Scripta manent

Quel Giro del ’73, nel nome del padre e di Angeleri

di Gian Paolo Porreca

Fa miracoli ancora, il Giro di maggio. Non sap­piamo per certo cosa ci donerà il Giro che partirà da Torino, ma intanto siamo qui, con intatta ancora, ripulita dalle angherie e dalle ri­serve del tempo, l’emozione di un Giro remoto, quello del ’73. Un Giro titolare del cuore.
Siamo qui, e lo spieghiamo meglio, grazie a quel cortocircuito che un nome e co­gnome inatteso può scatenare nella memoria di un  uo­mo, e da lì innescare una reazione a catena... fino al Giro del ’73.
Siamo qui, con la notizia, la news, di un Luciano An­ge­le­ri “artista poliedrico” piemontese, fresco di 80 anni, che regala alla sua Biella, sede di tappa del Giro che verrà, una sua opera pittorica dedicata a Marco Pantani, con i simboli di intense trasfigurazioni ed altre letture. Angeleri, Angeleri, ma chi era costui, rovistavo tenace nella mente, e ritrovavo mon dieu nell’Angeleri pittore di oggi l’Angeleri cantante della mia giovinezza.
Luciano Angeleri, ma sì, proprio lui, lui di «Un Disco per l’Estate», lui che cantava, carinissima, e perfetta per i nostri amori da Peynet, «Lui e lei».
Nella copertina, un dardo che trafigge emblematico il cuore, «Lui e lei», 1973. An­geleri, «Lui e lei», come si chiamava la ragazza allora in corsa ?, 1973.

E di gran carriera, un 45 giri che conserviamo ancora sen­za lo spazio giusto per un giradischi, ci restituiva al massimo volume con un re­frain gentile, il Gi­ro del 1973. Già, fatale An­geleri, a centrare così il pr­i­mo Giro che seguimmo, nel­la tappa da Benevento a Fiuggi, ospite della Gazzetta, con Raschi e Negri, insieme a Gianoli nella vettura guidata da Gra­ziani. Fatale An­ge­le­ri. Ma non banale, vedete, il ricordo di un uomo che ha oggi superato i 70 anni.
Non banale, vedete, non già risolto qui, se sul rettilineo di questa memoria non spunta oggi per me vittoriosa, come Tullio Rossi sul traguardo in salita di Fiuggi, soltanto una figura di ragazza in transito, bensì si staglia la fisionomia di un uomo. Mio padre.

Fatale Angeleri, fatale il tem­po del Giro, quel giorno in­fatti ricevetti da mio padre un regalo, uno dei pochi, che non dimentico, in una vita che me lo ha reso spesso straniero, senza colpa sua al­cuna. A Benevento, sede di partenza, quel mattino del 31 maggio 1973 ci ero arrivato con un treno regionale, umile e trepidante come un pendolare.
Ma a Fiuggi, all’arrivo, trovai incredibilmente lui, che era venuto a prendermi. Rivedo la sua mano forte gesticolare fra la folla, «Paolooo, ti ho fatto una sorpresa, per non farti tornare a Napoli, in treno, da solo, sono venuto a prenderti con l’auto, sei contento?».

Ed io, con l’autografo di Roger Gilson, terzo al traguardo, fra le mani, premio di giornata, ero due volte fe­lice. La prima volta al Giro, l’amicizia di Bruno Raschi, e mio padre che mi era venuto a prendere nella vita, ora che ero grande, lui che all’uscita di scuola, quando ero piccolo, non era mai venuto. (Grazie per allora, mi scuso di non avertelo mai detto).
Era il Giro del 1973, grazie a chi non c’è più, grazie ad Angeleri che canta ancora giusto al tempo di maggio.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Da una parte abbiamo la Grail, un fast gravel dotata di geometria Gravel Pro, dall'altra abbiamo ora la nuova GRIZL, la gravel bike che può affrontare qualsiasi avventura, un ultimo innesto che rende davvero completa la gamma gravel di Canyon....


Ci sono i modelli top di gamma, poi ci sono quelli di media gamma, spesso e volentieri anch’essi realizzati in carbonio. Poi fortunatamente ci sono bellissime soluzioni in alluminio che rendono più accessibile il sogno e lo fanno con ottimi...


Le eccellenze si attraggono. Non prendetela come una frase fatta e nemmeno come un banale luogo comune. Le cose vanno così ed il bello, si sa, attira il bello. Nasce così l’elegantissima Pinarello Dogma F Metal Black, un’edizione limitata creata...


Castelli e AC Milan si sono uniti per lanciare una collezione di capi da ciclismo premium per celebrare la loro eredità, i valori condivisi e l'impegno per spingere sempre più in là i confini nello sport e nello stile. Le...


HJC Sports, azienda coreana specializzata nella produzione di caschi, ha presentato nell'autunno scorso il casco CROSSER, probabilmente il prodotto più versatile della sua linea. Il prezzo di soli 79€ lo rende decisamente interessante, soprattuto per via della sua polivalenza che concede...


La gamma NDR di Prologo si arricchisce di quattro nuove selle leggere e multidisciplinari studiate per la mountain bike cross-country e marathon: la nuova Dimension R2 NDR, due versioni di Nago NDR - con o senza il canale PAS -...


Puro. Ultraleggero. Irreale. Con un peso inferiore ai 10 kg, il modello di punta Endurace:ONfly è la bici da corsa elettrica più leggera, elegante e dal feeling più naturale. Un'affermazione audace, certo, ma Canyon ne è convinta. Se si...


Tre nuovi set di ruote, un solo obiettivo: la vittoria. Roval presenta le nuove Rapide CLX Sprint,  Rapide CLX III e Rapide CL III, nate per riscrivere le regole della fisica su strada. Dimentica tutto quello che pensavi di sapere sull’aerodinamica delle ruote: le...


De Rosa festeggia i 20 anni di Idol e i 25 di lavorazione del carbonio con uno dei suo modelli più iconici. «Mio nonno modellava l’acciaio. Mio padre ha creduto nel carbonio. Oggi guardo quella curva che disegna il tubo orizzontale...


La collaborazione tra i marchi produttori ed i team si fa sempre più stretta, esattamente come accade tra Continental e l’UAE Team Emirates - XRG. Le due realtà hanno portato avanti lo sviluppo di Archetype, lo pneumatico stradale ad altissime...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024