Gatti & Misfatti
Se fossi Cassani

di Cristiano Gatti

Sarà la lunga estate calda di Davide Cassani, e per Da­vide Cassani non intendo un opinionista tv, ma il ct della na­zionale. Stavolta doppio impegno: Olimpiadi e Mondiali. Avrà da di­vertirsi. Ma soprattutto avrà da la­vorare. Di fino, molto di fino.

Il risvolto più singolare è l’opposta situazione in cui si ver­rà a trovare nei due appuntamenti. Forte e attrezzato per i Gio­chi, sgangherato e negletto nella cor­sa all’iride. In Brasile dovrà ve­stire i panni del favorito, o di uno dei favoriti. Due mesi dopo, sarà messo nell’angolo come un sinistrato. C’è poco da discutere, è questa la fotografia del nostro ciclismo, che si riflette inequivocabilmente sulle particolari situazioni delle gare.

Per le Olimpiadi è previsto un percorso durissimo, con un’Italia di cinque elementi. Sappiamo già tutti che il tracciato selettivo non può farci che bene, perché abbiamo in dotazione grandi fondisti: Nibali soprattutto, ma anche Aru. Poi c’è Ulissi, che presto o tardi dovrà finalmente met­tere il naso alla finestra anche nelle grandi gare, togliendosi di dos­so la livrea e la fama del signorotto di borgata, per diventare finalmente un campione totale. Questi nomi quotati non sono molti, sono pochi. Ma sono buoni, anzi buonissimi. Cassani potrà finalmente go­dersi l’ebbrezza, mai provata, di af­frontare una corsa ad armi pari, con giuste credenziali, senza affidarsi soltanto a una grazia di San Gen­naro. Tutto all’opposto invece per i Mondiali: percorso piatto, faccenda per velocisti, ne abbiamo un mezzo migliaio, ma nessuno all’altezza. Tan­ti e tutti scarsotti. Per Cassani, la sfida impossibile: è come chiedergli di vincere al Lotto senza comprare biglietti.

Sinceramente, preferirei essere il Cassani olimpico che il Cassani mondiale. Non è una scelta tanto scontata, proprio per niente. Il campionato del mondo, per come ci arriviamo, può essere la più risposante delle avventure: tutta la nazione sa che abbiamo sprinter della mutua, nessuno si sognerebbe mai di crocefiggere un ct per la sconfitta. Come si usa dire, tutto quello che arriva è grasso che cola. Un quinto posto di Nizzolo o di Modolo, tanto per dire, sarebbe un successo strepitoso. Per Cassani, zero responsabilità e nessun processo. Eppure.

Eppure non farei mai cambio: mi terrei stretta l’avventura olimpica. Con i suoi stress da pronostico, con i suoi rischi di processi postumi, con le tensioni tra i vari clan. Ma vuoi mettere il gusto di dare la caccia all’oro. In questo caso, non c’è bisogno di spremersi le meningi per inventare chissà quale teorema. Cas­sani deve vincere una sola sfida personale, la sua vera corsa: mettere d’accordo in qualche modo le due star della compagnia, che a livello contrattuale sono pure compagni di squadra, ma che nella pratica sono due mondi opposti. Il mondo Nibali e il mondo Aru.

Inutile nasconderselo: oltre le parole ipocrite di circostanza, il vero nodo sarà l’equilibrio tra i nostri due numeri uno. Se lo trovano, Cassani può mostrare i mu­scoli a tutto il pianeta olimpico. Se non lo trovano, Cassani farebbe bene a prenotarsi qualche seduta di psicanalisi, perché rischia di uscirne matto. Una fortuna comunque ce l’ha: le prove tecniche di convivenza non saranno a suo carico, ma della Astana, al Tour de France. Lì secondo me si giocherà anche buona par­te delle Olimpiadi azzurre. Se Aru e Nibali, in rigoroso ordine alfabetico, riusciranno a lavorare di diplomazia e di cesello nei loro rapporti, i frutti potrebbe poi raccoglierli an­che Cassani. Se invece in Francia la coppia scoppia, Cassani si ritroverà con i cocci in mano. Cinque cerchi spezzati.

