Piccolo: «La Alé BTC Ljubljiana unico team italiano di WorldTour, che orgoglio»

di Pier Augusto Stagi

Quello che le donne non dicono, lo fanno capire. Era chiaro che Alessia Piccolo avrebbe fatto qualcosa di importante. Chiaro perché la crescita del suo team femminile era lì sotto davanti gli occhi di tutti. Mancava solo il grande salto, peraltro mai evocato, accennato e sbandierato: fatti, non parole. Lei, Alessia, silenziosa e ostinata come poche, cullava il sogno di fare il grande balzo nel ciclismo che conta, in quella élite mondiale che è da sempre il salotto buono del movimento, e dove da an­ni l’Italia del pedale non riesce ad en­trare per mille e più motivi.
Dove gli uomini hanno fallito, le donne stanno costruendo la loro rivincita. Quello che le donne non dicono, lo mostrano oggi con orgoglio e il no­stro movimento non può che accogliere positivamente questo balzo in avanti del ciclismo rosa, che va nella direzione di uno sport che si sta sempre più emancipando, con una crescita esponenziale in tutte le discipline sportive. 
Alé Cycling, il noto brand di abbigliamento dedicato al ciclismo, scende in strada con una nuova partnership slovena, la BTC Plc. (Centri commerciali e Logistica, con oltre 500 negozi), che sarà il secondo nome del team voluto da Alessia Piccolo. Alé BTC Ljubljana, si prepara così ad affrontare la stagione 2020 con rinnovate ambizioni e qualche  sogno nel cassetto che non fa mai male.
«Il mio amore per il ciclismo femminile è noto ed è cresciuto di anno in anno - ci spiega Alessia Piccolo, General Ma­na­ger del Team e CEO di APG Srl -. Ho sempre avuto una grande attenzione per il ciclismo coniugato al femminile e la squadra è stata una logica conseguenza. Da qualche anno ormai pedalo con regolarità, mi sono appassionata tantissimo e questo team mi appaga in pieno. Orgogliosa di essere l’unica squadra italiana nel massimo circuito mondiale? E come non potrei esserlo. Non ho parlato fin quando l’Uci non ci ha dato tutti i semafori verdi, ma ora sono davvero contenta e spero che le ragazze sappiamo ripagarci con grandi risultati. La partnership con la BTC mi riempie di orgoglio. Si tratta di un partner im­portante, con il quale possiamo fare grandi cose per dare, finalmente, al ciclismo femminile e al nostro team quell’impulso concreto che merita».
Quello che le donne non dicono lo fanno capire, e anche bene. Come Ma­ya Oven, Director of Market Com­muni­cations and Public Department di BTC e Vicepresidente di Alé BTC Ljubljana: «Che dire? Siamo entusiasti e orgogliosi di questa nuova collaborazione italo-slovena. Per noi sarà sicuramente un’opportunità di crescita, che consentirà di continuare la storia di successi del team. La loro partecipazione al World Tour genererà visibilità a livello globale, a vantaggio della brand reputation non solo di BTC ma di tutti gli sponsor coinvolti in questa magnifica iniziativa. Per l’azienda BTC il supporto al ciclismo è uno dei pilastri chiave delle attività. Dal 2014 siamo le principali sostenitrici e cofondatrici del­la prima squadra femminile di ciclismo professionistico in Slovenia; dal 2003 sosteniamo anche l’evento ciclistico più celebre nel nostro Paese - la Maraton Franja BTC -, che fa anche parte dell’UCI Grand Fondo World Series».
La squadra, che è stata presentata al Gran Galà Alé a Palazzo della Gran Guardia, nel cuore di Verona, lo scorso mese di novembre, si è rinnovata in maniera profonda.
Confermate Anna Trevisi, al rilancio dopo un brutto infortunio che non le ha permesso di gareggiare durante la seconda parte del 2019, e la campionessa del Giappone Eri Yonamine. C’è il ritorno di Marta Bastianelli, iridata a Stoccarda 2007, campionessa d’Europa 2018 a Glasgow e ora con la maglia tricolore di campionessa d’Italia. Con lei ecco un’altra vincitrice di Mondiale: Tatiana Guderzo, oro a Mendrisio 2009 e più volte sul podio del Giro Rosa.
Dal Team Btc City Ljubljana arrivano le slo­vene Urska Zigart (fidanzata di Tadej Pogacar, ndr), Ursa Pintar, la campionessa nazionale Eugenia Bujak ed Urska Bravec, la olandese Maaike Boogaard e la russa Anastasiia Chur­sina. Completano il roster la sprinter thailandese Jutatip Maneephan e la scalatrice spagnola Margarita Victoria “Mavi” Garcia. Confermati in ammiraglia il Team Manager Fortunato La­cquaniti e il diesse Giuseppe Lanzoni, ai quali si aggiunge l’esperto direttore sportivo sloveno Gorazd Penko.
«L’investimento è di quelli importanti (budget da 1 milione e 200 mila euro, ndr), ma le nostre ambizioni non sono da meno  aggiunge Alessia Piccolo -. Crediamo di aver formato una squadra molto competitiva, che poggia sulle spalle di Marta Bastianelli e Tatiana Guderzo, che sono per noi due graditissimi ritorni, oltre che due atlete fantastiche. Loro hanno talento e fame agonistica. Gli obiettivi sono tanti, ma non è il caso di elencarli, come dice Marta porta solo male. Loro sono due eccellenze, due ragazze di grandissimo spessore, e spero proprio che possano togliersi con noi qualche bella soddisfazione, in gare che vanno dalle Clas­siche del Nord a quel sogno che si chiama Tokyo…».
Quello che le donne non dicono, generalmente fanno.
NON SOLO LE DONNE
Intanto il maglificio Alé di sogni ne realizza parecchi. Tanto per gradire, affianca come partner tecnico uno dei team più forti del mondo: la Movistar. Per il team di Eusebio Unzue 7 Tour de France, 4 Giri d’Italia, 4 Vuelta a España, 4 Campionati del Mondo, oltre 583 tappe vinte e 930 vittorie riportate dalla squadra in 40 anni di attività, festeggiati proprio nel 2019. Quest’anno la Movistar ha scelto Alé.
«Per loro abbiamo sviluppato capi mol­to tecnici, estremamente performanti e che utilizzano il top della tecnologia tessile oggi disponibile - ha spiegato sempre la Piccolo, che anche nel 2020 sarà fornitore della Bardiani Csf, della Uec, della nazionale francese e della Fdj Groupama -. Vestiremo la squadra con il nostro stile, particolare e in­con­fondibile, e la partnership sarà anche propedeutica alla sperimentazione e allo sviluppo dei nostri prodotti».
Tra le cose da fare, c’è sempre la Granfondo Alé La Merckx, scelta nel 2019 da circa 3000 ciclisti provenienti da 20 nazioni del mondo. Anche per l’edizione 2020 sono confermati i due percorsi che ormai sono da considerare un classico: la granfondo di 129 km con un dislivello di 2.600 metri e la mediofondo di 82 km con un dislivello di 1.450 metri. Quest’anno la Alé sarà impegnata anche ad organizzare il Mee­ting dei giovanissimi dal 25 al 28 giugno, oltre ad una tappa del Giro d’Italia Under 23 che si concluderà a Boscochiesa­nuova e alla pedalata “Ro­meo e Giu­lietta” che ogni anno Alé organizza, in concomitanza con la Granfondo Alé La Merckx, in collaborazione con il C.E.R.R.I.S., l’associazione che aiuta e supporta molti ragazzi disabili.

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