Gatti & Misfatti
Dossier Giro

di Cristiano Gatti

È prassi a pochi giorni dalla fine di un Giro ritrovarsi attorno ad un tavolo, bocce ferme e mente sgombra, per ragionare in profondità sull’andamento della manifestazione e tirare un bilancio complessivo. Anche se non servirà a nessuno, anche se sarà vissuta come un’indebita intromissione, ho anch’io un mio personalissimo dossier, ma­turato in tre settimane di stu­dio. Lo offro gratuitamente al servizio della cau­sa, con tanta passione.

Punto primo, il percorso. L’edizione 2012 si è dimostrata nella pratica come già appariva chiaramente al momento della presentazione: noiosa come il morbillo per due settimane e mezza, bella ne­gli ultimi tre giorni. Certo alla presentazione tutti dicono sempre la stessa cosa, “Gi­ro duro, andrà interpretato nel modo giusto, anche le tappe che sembrano più facili in realtà nascondono insidie”. Ma è una recita se­colare, che non andrebbe ascoltata da chi disegna il tracciato. Difatti, nella real­tà, è andata come è andata. Edizione fiacca e barbosa. Ci si può vantare di non aver obbligato i corridori a faticosi trasferimenti, ma non mi sembra un grandissimo ri­sul­tato. Se per sollevarli dal­le fatiche dei trasferimenti li solleviamo anche dalle fatiche della tappe, il Giro è mor­to. Piacerà molto al grup­po, piacerà zero al pubblico. Bisogna decidere una volta per tutte a chi piacere.

Punto due, il cast. Stra­da facendo ci siamo appassionati anche a Rodriguez e Hesje­dal, alla fine persino a De Gendt, però dobbiamo essere sinceri: mai più un cast così misero. E mai più quello Schleck senior che viene soltanto per raccontare in Giro un nome illustre. C’è un bisogno disperato di leader veri, che corrono una cor­sa vera. I Contador, gli Evans, gli Schleck Junior, i Wiggins, i Sanchez, i Nibali. Magari non tutti, ma almeno qualcuno, oltre ai Basso e agli Scarponi. E per favore non tiriamo più fuori la storiella che i campioni evitano l’Italia causa percorso troppo duro: quest’anno, con percorso light, ce n’erano meno ancora. Un fuggi fuggi generale. Poche storie: il Giro de­ve smetterla di essere un Tour di serie B, ma deve tornare decisamente ad essere “la corsa più dura del mondo nel paese più bello del mon­do”. Chi non viene a vincerlo, non sarà mai un campione vero e completo. Come un medico che ha laurea, ma non la specializzazione.

Punto tre, il pubblico. Lo dico davvero con tanta malinconia, ma sarebbe stupido nasconderci la verità: da anni non vedevo così poca gente attorno al Giro. Alcune tappe grandiose (Pampeago e Stel­vio), ma nella media tanti vuoti a bordo strada. Alcune mete, tipo Falzes, tipo Lago Laceno, addirittura desolanti. Di chi la colpa? Dei punti uno e due: percorso anonimo, cast pure. Ma anche del punto quattro, che vado a illustrare.

Punto quattro, la televisione. Immagini di altissimo livello, niente da dire. Cronaca di Pancani-Cassani di assoluta dignità. Ma drammatico l’approfondimento. Il “Pro­ces­so” di quest’anno può passare alla storia come il peggiore di sempre. Inutili sfilate di ospiti inutili, mai un dibattito acceso, mai un’accusa e una condanna, solo quattro chiacchiere in amicizia e un po’ di uncinetto. I casi sono due: o si cambia radicalmente il programma, o quanto meno si cambia il nome. Questo, così com’è, non può più chiamarsi “Processo alla tappa”. È un affronto al fondatore Za­voli. Se vogliono insistere con la formula del borotalk-show, io mi sono segnato una mezza proposta: “Viva tutti”.
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella che per intenderci è destinata ad una buona parte di...


Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato fatto da Colnago con i progetti TT1 e Y1RS. ...


"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito che gli standard di allenamento erano di dominio di tutti...


In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi invernali non riguarda certo il grado di isolamento termico, ma...


La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record 13 wireless con le sue tre declinazioni: Road, Gravel, All...


Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento in grado di cambiare le regole in termini di sicurezza....


Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo totale continuità. Vediamola così, anzi, parliamo di integrazione visto che...


Consideriamola l’età del cambio di ritmo, una sorta di giro di boa ed è così che una volta compiuti i cinquanta anni dovremmo prendere in esame alcuni aspetti che prima non prendevamo affatto in considerazione. Cambiano i tempi di recupero,...


Cosa ci fa un CEO da miliardi di euro con un due volte vincitore del Giro d'Italia? Venerdì 3 ottobre atleti e staff della Polti VisitMalta hanno avuto l'occasione di confrontarsi con un mentore speciale. Un uomo che non proviene...


Il nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte” diventa il braccio armato della tua immaginazione, anzi, direi che è e sarà il traduttore universale che ti permetterà di progettare il tuo sogno originale. Così prende vita la nuova esperienza di...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024