Siccome in queste faccende la poesia conta zero, conviene andare molto sul realistico. Nibali e Aru sono caratterialmente incompatibili. Non si può chiedere all’uno e all’altro di firmare un matrimonio d’amore. Sarebbe folle, franerebbe subito. Me­glio, molto meglio, puntare dritti sull’interesse spinto. C’è un solo modo per farli felici e contenti: Tour per Aru, Giochi per Nibali. Salvo sorprese e imprevisti. Ma al­meno come punto di partenza, questo sembra l’unico passaggio praticabile: Aru potrà contare sulla fe­deltà e la disponibilità di Nibali al Tour (opinione personale: è un equilibrio contro natura, perché un campione del livello di Nibali proprio non sta concettualmente nella veste del gregario, ma comunque), dopo il Tour le parti si invertono e Aru gioca per Nibali. A bocce fer­me, è la quadratura del cerchio. La soluzione del rompicapo. Non vedo altre vie d’uscita. Cassani vada carico al tavolo degli accordi: dev’essere lui il bravo notaio che inventa il contratto perfetto.
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
La S-Works Levo 4 LTD ha solo un compito, sa farvi innamorare al primo sguardo. Colpo di fulmine o no, con questa innovativa ed invidiata e-MTB Specialized ha ridefinito il concetto di e-MTB a cui eravamo abituati. La versione in...


Pinarello lancia oggi sul mercato la nuova serie F, una gamma completamente aggiornata di biciclette rivolte a ciclisti focalizzati sulla performance e sulla tecnologia. In questo preciso segmento l’esperienza di Pinarello chiude il cerchio e fornisce il massimo equilibrio tra...


Da oggi sarà possibile personalizzare la nuova Pinarello Dogma GR così come le altre due regine di casa, ovvero Dogma X e Dogma F. A rendere possibile tutto questo ci pensa l’innovativa piattaforma MyWay, un programma di personalizzazione che prevede...


Quella che in breve è diventato un modello iconico per Prologo cambia pelle e viene prodotta oggi anche in una versione 3D, un passo che porta questa sella ad un livello ancora più alto. La cover multi settore stampata interamente...


Cambiano i tempi e dopo aver detto addio a cerchi bassi e pneumatici stretti, sembra di vedere oggi più apertura verso i nuovi standard proposti dalle case costruttrici. La proposta di Eleven, marchio distribuito da Ciclo Promo Components, comprende gli...


Come si può migliorare ancora qualcosa che è gia molto buono? Shimano presenta le nuove tacchette SPD CL-MT001 a due viti, il primo grande aggiornamento della piattaforma SPD in quasi 30 anni. Progettate per un’ampia gamma di ciclisti — dai...


In questi giorni EthicSport lancia ufficialmente MaltoShot® Endurance PLUS, un nuovo gel energetico in grado di offrire energia a rilascio prolungato, una formulazione innovativa che prevede la presenza di ben 5 fonti di carboidrati a diverso indice glicemico.  Rilascio prolungato, perfetta tollerabilità...


Dovremo aspettare l’Italian Bike Festival di Misano ( 5-7 settembre ) per vedere una preview più abbondante della nuova collezione FW2025 di Q36.5, ma giù in questi giorni il marchio bolzanino ha reso visibili due bellissime maglie che saranno utilissime...


Molti preferiscono il gilet, ma questo capo rende di più e ha un raggio d’azione nettamente più ampio. Ecco a voi l’Equipe RS Shell Jersey S11 di Assos, un capo che arriva dritto dritto dal professionismo e offre copertura dagli...


Il marchio americano Chamois Butt’r, leader nei prodotti anti-sfregamento per ciclisti e atleti di endurance, è una delle ultime aziende portate in Italia da  Ciclo Promo Components. Nell’ampio catalogo spiccano prodotti di alta qualità, perfetti per un mercato sempre più esigente....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024