Guderzo, la trascinatrice punta a Tokyo 2020

di Danilo Viganò

Testarda lo è sempre stata e oggi, a 34 anni, lo è ancora di più. Tatiana Guderzo consuma il suo diciassettesimo mondiale di fila (tra juniores, under 23 ed élite) con una prestazione da applausi che le vale la medaglia di bronzo al termine di un Campionato del Mondo fra i più massacranti del storia del ciclismo femminile. Una medaglia strappata con la forza, con rabbia, determinazione e tan­ta tanta esperienza. Una medaglia che sa di riscatto dopo una stagione difficile, per certi versi dolorosa come spiega Tatiana: «Proprio così. È stato un anno in cui mi sono trovata a lottare con molte difficoltà, dai problemi fisici alla morte di mio nonno che mi ha colpita nell’animo. Quando perdi una persona che ami tanto profondamente, che ti è stata a fianco sin dalla nascita, ti senti come smarrita. Riprendere non è stato facile, per un certo periodo non sono riuscita a sbloccarmi mentalmente. Dopo il Giro d’Italia ho corso i tricolori in pista, ho cambiato squadra scegliendo la Bepink di Walter Zini ed è come se fossi rinata. In quel momento la mia partecipazione al mondiale sembrava com­promessa, ma Salvoldi (il cittì, ndr) sa quanto ci tengo alla maglia azzurra e mi ha sempre fatto sentire la sua fiducia».
Di questa donna dal sorriso contagioso conosciamo tutto, è vi­centina di Ma­ro­stica, classe 1984, una vita in sella alla bicicletta con la quale ha girato il mon­do. Affiliata al gruppo sportivo Fiam­me Azzurre. Tatiana ha al suo attivo anche quattro partecipazioni ai Giochi Olim­pici: Atene 2004, Pechino 2008 (dove ha conquistato il bronzo nella corsa in linea), Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016. E per lei, che è stata campionessa del Mondo a Mendrisio 2009. quello di Innsbruck è un podio speciale: tanti anni di carriera, di sacrifici e passione lasciano spazio a mille soddisfazioni. A 34 anni, però, Tatiana guarda avanti sembra porsi nuovi, intriganti, obiettivi.
«Tokyo non è poi così lontana e solo il pensiero di poterci arrivare dà nuove emozioni a tutta la la mia carriera:  po­trei essere fra le pochissime atlete italiane a disputare cinque olimpiadi. Quindi speriamo di riuscire a far parte della Nazionale per l’appuntamento del 2020. Se il ciclismo italiano avrà ancora bisogno di me, ci sarò».
Tatiana vive lo sport ancora oggi come divertimento, sa ogni corsa è una storia diversa e forse è proprio questo il suo segreto. Campionessa di dedizione ha prodotto, negli anni, non solo prestazioni di alto livello nelle gare su strada, ma anche in pista conquistando due ori europei e un bronzo mondiale, proprio quest’anno ad Apeldoorn nell’insegui­mento a squadre. Di sicuro è un punto di riferimento del ciclismo femminile internazionale, un esempio per le giovani che si affacciano al mondo delle Elite. Una forza trainante, Tatiana, anche per tutto il movimento femminile: «Sarei felice davvero se fosse così. In ogni caso la crescita è sotto gli occhi di tutto, da quello che so abbiamo registrato nel settore giovanile un aumento delle tesserate, anche per quanto ri­guarda l’attività sono nate nuove corse a livello internazionale. Ci tengo a sottolineare, però, che noi facciamo gli stessi sacrifici degli uomini: lavoriamo esattamante come loro, per questo bisogna cancellare il preconcetto che le donne facciano meno fatica».
Nata a Marostica in provincia di Vi­cenza il 22 agosto 1984, Guderzo ha mosso le prime pedalate a 7 anni nelle giovanili del Vc Città di Ma­ro­stica. Ci­clisticamen­te cresce alla Top Girls di Lucio Riga­to, poi Gauss, Fa­nini, Val­dar­no, Mci­pol­lini Giambenini, Alè Ci­pollini, Hitec, Lensword ancora Hitec e da luglio alla Bepink, società af­filiata a Monza. Dal 2002 è un punto di forza della nazionale: a Inn­sbruck è risalita sul podio mondiale che l’aveva vista campionessa nel 2009 confermando di sapersi trasfiormare in maglia azzurra. Per diventare una trascinatrice.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta bici che punta tutto su robustezza e praticità, ovvero tutto...


Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+, l’innovativa proteina in polvere che combina il meglio del meglio....


La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella che per intenderci è destinata ad una buona parte di...


Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato fatto da Colnago con i progetti TT1 e Y1RS. ...


"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito che gli standard di allenamento erano di dominio di tutti...


In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi invernali non riguarda certo il grado di isolamento termico, ma...


La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record 13 wireless con le sue tre declinazioni: Road, Gravel, All...


Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento in grado di cambiare le regole in termini di sicurezza....


Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo totale continuità. Vediamola così, anzi, parliamo di integrazione visto che...


Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima non prendevamo affatto in considerazione. Cambiano i tempi di recupero,...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024