I PIU' LETTI
IL SOGNO TRICOLORE DI SIMONE VELASCO
di Giulia De Maio | 31/07/2023 | 08:12

Memento audere semper. Si­mone Velasco se l’è ta­tuato addosso e a Co­mano Terme ha messo in pratica il suo motto splen­dida­men­te. Ricor­dati di osare sem­pre: lo ha fatto il 27enne della Astana Qazaqstan che si definisce un “romantico”. Sull’impegnativo circuito trentino che ha assegnato il titolo 2023 ha concretizzato il sogno che aveva idealizzato più e più volte. Ha atteso il momento giusto, consapevole di poter contare su un team forte e su un’ottima condizione (già 4° due giorni prima nel tricolore a cronometro vinto da Ganna, ndr), e in volata è stato un cecchino. Ha scelto il lato sinistro della strada, avendo la meglio su Lorenzo Rota e Kristian Sbaragli, finiti con lui sul podio ma con il volto scuro. A differenza sua.

Tagliato il traguardo il nuovo campione d’Italia è al settimo cielo: piange, ride, si mette le mani tra i capelli e strofina gli occhi. Si aggira incredulo con la voce rotta dall’emozione e il cuore che batte a mille. Si illumina quando, tra tutti coloro che lo vogliono abbracciare, vede arrivare la compagna Nadia che spinge il passeggino con la loro piccola Diletta: Simone prende in braccio la figlia di 8 mesi, bacia la fi­danzata e le stringe in un abbraccio tricolore. È l’inizio di una festa che dal Trentino esplode fino in Emilia Ro­magna e in Toscana, valicando i confini nazionali fino a San Marino, per conquistare le strade del mondo di cui si sente cittadino.

A distanza di qualche giorno hai realizzato che la maglia tricolore è tua?
«Sì, all’inizio non riuscivo a crederci. Mi sembrava troppo bello per essere vero. Devo dire grazie di cuo­re a tutti coloro che sono sempre stati presenti nella mia vita, a chi mi ha dato la forza di reagire, a chi nonostante le difficoltà mi ha porto la mano. Ve ne sarò per sempre grato. Per quanto riguarda la gara sono riconoscente ai miei compagni-amici. Da Leonardo Basso, che ha fatto un enorme lavoro nella prima parte, quello che non si vede ma è indispensabile, a Samuele Battistella, fondamentale nell’interpretazione della gara, in avanscoperta nella seconda parte, che mi ha permesso di risparmiare energie fino al gran finale, passando per tutti gli altri (Gianni Moscon, Christian Scaroni, An­tonio Nibali, Gianmarco Garofoli e Fabio Felline) che hanno rintuzzato ogni attacco. Fondamentali sono stati i nostri tecnici, i “Mourinho del ciclismo” Beppe Martinelli e Orlando Mai­ni che ci hanno motivato alla grande, e tutto lo staff. I massaggiatori Oscar Saturni e Michele De Biasi, il meccanico Alessandro Stocco, l’autista del bus Federico Borselli e il dottor Emilio Magni. È stata una vittoria di squadra».

Al mattino avresti scommesso su di te?
«Nì. Ero consapevole di stare bene. Nel­la prova contro il tempo di due giorni prima mi ero ben difeso. Non sono uno specialista, ma arrivando dalla Mtb e dal ciclocross sapevo che allenandomi potevo limitare i danni su un percorso adatto alle mie caratteristiche. Quel giorno avevo davanti a me una pagina bianca, ancora tutta da scrivere, ma ero sereno. Avevo la mia fa­miglia con me, una squadra motivata e sapevo che il percorso era adatto alle mie caratteristiche. Avrebbe premiato atleti di fondo, che riescono a tenere duro nelle corse impegnative. Detto questo il Campionato Italiano è sempre un terno al lotto, per certi aspetti è imprevedibile e tante volte mi era an­data male nelle categorie giovanili, ma questa volta è filato tutto liscio e alla fine la ciambella è uscita con il buco».

