Scripta manent

Sindrome Kelderman

di Gian Paolo Porreca

Avremmo voluto parlare qui di questo Giro concluso, il primo in tempi di pandemia, più aspra di una carestia. E scrivere della bravura immensa dei ciclisti, di quelli che lo hanno portato a termine e di quelli che in­vece no, e si sono fermati per un motivo o l’altro, per salute o meno, prima.
Avremmo voluto fare i complimenti pure a Mauro Ve­gni, anche se i nostri non con­tano troppo, e non ci ri­sponderà, e intercedere con lui in nome di Thomas De Gendt e Adam Hansen, per qualche loro esternazione im­­propria o per aver fatto da portavoce ad uno sciopero parziale, fermandosi sotto la pioggia. (Ma ce ne fossero cento altri uguali a loro in gruppo, Mauro, tu che hai co­­nosciuto con Carmine Ca­stellano le vergogne e le espulsioni dei Giri degli anni 2000, per come Hansen e De Gendt hanno sempre interpretato lo spirito nomade e l’animo libero del Ciclista).
Avremmo voluto applaudire certo il Giro dei ragazzini - Gesù, ci sembra tornare al tempo e a un titolo dedicato nel ’94 per Berzin vs Pan­ta­ni, post - Indurain, Pantani con i capelli ancora -,  ventenni iconoclasti dell’ordine costituito, come fu Arm­strong ad Oslo ’93, il nostro ex­tragiovane prediletto Arm­­­strong.

Ma che dobbiamo dir­vi, ci parliamo addosso I know, però del futuro invadente di una rigogliosa generazione di talenti, dopo Pogacar, fra Geoghe­gan Hart e Hindley, con Pid­cock in agguato, co­me fossimo ai Giochi del Com­mon­wealth, pure simpatici e con le lentiggini e non arroganti, siamo francamente diffidenti e indifferenti. Non ci iscriviamo al cult plebiscitario di questa Sca­pi­gliatura da Rol­ling Stones in bici, scanzonati, ok, e per for­tuna loro pur­e simpatici...
Niente da fare, non riusciamo a partecipare alla festa popolare, con la mascherina a schermare l’entusiasmo. Non abbiamo l’età. Non scri­viamo di vittoria, ma di una sconfitta, al Giro.

Siamo portatori sani, lo sappiamo una volta per tutte, e tutte per sempre, dalla sindrome di Kel­derman, già, la sindrome del Perfetto Per­dente.
Mai un successo che conti dav­vero, ormai a 29 anni il ciclista olandese, il Tour de l’Ain, il Giro di Danimarca, e negli ultimi sei anni poi so­lo una cronosquadre in Olan­­da, una esistenza fa, e ci mancava pure l’arrivo del bel Dumoulin a retrocederlo contro il tempo...
E dal 2013 tante cadute, esperto in clavicole, un cabotaggio fra i primi dieci o i secondi dieci, ad ogni grande corsa a tappe che si rispetti, e sempre trovarci uno più veloce più figo più decisivo di te, che ti precede semmai pure in una esangue frazione del Giro...

Siamo affetti anche noi della sindrome di Kel­derman, al­meno per simpatia, e sembra un liceale discreto contro il sorriso de­vastante sul video di quegli enfant prodige del ginnasio, che lo hanno scavalcato me­taforicamente quattro anni di corso in uno, e già sono in carriera all’Università. Quel Wilco che non ha mai avuto il sole in faccia, anche quest’anno che corre per la Sunweb...
La sindrome di Kelderman, già. E non suggeritelo a chi ne scriverà domani.
Con un sogno nel cassetto che nutriamo però noi per lui, di fronte alle accuse italiote di modestia e scarsità, lui non un campione psichedelico, lui intitolabile, lui, «ma di cosa parliamo, di Kel­­derman?».

Lui, che potrebbe sorridere in una stagione ventura, ne siamo convinti, se solo penserà a quello che fu capace di fare il suo connazionale Joop Zoetemelk, uno sempre al mozzo altrui, tanto tempo fa: vincerselo alfine un Tour de France, quello del 1980, a 33 anni scanditi, dopo uno stillicidio di secondi posti (cinque prima e uno a seguire, nel 1982).
Per guarire, senza rischio di recidive, “we Will”, in un so­lo giorno, dallo spritz dei gio­vani e dalla sindrome di Kelderman.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
È stata una delle fughe più emozionanti degli ultimi tempi quella di Alberto Bettiol alla Milano Torino, gara poi vinta in solitaria dall’atleta dell’EF Education - EasyPostT.  In questa occasione ha trionfato anche per la prima volta il casco Procen...


Il 2024 è un anno di grande importanza per il noto marchio di biciclette Guerciotti, che ha mosso i suoi primi passi tra le mura del primo negozio di via Petrella a Milano nel lontano 1964. 60 anni di impegno,...


Che il motore Polini E-P3+ sia un motore universale nato per soddisfare le esigenze dei produttori di e-bike non c’erano dubbi, una drive unit che oggi diventa compatibile con la trazione a cinghia, una delle migliori soluzioni per l’utilizzo urbano....


Full Speed Ahead (FSA) ha emesso una dichiarazione ufficiale di richiamo volontario riguardante il movimento centrale Gossamer AGX+ che è stato consegnato tra gennaio 2022 e dicembre 2022. FSA ha ricevuto segnalazioni di bracci delle pedivelle che si allentano o...


Sarebbe bello proporre soluzioni avanzate ad un prezzo altamente accessibile, no? È così che prende l’abbrivio la vita di due nuovi prodotti per VISION, ovvero per le ruote SC45 e SC60. Il marchio non ne fa mistero e si propone...


Specialized annuncia oggi il lancio della Turbo Creo 2 in alluminio, una e-bike moderna e versatile che porta le migliori tecnologie a disposizione del marchio ad un pubblico ancora più ampio. L’alluminio ha mille risorse Senza girarci attorno,...


È notizia di oggi: Time ha completamente rivisto e semplificato la gamma dei pedali da strada e da mtb, rendendo più facile ed intuitivo  il confronto tra i modelli e la scelta del pedale perfetto per ogni eventuale esigenza. I...


Anche quest’anno Mapei Sport ha scelto di sostenere la Varese Van Vlaanderen, manifestazione cicloturistica inserita nella Due Giorni Cittigliese, che permetterà a tanti cicloamatori di mettersi alla prova sui “muri” del Varesotto che ricordano quelli del Giro delle Fiandre dominati di recente...


Essere la più antica fabbrica ciclistica al mondo (quasi 140 anni di storia) e proporsi come apripista di... visioni future. Questo è ciò che sta facendo Bianchi, come ha mostrato pure la serata di ieri in zona Brera a Milano:...


Da oltre mezzo secolo, Santini si distingue per la creazione di abbigliamento tecnico da ciclismo che incarna principi imprescindibili per il ciclista moderno: ideale vestibilità, elevate prestazioni, comfort imbattibile e durata nel tempo.  La presenza alla mostra-evento INTERNI CROSS VISION...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi