Per quel che vale, Valverde ha conquistato il Pro Tour: è il sublime titolo che Tuttobiciweb ha lanciato nell’orbita informatica un po’ di settimane fa. A seguire, la classifica finale della prestigiosa competizione. Commento personale: mai letto niente di più mesto e di più triste. Neppure nelle pagine dei necrologi.
Mestizia a parte, devo dire che la vittoria di Valverde è la più degna: il vincitore giusto per la classifica giusta. Un vincitore che per i noti motivi non avrebbe nemmeno dovuto correre, una classifica che per altrettanto noti motivi non avrebbe nemmeno dovuto sopravvivere. Proprio un bel capolavoro, proprio un bel modo di chiudere. C’è però una consolazione in tutto, anche nella tristezza più totale: in questo caso, possiamo brindare alla certezza che la memorabile epopea del Pro Tour non proseguirà. Basta, si chiude qui. Requiescat in pace, nessuno la rimpiangerà.
Per dire quanto fosse ridicola la classifica che tumuliamo, basta scorrerla. Secondo Cunego, terzo Kloden: senza offesa, nessuno dei due può serenamente dire di aver vissuto una stagione gloriosa. Eppure sono lì, subito dietro a Valverde. Per trovare Contador, uno che non ha vinto niente, se non Giro e Vuelta, bisogna scendere al tredicesimo posto. E Rebellin? E Rebellin, che nella peggiore delle ipotesi è secondo? Nella classifica Pro Tour, ventiquattresimo. Quanto a Bettini, una bancarotta: per il Pro Tour è cinquantatreesimo. Posso dirlo? Mavadavia…
Mai più. Mai più un’altra bischerata del genere. Spero e prego che nessun’altra mente umana, per quanto ridotta e compressa, possa un giorno partorire un’idea come questa. In tutti questi anni, troppe ne abbiamo sentite e troppe ne abbiamo dovute sopportare. Ad un certo punto, la creatività alcolica dei manager Uci ha persino deciso di retrocedere in serie B cose come il Giro, la Vuelta e alcune classiche monumento. E va bene che il tempo cancella tutto, e va bene che alla fine hanno chiuso con tarallucci e vino, ma nessun individuo dotato di orgoglio e di memoria potrà mai rimuovere la vastità di tanta idiozia.
L’unica cosa che davvero mi stupisce, adesso, è rendermi conto di come qualche volta la giustizia e il buonsenso possano trionfare sugli intrighi dei malvagi. Di solito non finisce così: di solito vincono quelli con la cotenna e col pelo sullo stomaco. Com’è potuto accadere? Com’è che stavolta i bottegai e gli affaristi si sono fatti fregare? Credo che nessuno singolarmente possa assumersi il merito della rivincita. Credo che semplicemente qualcosa abbia fatto la costante, instancabile, persino noiosa opposizione di noi fuori dai giochi, gente abbastanza indignata di fronte all’immensità delle castronerie sfornate a getto continuo in sede Uci. Ma credo anche che il lavoro grosso l’abbia fatto la semplice logica delle cose, il semplice equilibrio e la semplice armonia del sistema ciclismo. Per quanto sinistrato e smarrito, questo sistema ha istintivamente rigettato idee e regole contro natura, rifiutandosi di subire sevizie e angherie, prima fra tutte quella di un calendario folle, improponibile, astruso, seconda fra tutte quella della chiusura blindata per una casta ristretta di squadre elette.
Comunque sia andata, se Dio vuole è finita. Addio Pro Tour, che il diavolo se lo porti. È un evento da festeggiare. Certo, per fare festa completa, bisognerebbe che il diavolo si portasse anche tutte quelle belle teste capaci in questi anni di trasformare il ciclismo in una nuova Beirut. Purtroppo, non si può avere tutto. Purtroppo, le belle teste restano ancora lì. Saldamente ancorate ai propri posti. Dopo aver gestito così bene la distruzione, saranno loro a gestire anche la ricostruzione. Ecco, nel momento di letizia per le esequie del Pro Tour, è questo che un po’ mi mette il magone.
Ora è ufficiale, il Team Torpado Kenda pedalerà la stagione appena cominciata con i pedali LOOK X-track. I più attenti avevano già notato le bici del team sui campi gara equipaggiate con i pedali top di gamma di LOOK, gli X-track...
Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui la storica azienda di Gravedona ed Uniti ha sempre detto la sua mettendo al servizio degli atleti occhiali e caschi...
La nuova maglia Race 2.0 di Alé Cycling è il capo giusto per chi ama le sfide e desidera essere veloce in ogni circostanza, merito di tessuti racing e di una costruzione che ne esalta il fit. Direttamente dalla...
Galfer, marchio rinomato nella produzione di componenti per freni, ha appena effettuato un restyling dell'imballaggio di tutte le sue pastiglie freno per biciclette, una scelta green che porta a diversi e concreti vantaggi. Una scatola completamente rispettosa dell'ambiente...
«Quando metti la fatica a disposizione degli altri, le cose diventano più semplici e trovi energie che non t’aspetti»: Fabio Celeghin non ha il fisico da ciclista, «semmai quello del lottatore di sumo» scherza lui. In realtà è sempre stato...
Se nel 2019 Cervélo ha stupito il mondo con Áspero presentando una bici gravel di nuova concezione, quello che accade oggi è che ci troviamo davanti ad un progetto che procede nella stessa direzione. La nuova Áspero rimane fedele a...
Lo so, non si tratta della scoperta del secolo, ma è uno degli aspetti che nella nostra vita frenetica tendiamo a non tenere molto in considerazione. Sonno e Sport, o se preferite, Sport e Sonno sono due elementi strettamente correlati...
Un nuovo grande obiettivo necessita di nuovi potenti mezzi. E Tadej Pogačar, per il suo primo assalto al Giro d’Italia, avrà dalla sua parte l’efficienza e l’eleganza delle nuovissime POGI’S, l’ultimo modello top di gamma delle scarpe targate DMT. Un...
Pinarello ha appena presentato la sua nuova collezione di abbigliamento primavera-estate, un’ampia scelta di capi in cui l’aerodinamica, il comfort e le prestazioni vengono decisamente spinte al massimo. Si tratta di capi premium ottimizzati per le condizioni climatiche più calde,...
La nuova Bianchi Infinito nasce per chi ama pedalare a lungo all’insegna di un maggiore comfort e di una posizione in sella meno estrema. UNA GEOMETRIA PER TUTTI Partendo infatti dalla collaudata geometria endurance introdotta da Bianchi con il top di gamma...