Chi ci credeva era Beppe Martinelli, che alla vigilia ci aveva detto sicuro: “vinciamo noi”.
«Martino è un numero 1. In ammiraglia c’era e c’è sempre lui, leggere che potrebbe lasciare la squadra a fine 2023 dopo 14 stagioni è davvero strano. Quando l’ho incrociato sul percorso, con il suo carattere determinato mi ha urlato: “Vai Velasco, vai”. Io gli ho sorriso e gli ho risposto “Quando è il momento, ci provo”. Sono scattato po­co dopo. Negli ultimi chilometri ho cercato di restare calmo e cogliere l’attimo. Avevo battezzato la ruota di Mat­teo Trentin, che sulla carta era il più veloce, fin dalla discesa. Quando si parla di sprint non ci pensano mai a me, in quelli di gruppo non mi butto perché ho paura, ma in quelli ristretti posso dire la mia. Ho visto come si so­no posizionati gli altri e ho deciso di buttarmi sulla destra senza prendere rischi, a 200 metri dal traguardo».

Hai vinto con il dorsale numero 17.
«Una volta ero scaramantico, ora sono più razionale e tranquillo. Al mattino il mio procuratore Luca Mazzanti mi ave­va detto “hai il numero buono”. I miei numeri fortunati sono il 7 e il 16, con il 17 non avevo mai vinto prima d’ora, ma mi è sempre piaciuto. Al ca­sinò in vacanza puntavo sempre sul 17».

Hai pianto più a Comano Terme o quando sei diventato papà il 12 ottobre scorso?
«La nascita di un figlio è un’emozione che non si può equiparare a niente, è qualcosa che ti toglie il fiato, però vincere il titolo nazionale è stato altrettanto bello perché mia figlia era lì ad aspettarmi al traguardo. Consu­mere­mo le immagini di quel giorno a furia di rivederle. Ho sognato tante volte di conquistare questa maglia stupenda. Riuscirci davanti alla mia famiglia è stata un’emozione fortissima, che mi sono goduto al cento per cento».

La maglia tricolore è venuta con te al mare...
«Avevo già in programma di staccare un po’. Dopo il Giro ho dovuto recuperare. Mi sono ammalato quando eravamo a Viareggio, finire quella tappa è stata una guerra. Ho cercato di dare un colpo di coda nella frazione di Ber­gamo, ma non sono riuscito a ottenere niente di più di un sesto posto. Ho corso lo Svizzera per preparare l’I­ta­liano e già dopo la crono tricolore avevamo stabilito che andassi al mare. Ora sono all’Isola d’Elba. A Procchio sono stato accolto come un re, con le strade ad­dobbate di verde, bianco e rosso, e tanta gente a festeggiarmi».

Hai vissuto la vicenda Gazprom Rusvelo da protagonista, sei tra i corridori che fa­cevano parte del team russo costretto a chiudere i battenti dalla guerra.
«Sì, è stato un vero peccato. Qualcuno, come il sottoscritto, alla fine si è risistemato più che bene, ma tanti compagni e membri dello staff sono stati co­stretti a dire addio al proprio lavoro, travolti da una situazione davvero complicata. Ottimi professionisti, che ci mettevano il cuore, si sono trovati dall’oggi al domani senza contratto. Mi è dispiaciuto molto per quello che è successo, lo sport dovrebbe essere più distante dalla politica».

Ti sei fatto un regalo?
«Direi che basta la maglia. Più che a oggetti materiali ora come ora penso a trascorrere tempo prezioso con famiglia e amici, quello è oro. Ho offerto volentieri da bere ai compagni e anche agli “avversari”, che giù dalla bici sono amici. Lorenzo Rota, per esempio, an­che se comprensibilmente ha fatto fatica a digerire un altro secondo posto all’Italiano, dopo un garone in cui mi ha sorpreso partendo da lontano, per me resta un collega di cui ho grande stima e una persona piacevole con cui trascorrere del tempo. La sua compagna ha seguito la corsa con la mia e Capodanno lo abbiamo passato insieme con altri ragazzi che vivono a San Marino come noi».

Non ci credo che un pensierino ad allargare la tua collezione di mezzi d’epoca non ti è venuto.
«Beh, quello indipendentemente dalla vittoria (ride, ndr). Ho un’Alfa junior del 1971 che però ora è a riparare perché babbo ha fatto un incidente; una Du­cati S4RS; una Vespa 150 del 1957, una 50R del ’56, ma anche la classica 50 Special con la quale vado in giro sui colli bolognesi, come canta Cre­mo­nini. In garage c’è ancora spazio...».

