Editoriale
UN DITO PER FERMARE TUTTO

Saremo costretti a guardare il cielo e in mezzo ai piedi dei corridori. Il cielo nella speranza che le condizioni meteo siano anche cattive, ma non troppo, perché al prossimo Giro d’Italia pende sul capo di tutti come una spada di Damocle la mannaia del “protocollo meteo”. Speriamo che ci siano le condizioni ideali per correre un Giro senza variazioni sul tema, senza piani B o C, senza dover tagliare o annullare tappe. Ma allo stesso modo ci dobbiamo augurare che a nessuno venga l’insana idea di inforcare una bicicletta munita di motorino. Ecco perché i corridori saranno guardati dalla testa ai piedi, soprattutto ai loro piedi, proprio lì dove ci sono il movimento centrale e i pedali, per verificare se c’è qualcosa di losco o di sospetto.

Il problema c’è e per il momento lo si vede poco. Al momento è stata beccata con il classico sorcio in bocca la giovane crossista belga Femke Van den Driessche. È stata squalificata sei anni per “frode tecnologica”. Lei è la prima sacrificata sull’altare della giustizia sportiva, ma sono in molti a sostenere e prevedere che non sarà l’ultima. Il dottor Mito, il famigerato Michele Ferrari, ha recentemente ricordato che il problema c’è e non da oggi, perché di biciclette con pedalata assistita se ne parla almeno dal 2005. Il Mito ha anche ricordato che sono diversi i corridori che ne fanno uso, se non altro per svolgere quel tipo di lavoro di agilità che di fatto va a sostituire in molti casi l’allenamento dietro motori.

È recentissima l’inchiesta giornalistica realizzata dal collega Marco Bonarrigo del Corriere della Sera e dal suo sodale transalpino Thierry Vildary della trasmissione televisiva Stade2 di France2. L’enunciato? Dimostrare che nel ciclismo sono diversi i corridori a fare ricorso a questo stratagemma e che l’Uci, con i suoi metodi, non è assolutamente in grado di ostacolare questa ennesima piaga. La sfida è debellare il doping tecnologico, ma per arrivare a questo è in atto un’altra battaglia: sulla tecnologia da utilizzare. Tablet a rivelazione magnetica o videocamere termiche? Questo il problema. I francesi hanno fatto ricorso a telecamere termiche, per loro il massimo della tecnologia. Grazie a questa strumentazione hanno potuto riprendere immagini alle Strade Bianche di Siena e poi alla Coppi&Bartali e scovare una serie di corridori bari. In diversi hanno corso con il motorino elettrico nella bici. In cinque casi erano collocati nel movimento centrale, in due nel pacco pignoni. Questo è ciò che è emerso dall’inchiesta: corridori che fanno uso di motorini ce ne sono più d’uno, e per questo la tecnologia utilizzata dall’Uci è da considerare inaffidabile.

Noi di tuttoBICI e tuttobiciweb.it non abbiamo la verità in tasca. Siamo piuttosto entrati in possesso di un documento redatto da ingegneri che collaborano da tempo con l’Uci, i quali avvalorano per il momento l’ottimo funzionamento di questi tablet. Ma a tale proposito abbiamo anche sentito una figura terza, fuori dalla contesa politica sportiva, ma dentro alle attività che hanno a che fare con la scienza e la tecnologia. L’ingegner Sergio Matteo Savaresi del Politecnico di Milano, oltre ad avvalorare la scelta dei consulenti Uci, ci ha confermato che l’unica soluzione “definitiva” è un’analisi DIRETTA (= smontaggio) fatta a campione con sanzioni (per ciclista e per squadra) estremamente dure. Ma nella contesa tra tablet e videocamere, l’ingegner Savaresi non si nasconde e dice chiaramente che la traccia termica è piccola e confondibile con altre forme di emissioni termiche (tipicamente da attrito) e svanisce molto rapidamente; quella elettromagnetica è persistente ed è molto difficile da schermare. Insomma, anche per lui, al momento attuale l’Uci ha scelto una tecnologia tutt’altro che inaffidabile, anche se la sfida ai bari è solo all’inizio e non va assolutamente sottovalutata. Poi, che lo strumento di indagine e controllo per smascherare questi criminali motorizzati sia il tablet o la videocamera poco importa. Se dipendesse da me, userei la tecnologia touch. Un dito per fermare tutto.

Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Siamo alla quarta generazione per la celebre sella SLR di Selle Italia,  una dinastia di selle che attraversa indomita diverse ere del ciclismo dal passato fino ad oggi. Caratteristica nelle forme e nella sua leggerezza, trova oggi la sua massima...


Da fuori è proprio quello che vedete, ovvero una luce LED per bici, molto luminosa e dotata di una larghissima autonomia. In realtà c’è molto di più in questa luce, ovvero un sofisticato sistema di localizzazione GPS che vi regala tramite...


Di certo non ne avevamo fatto mistero nel giorno del suo lancio internazionale, infatti, la nuova Wilier Filante SLR ID2 di Wilier Triestina non solo spicca nel segmento delle bici AERO per via delle sue indiscusse doti, ma ruba la scena anche grazie...


Una nuova identità per valorizzare storia, tradizione e competenze tecniche. Con questo spirito URSUS presenta il suo rebranding, nato dal desiderio di comunicare in maniera ancora più profonda l’anima industriale dell’azienda fondata da Sergio Ferronato nel 1966 a...


Debutta ufficialmente Thoro, nuovo marchio italiano di biciclette che si propone di ridefinire il concetto di eleganza, forza e stabilità nel mondo del ciclismo ad alte prestazioni. Un brand che nasce da una visione chiara: creare biciclette esclusive, riconoscibili e...


Silverskin è un brand italiano specializzato in intimo tecnico sportivo ed è un marchio che si è fatto davvero apprezzare nelle ultime stagioni. La prossima collezione invernale verrà ufficialmente presentata durante la fiera internazionale dedicata agli sport invernali Prowinter 2026 che si...


Dal 2026 non sarà più possibile confondere la divisa di campionessa nazionale mauriziana di Kim Le Court con la maglia iridata. Nei giorni scorsi AG Insurance – Soudal e Soudal Quick-Step hanno presentato le nuove maglie Castelli con cui affronteranno...


Prima non si usavano addirittura, poi è arrivata la pelle…poi l’EPS bianco e puro ed è a questa breve storia che si ispira l’edizione speciale del casco IBEX 3 pensata da HJC, marchio in grado di spaziare dal motociclismo al...


È ancora inverno sul lago, ma i preparativi per uno degli eventi ciclistici più popolari d'Europa sono già in pieno svolgimento: il 32° Bike Festival Riva del Garda torna dall'1 al 3 maggio 2026 sull'iconico lungolago, ancor più grande e...


«Sportful ha fatto parte di alcuni dei momenti più significativi della mia carriera», ricorda Fabian Cancellara e sono ricordi bellissimi quelli che vengono a galla, come quelli inerenti alla stagione del 2010 che ha visto assoluto protagonista il campione svizzero. Tudor...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024