Editoriale

di Pier Augusto Stagi

NON SONO UN PICCIONE. Da Parigi a Zurigo, passando per Luoyang (mondiali pista juniores), abbiamo fatto una buona incetta di medaglie. Ma non è di questo che vi voglio parlare. La cosa che mi ha colpito ed è da un po’ che mi interrogo, sono le critiche che arrivano agli azzurri o presunte tali. Fateci caso: Ganna e Affini vincono l’argento e il bronzo e il nostro CT Marco Velo dice: «Hanno messo a tacere le critiche». Arriva il bronzo nel Team Mixed Relay e sempre il Ct azzurro afferma: «Qualcuno criticava la scelta della Realini, ma Gaia è stata super...».
Forse mi manca qualcosa, ed è probabile che abbia perso delle puntate, ma non capisco chi abbia mosso delle critiche ai nostri azzurri: che Dio ce li conservi! Sui giornali tradizionali che scrivono di ciclismo il minimo necessario, non mi sembra di aver letto mai nulla contro i nostri ragazzi. I siti specializzati come il nostro direi men che meno e chiedo scusa se qualcosa mi è sfuggito. I social? Beh, allora diciamolo: tanti appassionati ci hanno ricoperto di critiche. Oppure, c’è un sito, un giornalista, un giornale che è stato poco carino? Che si facciano i nomi e i cognomi. Non è bello buttare lì una cosa che francamente non mi sembra corrispondente al vero.
Marco Velo e chiunque altro hanno il sacrosanto diritto di lamentarsi di chi è poco rispettoso nei loro confronti e hanno tutto il diritto di adire a vie legali se si va sul terreno dell’offesa o della calunnia, ma sarebbe cosa buona e giusta dire apertamente chi ha mancato di rispetto muovendo delle critiche. Fare nome e cognome. In questo mondo molto social non è bello adeguarsi a chi genera le campagne del fango protetto dall’anonimato. Il nostro Ct Marco Velo fa bene a lamentarsi, ma è bene che dia le generalità, senza sparare nel mucchio. Sono da sempre contro i leoni da tastiera, ma non mi piace nemmeno essere impallinato gratuitamente e per interposta persona come un piccione.
URGE FARE QUALCOSA. Se si guardano le medaglie vinte e più che meritate, si resta abbagliati: e non è un bene. Nel senso che la luminescenza ci impedisce non solo di guardare ma di vedere ciò che ci sta accadendo attorno. Comprendere quello che va fatto e con urgenza.
L’Uci procede spedita con la sua riforma, con il suo piano che porterà nel breve per non dire nell’immediato all’esaltazione del meglio del meglio. L’asticella si alzerà ancora un po’. I team World Tour – tutti nessuno escluso – saranno chiamati a declinare il loro team maschile in femminile e il tutto sarà arricchito da team “Devo” (development, sviluppo), maschile e femminile. Forsanche per la categoria juniores. I costi lieviteranno a dismisura: per essere competitivi bisognerà spendere non meno di 30 milioni di euro annui. Chi spenderà meno, non toccherà nemmeno palla.
Diciotto team di World Tour e due che arrivano dalla seconda divisione (Professional) potranno partecipare a tutte le più importanti corse del calendario, le wild card dal 2026 saranno date solo a quei team che saranno tra le prime trenta nel ranking mondiale (fino a quest’anno erano le prime 50, dal 2025 le prime 40): il nostro ciclismo che è già al limite, rischia seriamente di scomparire. In senso assoluto. Le Continental possono anche chiuderla qui, i migliori elementi saranno dirottati dai nostri procuratori nelle “Devo” internazionali con i migliori juniores, le Professional dovranno rinforzarsi e non poco per restare nel gioco delle wild-card ma non sarà semplicissimo (ad oggi - classifica uci aggiornata al 24 settembre – VF Group Bardiani Csf Faizané 28a, Polti 29a, Corratec 41°). A questo si aggiunge il problema sicurezza: i prefetti e i sindaci renderanno sempre più difficile l’organizzazione delle corse, che per forza di cose dovranno essere sempre di più su circuiti brevi e protetti: poco impattanti. Le squadre come la Zalf Euromobil Fior chiudono i battenti e non sarà la sola. Scenario apocalittico? Beh, fate voi. Non mi sembra di esagerare.
Diciamo che siamo in una situazione parecchio complicata e non abbiamo ancora incominciato a ragionarci per provare a invertire la tendenza. Urge una riflessione: Federazione e Lega devono parlarsi. Occorre proclamare uno stato di crisi nazionale e prevedere soprattutto per gli organizzatori dei ristori, degli aiuti come per i terremotati e gli alluvionati. Il ciclismo italiano raccoglie ancora bellissime e preziose medaglie, ma urge fare qualcosa prima che non si debba a breve raccogliere i cocci.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso e con gli altri quando la strada comincia a salire. Scattante, leggera ed elegante, conquista su strada e si prende...


Progettate per assicurare un controllo senza pari, le scarpe Q36.5 Unique Pro uniscono tecnologie italiane di produzione all'avanguardia con una struttura che massimizza stabilità, potenza e comfort. Con un peso di appena 225g (taglia 42) e uno stack minimo di...


Il Rubino in casa Vittoria è un pneumatico iconico, un prodotto particolarmente apprezzato da chi pedala ogni giorno. Oggi il nuovo Rubino torna in aula versione completamente rinnovata che si pone al centro della gamma stradale Vittoria. Pur restando un...


Santini ha appena svelato la nuova collezione ufficiale dedicata al Tour de France e al Tour de France Femmes avec Zwift e la linea Maillot Jaune, un sentito omaggio alla grande corsa a tappe francese, alla sua storia, al suo...


Quella che avete appena visto in foto è la S-Works Tarmac SL8 Remco “Golden Season” LTD, un tributo all’anno da record di Remco Evenepoel che diventa limited edition visti i soli 272 esemplari disponibili in tutto il mondo. Da tempo non...


Il Giro d’Italia 2025 è per Miche un evento speciale. L’azienda trevigiana di ruote e componentistica per il ciclismo è alla sua prima esperienza come sponsor di un team UCI WorldTour. Ha stretto un contratto triennale con il team Groupama-FDJ...


Pinarello è orgogliosa di annunciare il suo ritorno come bicicletta ufficiale del Giro d’Italia. La 108ª edizione di questa prestigiosa corsa parte dalla città albanese di Durazzo venerdì 9 maggio e si concluderà a Roma domenica 1 giugno. La tappa...


De Rosa, da oltre 70 anni ambasciatrice della tradizione artigianale ciclistica italiana, sceglie di svelare la sua nuova 70 Icona Revò alla vigilia del Giro d'Italia. Una bicicletta accompagnata da un claim - eccellenza senza compromessi - che non lascia...


Nel cycling kit formato dalla Aero Race 8S Jersey e dal Free Aero Race S Bibshort Castelli ha concentrato più di un decennio di innovazione ed esperienza maturata nel mondo del professionismo. Il risultato? Pazzesco ed è a disposizione dei...


Ieri nel tardo pomeriggio è calato il sipario su FSA Bike Festival Riva del Garda, con la quarta e ultima giornata tutta dedicata allo Scott Junior Trophy, dove i campioni di domani hanno potuto dimostrare le proprie capacità sulla mountain...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024