Rapporti&Relazioni
Doping, umoristi e poeti maledetti

di Gian Paolo Ormezzano

Ho riletto recentemente - ne ho già parlato, ne riparlo in un’altra chiave - due “classici” del ciclismo: il libro che raccoglie le cronache di Vasco Pra­tolini da un Giro d’Italia, tappa do­po tappa, e quello che ripropone le avventure di Battista, maggiordomo al seguito di Achille Cam­panile, in pratica suo gregario in una edizione della corsa rosa. La classe del bravissimo romanziere e lo humour spesso sublime del grande battutista “tengono” in as­soluto, senza bisogno di ancorarsi all’attualità. Ma leggere adesso il loro “prodotto” è sicuramente di­verso che leggerlo in tempo diciamo reale, agganciato al divenire giorno dopo giorno degli attori, dei protagonisti, dei figuranti. È diverso ed è meno divertente, me­no accattivante. Fra l’altro i due coltivano il massimo rispetto per la corsa, le sue vicende, i suoi attori: oggi invece trarrebbero dalle vi­cende del ciclismo elementi di di­strazione, magari di indignazione (il doping eccetera) che li costringerebbero a produrre meno incantamento, meno allegria. Fran­ca­men­te, non riusciamo a vedere impegnato al meglio sul Giro di adesso un umorista e men che mai un poeta della parola. Temiamo una loro uscita di scena dopo po­che tappe, un loro ritiro.
Comunque leggendoli, e rapportandoli al ciclismo di adesso, mi è venuto purtroppo facilmente da pensare che davvero le vicende attuali non sembrano poter attirare e poi tollerare esercitazioni su di esse di poesia e di humour. Il doping è anche un’ombra che procura freddo e buio. È così brutto che sarebbe impossibile ad un pur grande umorista cercare di sorriderne, e che neanche un poeta maledetto si sentirebbe da esso at­tratto (casomai dalla droga…).
Conclusione: se non leggevo quei due era meglio, pensavo meglio, in­somma stavo meglio. E chissà perché adesso ne scrivo: per farmi del male, forse.

dfdfdfdfd

Mi accade sempre più di essere chiamato a dibattiti, tavole rotonde, convegni, assemblee assortite, e di trovarmi di fronte alla domanda: cosa sarà del ciclismo? La domanda mi viene di solito formulata con an­nessa risposta, come un optional del quale non si fa mai a meno, ed è chiaramente riferita alla vicende del doping.
Mi pare di avere già fornito, anche qui, una risposta, che ovviamente de­lude i gufi, i necrofori. Rias­su­mo: se continuerà a battersi così contro il doping, a squarciarsi se oc­corre pur di combatterlo, il ci­clismo fra neanche troppi anni sa­rà l’unico sport pulito (forse con l’atletica leggera, forse) e si to­glierà dal programma olimpico, schifato dall’antidoping ufficiale dei Giochi, un antidoping che è un antiniente.

Penso che le cifre ufficiali di Pe­chino 2008 parlino eccome: su ol­tre 4000 (quattromila) controlli, ap­pena 4 (quattro) i casi di doping rilevati nei giorni delle gare. E qualcuno ci ha creduto, e si è compiaciuto con lo sport olimpico, che sa darsi le Grandi Regolate.
Ora, per credere alla veridicità dei 4-colpevoli-4, bisogna essere in malafede, quindi criminali, piccoli ma pur sempre criminali, o cretini, quindi complici anche se marginali. Se invece si crede (ma è cosa di pochi) che la cifra dei colpevoli sia ridicola, si può credere o che l’an­ti­doping è minimo, labile quando addirittura non è inesistente, o che il doping è, come tutti i mezzi di offesa, più forte del più forte antidoping che è comunque un mezzo di difesa, e che viene variato affannosamente e inutilmente per stare dietro ai “progressi” del doping.
Si dovrebbe riflettere a lungo su Pe­chino 2008. Undicimila atleti im­pegnati in sedici giorni di gare e in una ventina di sport diversi avrebbero “prodotto” meno dopati di un Giro d’Italia, ventun giorni per un paio di centinaia di corridori. E attenzione: a Pechino c’e­ra­no anche i ciclisti, i maledettissimi drogatissimi ciclisti…
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Le prime volte, soprattutto quelle importanti, vanno celebrate a dovere: per Ursus, il Giro d’Italia 2025 rappresenta la prima volta alla Corsa Rosa da partner di una formazione World Tour, il Team Picnic-PostNL. Dopo varie partecipazioni al Giro d'Italia al...


La 785 Huez è la bici tuttofare di casa Look, un modello nato per chi desidera confrontarsi con sé stesso e con gli altri quando la strada comincia a salire. Scattante, leggera ed elegante, conquista su strada e si prende...


Progettate per assicurare un controllo senza pari, le scarpe Q36.5 Unique Pro uniscono tecnologie italiane di produzione all'avanguardia con una struttura che massimizza stabilità, potenza e comfort. Con un peso di appena 225g (taglia 42) e uno stack minimo di...


Il Rubino in casa Vittoria è un pneumatico iconico, un prodotto particolarmente apprezzato da chi pedala ogni giorno. Oggi il nuovo Rubino torna in aula versione completamente rinnovata che si pone al centro della gamma stradale Vittoria. Pur restando un...


Santini ha appena svelato la nuova collezione ufficiale dedicata al Tour de France e al Tour de France Femmes avec Zwift e la linea Maillot Jaune, un sentito omaggio alla grande corsa a tappe francese, alla sua storia, al suo...


Quella che avete appena visto in foto è la S-Works Tarmac SL8 Remco “Golden Season” LTD, un tributo all’anno da record di Remco Evenepoel che diventa limited edition visti i soli 272 esemplari disponibili in tutto il mondo. Da tempo non...


Il Giro d’Italia 2025 è per Miche un evento speciale. L’azienda trevigiana di ruote e componentistica per il ciclismo è alla sua prima esperienza come sponsor di un team UCI WorldTour. Ha stretto un contratto triennale con il team Groupama-FDJ...


Pinarello è orgogliosa di annunciare il suo ritorno come bicicletta ufficiale del Giro d’Italia. La 108ª edizione di questa prestigiosa corsa parte dalla città albanese di Durazzo venerdì 9 maggio e si concluderà a Roma domenica 1 giugno. La tappa...


De Rosa, da oltre 70 anni ambasciatrice della tradizione artigianale ciclistica italiana, sceglie di svelare la sua nuova 70 Icona Revò alla vigilia del Giro d'Italia. Una bicicletta accompagnata da un claim - eccellenza senza compromessi - che non lascia...


Nel cycling kit formato dalla Aero Race 8S Jersey e dal Free Aero Race S Bibshort Castelli ha concentrato più di un decennio di innovazione ed esperienza maturata nel mondo del professionismo. Il risultato? Pazzesco ed è a disposizione dei...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024