A chi dedichi il successo più bello (finora) della tua carriera?
«Innanzitutto alla mia fidanzata Na­dia, alla nostra bim­ba Diletta - che per la prima volta è venuta a vedermi correre - e a chi mi sostiene sempre, a partire da famiglia e amici. Con un pensiero anche a chi non c’è più come il mio amico Giulio, il nostro massaggiatore Umberto (Insel­vini, a cui aveva già dedicato il successo nella terza tappa della Vuelta Valenciana a inizio febbraio, ndr) e Gino Mäder, che ci ha lasciato pochi giorni fa».

Come possiamo definirti geograficamente parlando: elbano o bolognese?
«Elbano di Bologna (sorride, ndr). So­no nato nel capoluogo dell’Emilia Ro­magna, come mamma Elisa e come mia figlia. In città ho studiato all’istituto tecnico aeronautico (Simone ha il brevetto di volo e ora è iscritto per via te­lematica a Scienze Motorie, gli mancano 8 esami, ndr), ho tanti amici. Papà Gabriele è isolano e lì sono cresciuto, all’Elba ho il cuore e torno ogni volta che posso per rigenerarmi al mare. Bab­bo aveva una scuola di vela, io a 16 anni ho fatto l’istruttore di windsurf. Ringrazio tutti per il sostegno, da qualsiasi parte arrivi. Mi sento cittadino del mondo e voglio tenere alta la bandiera italiana. Sono orgoglioso di poterla sfoggiare per un anno intero».

da tuttoBICI di luglio

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
STR sta per “Suspend The Rider” ed è un concetto forte e chiaro che è diventato parte integrante di alcuni progetti targati Specialized. Dall’introduzione del FutureShock nel 2016 sul modello...

JonnyMole, studio internazionale di design e comunicazione con sede a Cittadella (Padova), ha celebrato il suo 25º anniversario lo scorso giovedì 23 maggio 2024, in occasione della tappa padovana del...

Quella con cui Jonathan Milan ha vinto tre tappe al giro portandosi a casa la Maglia Ciclamino è una Trek Madone SLR tutta in tinta, una bici dal design avveniristico...

Il Wilier-Vittoria MTB Factory Team sarà a Nové Město na Moravě per il terzo Round di Coppa del Mondo e per l’occasione metterà nelle mani di Simone Avonetto, Campione Europeo...

Tadej Pogacar, Il campione della UAE Emirates, corre in rosa dalla seconda tappa di questa edizione del Giro d’Italia e ha lasciato un segno indelebile su 5 tappe fino ad...

Selle San Marco, storico brand di Rossano Veneto fondato nel 1935, festeggia quest’anno il cinquantesimo anniversario dello storico e apprezzatissimo modello Concor, una sella iconica che ha impreziosito pagine e...

Tubolight, marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, propone dalla sua nascita soluzioni innovative nel segmento delle coperture, un catalogo che abbraccia diverse specialità dalla mtb fino al mondo...

Il nuovo GRX Di2 2x12 di Shimano sfrutta l’evoluta piattaforma di componenti elettronici Di2, un sistema che si basa su nuove leve dual controll ottimizzate per offrire più comfort e...

Gli appassionati di gravel potranno ultimare il montaggio della propria gravel bike con i nuovi pedali GRX SPD nella nuova e divertente grafica United in Gravel, un’edizione limitata che impreziosisce...

In salita, a cronometro e persino in volata, Tadej Pogačar sta lasciando un segno indelebile sulle strade del Giro, confermando la sua classe e mostrando un valore che va...

Santini Cycling, leader di mercato nella produzione di abbigliamento ciclistico, e Pirelli Design, la divisione di Pirelli che realizza progetti con partner di eccellenza, annunciano il lancio di una capsule...

Il debutto delle suole Michelin nel ciclismo su strada avviene oggi tramite JV International srl, l'azienda italiana a cui Michelin ha affidato la licenza mondiale dal 2013 per la progettazione,...

Eclipse S, top di gamma della proposta road firmata Guerciotti, è da oggi disponibile con il nuovo gruppo SRAM RED AXS 12v 2024. Gli appassionati conoscono già bene le elevate...

È il sogno di ogni corridore, essere più veloce e tagliare il traguardo per primo. Poi se tra la partenza e l’arrivo ci sono anche le salite, come accade nel...

Proseguono assieme anche nel 2024 le strade di Bianchi e Nicolas Roche: si rinnova il rapporto di collaborazione con l’ex professionista irlandese e l’azienda italiana, di cui è oggi Global...

Ci sono novità ai vertici di Specialized: Armin Landgraf è il nuovo CEO in sostituzione di Scott Maguire, che guiderà la nuova divisione di innovazione e tecnologia del marchio. Landgraf è...

