Gatti & Misfatti

CARO NEMICO

di Cristiano Gatti

Di tutta questa estate bella piena, mi resta impressa soprattutto una frase, diffusa via social da Djokovic dopo la vittoria a Wimbledon contro Fede­rer: «È stato un match in cui è successo di tutto, una partita che trascende dal nostro sport. Sono eternamente grato di averne fatto parte. Gran­de rispetto per Roger Federer e per la nostra lotta titanica. È stato un grande piacere fare la storia e condividere il campo, ancora una vol­ta, con la leggenda del no­stro sport».

Me la sono copiata-incollata sul computer, perché mi sembra davvero una pagina indimenticabile. Più della stessa finale, che resta a quan­to pare nella suite im­periale delle fa­mose partite del secolo. A mio avviso, è una dichiarazione che tocca un tasto essenziale e primario di tutte le sfide, sportive e non sportive: più è grande l’avversario, più è grande la vittoria. Per questo, al grande ri­vale bisogna essere eternamente grati, altro che in­vidie e rancori.

Strada facendo, sempre in questa strana estate, se n’è andato anche l’amato Gimondi, fa­cen­dosi un bel tuffo nelle acque dello Stretto. E ancora il tema è tornato fuori in tut­ta la sua insondabile portata: Eddy per pri­mo a riconoscerlo, senza il Gim non sa­rebbe mai lo stesso Merckx che ora tutti celebria­mo (lo ripeto ancora una volta, già che siamo in argomento: Eddy è nettamente il più grande di sempre, a dispetto delle arrampicate sofiste di chi dice lui il più forte e Coppi il più grande, o qualcosa del genere, insomma una chiacchiera tanto per fare i patrioti ottusi). Sì, niente Merckx, almeno in questo modo, senza quel Gi­mondi.
E il primo a riconoscerlo, come Djokovic a Wim­ble­don, è proprio Merckx, tra accorate e sincere lacrime.

C’è poco da raccontare: per fare leggendaria una vittoria, per rendere immortale un campionissimo, serve prima di tutto un enorme rivale. Più è grande, più sarà grande poi il piedestallo per chi lo batte. Che cosa può restare di un vincitore che batte pisquani qualunque, ma­gari in competizioni ancora più pisquane? Può numericamente arrivare a mille trionfi, a un milione di trionfi, ma resterà proprio pochino, nei secolo dei secoli. Bastano pochi riferimenti. Pensiamo a Coppi senza Bartali (e vi­ceversa), a Moser senza Sa­ronni, a Indurain senza Bu­gno, ad Armstrong senza Pan­tani, o uscendo dall’orticello nostro a Senna senza Prost, a Messi senza Ro­naldo, eccetera eccetera.

Lo dico senza esagerazioni: il campione dovrebbe essere il primo a te­nersi caro il suo antagonista, a coprirlo di coccole e regali, a te­nerlo sotto una campana di ve­tro, perché è la sua assicurazione personale per una rendita futura di gloria e di mito. L’i­dea che possano e debbano odiarsi fa parte delle co­se: mentre gareggi contro un tizio che ti fa dannare e soffrire, il primo istinto è passare da Leroy Mer­lin per comprare una motosega e poi fare a pezzi il nemico, con gusto sadico e chirurgico. Ma un conto è l’istinto agonistico della lotta all’ultimo respiro, altro è la riflessione che deve seguire a mente fredda.

L’idea che Djokovic e Merckx, in momenti diversi, per motivi diversi, abbiano colto e manifestato alla perfezione questo in­cantesimo della rivalità è molto bella. Così deve essere. Così de­ve finire. L’odio vero di tanti momenti aspri e cattivi, alla fine della partita, alla fine della carriera, riesce a trasformarsi in qualcosa di opposto, impensabile e però tremendamente ro­man­tico: l’odio si rigenera in gratitudine. E alla fine l’ossessione del nemico si scioglie nel­la più poetica delle scoperte: il nemico di­venta per sempre una parte di se stessi, una parte complementare e necessaria senz­a la quale non esisterebbe neppure il campione. Quanto aveva ragione Se­ne­ca: le divinità infliggono ai migliori le sfide più estreme contro gli av­versari più forti, perché solo quelli che superano questi ostacoli sono i migliori davvero. Duemila anni fa. Digli scemo.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso e con gli altri quando la strada comincia a salire. Scattante, leggera ed elegante, conquista su strada e si prende...


Progettate per assicurare un controllo senza pari, le scarpe Q36.5 Unique Pro uniscono tecnologie italiane di produzione all'avanguardia con una struttura che massimizza stabilità, potenza e comfort. Con un peso di appena 225g (taglia 42) e uno stack minimo di...


Il Rubino in casa Vittoria è un pneumatico iconico, un prodotto particolarmente apprezzato da chi pedala ogni giorno. Oggi il nuovo Rubino torna in aula versione completamente rinnovata che si pone al centro della gamma stradale Vittoria. Pur restando un...


Santini ha appena svelato la nuova collezione ufficiale dedicata al Tour de France e al Tour de France Femmes avec Zwift e la linea Maillot Jaune, un sentito omaggio alla grande corsa a tappe francese, alla sua storia, al suo...


Quella che avete appena visto in foto è la S-Works Tarmac SL8 Remco “Golden Season” LTD, un tributo all’anno da record di Remco Evenepoel che diventa limited edition visti i soli 272 esemplari disponibili in tutto il mondo. Da tempo non...


Il Giro d’Italia 2025 è per Miche un evento speciale. L’azienda trevigiana di ruote e componentistica per il ciclismo è alla sua prima esperienza come sponsor di un team UCI WorldTour. Ha stretto un contratto triennale con il team Groupama-FDJ...


Pinarello è orgogliosa di annunciare il suo ritorno come bicicletta ufficiale del Giro d’Italia. La 108ª edizione di questa prestigiosa corsa parte dalla città albanese di Durazzo venerdì 9 maggio e si concluderà a Roma domenica 1 giugno. La tappa...


De Rosa, da oltre 70 anni ambasciatrice della tradizione artigianale ciclistica italiana, sceglie di svelare la sua nuova 70 Icona Revò alla vigilia del Giro d'Italia. Una bicicletta accompagnata da un claim - eccellenza senza compromessi - che non lascia...


Nel cycling kit formato dalla Aero Race 8S Jersey e dal Free Aero Race S Bibshort Castelli ha concentrato più di un decennio di innovazione ed esperienza maturata nel mondo del professionismo. Il risultato? Pazzesco ed è a disposizione dei...


Ieri nel tardo pomeriggio è calato il sipario su FSA Bike Festival Riva del Garda, con la quarta e ultima giornata tutta dedicata allo Scott Junior Trophy, dove i campioni di domani hanno potuto dimostrare le proprie capacità sulla mountain...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024