Editoriale

di Pier Augusto Stagi

MI TELEFONI. Più che una riflessione vuole essere una storia, che riguarda il sottoscritto e un amico mio e del ciclismo come Moreno Moser, ex professionista e oggi più che apprezzato opinionista di Eurosport con Luca Gregorio e il ‘’papi” Riccardo Magrini. Dopo la Sanremo vinta alla media record di 46.112 da Jasper Philipsen, il nostro Cristiano Gatti ha vergato un pensiero sulla Classicissima, sottoforma di appunti di viaggio. Il primo? Un Poggio troppo moscio, poco determinante e poco combattuto. Idem per la Cipressa. Poi tutta una serie di altre riflessioni, assolutamente pertinenti che, come sempre e come è giusto che sia, hanno sollecitato l’agorà delle opinioni.
Moreno mi chiama il giorno dopo per chiedermi: ma cosa scrive Gatti? Perché dice che non gli è piaciuta la Sanremo? Perché probabilmente è quello che pensa, gli rispondo. Ma come si fa a dire una cosa simile? Basta pensarla e poi metterla giù in senso compiuto in buon italiano e credo che in materia con Cristiano si vada sul sicuro.
Qualche giorno dopo, seguendo su Eurosport la Gand-Wevelgem sento la coppia Gregorio-Moser disquisire su diverse cose, dall’ultima uscita di Patrick Lefevere che da columnist dell’Het Nieuwsblad non le manda a dire ai suoi ragazzi Julian Alaphilippe, Yves Lampaert e Kasper Asgreen («certe cose si tengono tra le quattro mura di una stanza e non si gettano in pasto così ai media e agli appassionati…», sostiene Moser), al fatto che i fabSix - da Pogacar a Vingegaard, da Van der Poel a Van Aert, per finire con Evenepoel e Roglic - non si incontrino poi troppo sulle strade del mondo e facciano di tutto per evitare i confronti diretti («L’Uci deve fare qualcosa!», è sempre l’idea-esortazione di Moreno Moser).
Insomma, ha espresso pensieri e opinioni come è giusto che sia. Fa l’opinionista ed esprime opinioni, nulla di tanto sconvolgente. Io l’ho ascoltato e non mi è passata nemmeno per l’anticamera del cervello di telefonargli per chiedergli: ma cosa stai dicendo? Anche perché lo so. Se poi mi chiedete: ma nello specifico condividi il suo pensiero? Questo poco importa. E se Moreno mi telefona ancora? Lo inviterò a cena.

LO SCANDALO È PENSAR MALE. La Sanremo dei record è frutto di una Sanremo troppo bella. E quando la Sanremo è troppo bella alla fine è brutta. Per bella intendo sotto l’aspetto delle condizioni meteo, quindi ideali per correre in bicicletta. Sole, temperatura primaverile e vento in poppa. Se le condizioni sono troppo buone è facile che la Classicissima sia meno selettiva, quindi meno dura. Sei ore e un quarto di gara, questo è il tempo impiegato da Jasper Philipsen, per vincere l’edizione 115 del mondiale di primavera. Quando nel 2018 a vincere fu Vincenzo Nibali, la corsa fu condizionata da pioggia e vento e non è un caso che fu il siciliano a portare a casa il successo, perché da atleta di fondo e resistenza quale era seppe mettere in atto un’azione spettacolare da autentico fuoriclasse che ancora abbiamo negli occhi. Ma lo sapete quanto durò quell’edizione della Sanremo? La bellezza di 7 ore e 18 minuti, un ora e tre minuti in più dell’ultima Sanremo. Le cifre non diranno tutto, ma ci dicono molto e ci aiutano a capire: il capolavoro di Nibali non è nato dal caso e nemmeno da una situazione fortunata. Nasce dal talento e dalle caratteristiche tecniche di un ragazzo che al termine di una gara così dura e selettiva ha saputo regalarsi e regalarci un numero d’autore di altissima classe.
Detto questo, ho letto alcuni commenti sui record migliorati sulla Cipressa, dopo più di vent’anni. Con tutto il rispetto, molti di voi in bicicletta ci vanno e sanno perfettamente quale sia stato lo sviluppo tecnologico della bicicletta e dei suoi componenti, dalla guarnitura alle ruote in questi anni. Sapete meglio di me quanto influisca oggi una buona e corretta alimentazione e anche l’utilizzo di abbigliamento sempre più performante. 9’30” il tempo fatto registrare dal gruppo dei migliori quest’anno sulla Cipressa, meglio di 6” rispetto a Francesco Casagrande nel 2001 e 7” in meno rispetto al Pantani del 1999. Per molti internauti questi tempi sono semplicemente scandalosi. Migliorare la scalata della Cipressa venticinque anni dopo, con condizioni ambientali ideali e con materiali che tutti oggi riconoscono spaziali è uno scandalo? Scandaloso forse è pensar male.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso e con gli altri quando la strada comincia a salire. Scattante, leggera ed elegante, conquista su strada e si prende...


Progettate per assicurare un controllo senza pari, le scarpe Q36.5 Unique Pro uniscono tecnologie italiane di produzione all'avanguardia con una struttura che massimizza stabilità, potenza e comfort. Con un peso di appena 225g (taglia 42) e uno stack minimo di...


Il Rubino in casa Vittoria è un pneumatico iconico, un prodotto particolarmente apprezzato da chi pedala ogni giorno. Oggi il nuovo Rubino torna in aula versione completamente rinnovata che si pone al centro della gamma stradale Vittoria. Pur restando un...


Santini ha appena svelato la nuova collezione ufficiale dedicata al Tour de France e al Tour de France Femmes avec Zwift e la linea Maillot Jaune, un sentito omaggio alla grande corsa a tappe francese, alla sua storia, al suo...


Quella che avete appena visto in foto è la S-Works Tarmac SL8 Remco “Golden Season” LTD, un tributo all’anno da record di Remco Evenepoel che diventa limited edition visti i soli 272 esemplari disponibili in tutto il mondo. Da tempo non...


Il Giro d’Italia 2025 è per Miche un evento speciale. L’azienda trevigiana di ruote e componentistica per il ciclismo è alla sua prima esperienza come sponsor di un team UCI WorldTour. Ha stretto un contratto triennale con il team Groupama-FDJ...


Pinarello è orgogliosa di annunciare il suo ritorno come bicicletta ufficiale del Giro d’Italia. La 108ª edizione di questa prestigiosa corsa parte dalla città albanese di Durazzo venerdì 9 maggio e si concluderà a Roma domenica 1 giugno. La tappa...


De Rosa, da oltre 70 anni ambasciatrice della tradizione artigianale ciclistica italiana, sceglie di svelare la sua nuova 70 Icona Revò alla vigilia del Giro d'Italia. Una bicicletta accompagnata da un claim - eccellenza senza compromessi - che non lascia...


Nel cycling kit formato dalla Aero Race 8S Jersey e dal Free Aero Race S Bibshort Castelli ha concentrato più di un decennio di innovazione ed esperienza maturata nel mondo del professionismo. Il risultato? Pazzesco ed è a disposizione dei...


Ieri nel tardo pomeriggio è calato il sipario su FSA Bike Festival Riva del Garda, con la quarta e ultima giornata tutta dedicata allo Scott Junior Trophy, dove i campioni di domani hanno potuto dimostrare le proprie capacità sulla mountain...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024