media e stakeholder internazionali presso Casa Bianchi, la rinnovata sede e sito produttivo di Treviglio, ha raccontato una fase di evoluzione profonda: nuovi prodotti, una nuova...


Da una parte abbiamo la Grail, un fast gravel dotata di geometria Gravel Pro, dall'altra abbiamo ora la nuova GRIZL, la gravel bike che può affrontare qualsiasi avventura, un ultimo innesto che rende davvero completa la gamma gravel di Canyon....


Ci sono i modelli top di gamma, poi ci sono quelli di media gamma, spesso e volentieri anch’essi realizzati in carbonio. Poi fortunatamente ci sono bellissime soluzioni in alluminio che rendono più accessibile il sogno e lo fanno con ottimi...


Le eccellenze si attraggono. Non prendetela come una frase fatta e nemmeno come un banale luogo comune. Le cose vanno così ed il bello, si sa, attira il bello. Nasce così l’elegantissima Pinarello Dogma F Metal Black, un’edizione limitata creata...


Castelli e AC Milan si sono uniti per lanciare una collezione di capi da ciclismo premium per celebrare la loro eredità, i valori condivisi e l'impegno per spingere sempre più in là i confini nello sport e nello stile. Le...


HJC Sports, azienda coreana specializzata nella produzione di caschi, ha presentato nell'autunno scorso il casco CROSSER, probabilmente il prodotto più versatile della sua linea. Il prezzo di soli 79€ lo rende decisamente interessante, soprattuto per via della sua polivalenza che concede...


La gamma NDR di Prologo si arricchisce di quattro nuove selle leggere e multidisciplinari studiate per la mountain bike cross-country e marathon: la nuova Dimension R2 NDR, due versioni di Nago NDR - con o senza il canale PAS -...


Puro. Ultraleggero. Irreale. Con un peso inferiore ai 10 kg, il modello di punta Endurace:ONfly è la bici da corsa elettrica più leggera, elegante e dal feeling più naturale. Un'affermazione audace, certo, ma Canyon ne è convinta. Se si...


Tre nuovi set di ruote, un solo obiettivo: la vittoria. Roval presenta le nuove Rapide CLX Sprint,  Rapide CLX III e Rapide CL III, nate per riscrivere le regole della fisica su strada. Dimentica tutto quello che pensavi di sapere sull’aerodinamica delle ruote: le...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024