Le immagini del Giro d’Italia e le prime giornate calde hanno definitivamente scaldato i motori e dopo le prime gare dell’anno cominciano ad avvicinarsi le granfondo più rappresentative, manifestazioni in...

Bike-room.com, uno dei più grandi e affidabili siti per la vendita di biciclette d’Europa, si conferma ancora la migliore piattaforma per acquisto di biciclette uniche e Limited Edition. In quest’ottica...

222 km e 5400 metri di dislivello, una tappa di alta montagna con l’arrivo posto sopra i 2000 metri che promette di dare un ulteriore scossone alla classifica. Nel percorso...

TPU si o TPU no? Lattice o butile? Possiamo dare più di una buona motivazione per avvalorare la scelta di ognuno di questi sistemi di camera d’aria, ma una cosa...

Specialized, forte della partnership speciale avviata con SRAM, altro titano dell’industria ciclistica mondiale, annuncia oggi l'introduzione dei suoi modelli di punta road equipaggiati con il nuovissimo gruppo SRAM RED AXS....

In un ciclismo in cui la velocità diviene sempre più importante e ricercata Goodyear ha il piacere di presentare tre nuovi prodotti della famiglia Vector, ovvero i modelli Z30 NSW,...

Guerciotti è presente per il secondo anno di fila al Giro-E. Dopo l’esperienza del 2023 al fianco del Team Raspini Salumi, capitanato da Daniele Colli, nel 2024 il noto marchio...

SRAM partiva già da un prodotto eccellente, ma un cosa è chiara, il nuovo RED è stato migliorato in ogni suo dettaglio con un solo fine, ovvero quello di ottimizzare...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




TPU si o TPU no? Lattice o butile? Possiamo dare più di una buona motivazione per avvalorare la scelta di...
di Giorgio Perugini
Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui...
di Giorgio Perugini
Sarebbe bello proporre soluzioni avanzate ad un prezzo altamente accessibile, no? È così che prende l’abbrivio la vita di due...
di Giorgio Perugini
Nei mesi passati Trek ha ampliato la propria linea di scarpe ad alte prestazioni per ciclismo su strada inserendo tre...
di Giorgio Perugini
Non molto tempo fa KASK presentò al mondo il casco Utopia, un casco modernissimo che ha stravolto gli schemi ottimizzando...
di Giorgio Perugini
Audace, moderno ma anche incredibilmente protettivo e versatile, ecco in poche parole cosa mi trasmette l’occhiale Kosmos PH di Limar,...
di Giorgio Perugini
I caschi sono tutti uguali? Certo che no e questo è un aspetto su cui più volte abbiamo cercato di...
di Giorgio Perugini
Da sempre in casa Trek la parola Madone ha un solo sinonimo ed è “velocità”. La nuova Madone SL 7...
di Giorgio Perugini
Laddove C sta per Carbonio e congiunzioni (anche se oggi dobbiamo parlare di parti), Colnago, Cambiago e Classe c’è anche...
di Giorgio Perugini
Se siete alla ricerca di un winter kit adeguato per pedalare in questo inverno, le proposte di Q36.5® vi daranno...
di Giorgio Perugini
Temevamo un arrivo repentino del freddo e così è stato, ora fuori le temperature sono scese molto e negli ultimi...
di Giorgio Perugini
Desiderate un’esperienza di ascolto ottima anche mentre correte o pedalate? Niente di più facile con le cuffie a conduzione ossea...
di Giorgio Perugini
Per molti amanti del gravel arriva la parte della stagione che regala emozioni forti, infatti, la natura che si appresta...
di Giorgio Perugini
Siamo a novembre e in alcune regioni d’Italia si registrano ancora temperature superiori ai 25°C, una situazione surreale che però...
di Giorgio Perugini
Leggerissime e rigide, ma anche veloci e incredibilmente scattanti, insomma, un set di ruote di livello incredibile alla portata di...
di Giorgio Perugini
Al celebre marchio francese Café du Cycliste non mancano certo stile ed inventiva, del resto, basta sfogliare le pagine della...
di Giorgio Perugini
Scegliere la ruota giusta oggi è complicato, soprattutto se siamo soliti affrontare percorsi misti in cui pianura, salita e discesa...
di Giorgio Perugini
Una cosa è certa, oggi grazie a geometrie molto spinte e al sapiente uso della fibra di carbonio le aziende...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy