Scripta manent
Via al Giro delle Regioni

di Gian Paolo Porreca

Quando eravamo ragazzi, di questi tempi, a scuole finite, vivevamo di cuore, di grande amore, il Giro della Svizzera: eravamo tifosi faziosi di Pasquale Fornara, fedeli come i carabinieri, e su quelle strade lo avremmo seguito, e sulle pagine del Corriere dello Sport, perché a quei tempi la Gazzetta era merce rara al Sud, anche quando cominciava a perdere le ruote alle prime salite, a fine anni ’50, lui che Giri della Svizzera ne aveva collezionati quattro, un record assoluto...
Ci chiediamo oggi quanti adolescenti abbiamo seguito con una ’vrenzola dei nostri sentimenti (certamente eccessivi, quelli, o di chi ha credito di affetto...) il Giro della Svizzera, sui giornali o semmai sui siti web, e si siano appassionati a Koldo Gil, a Contador, semmai a Bennati, se non ad Ullrich, se vi abbiano trovato motivi di emozione personale. E da questa valutazione, che nasce certo da un input personale, vogliamo dedurre una considerazione assoluta, che proponiamo alla vostra riflessione di appassionati di ciclismo.

Oggi siamo tutti a vedere il Tour, in palpitante e plausibile richiesta di un Ivan Basso al comando, così come siamo stati due mesi fa avvinti al Giro d’Italia, ma è possibile che un ciclismo professionistico debba essere oggi ed ormai così individuato - e limitato - ai suoi Grandi Eventi? È possibile che il ciclismo, e questo ancor prima della rivoluzione ProTour, meriti spazio, solleciti attenzione, soltanto quando trainato da - o traini esso stesso - un circuito mediatico di eccellenza unanimemente riconosciuta?

Il Giro, il Tour, un paio di classiche retoriche al Nord, il Mondiale per punto esclamativo, la Sanremo per devozione ed il Lombardia per la malinconia, ed è tutto qui, di un anno, il presente, e il futuro, del ciclismo maggiore? Le altre corse, ripensiamo allo stesso Giro della Svizzera, non vivono ormai più di luce propria, vivono solo in funzione di preparazione, di ancelle... Il Romandia per il Giro, e sia pure, ma non che Ullrich, alla fine anche vittorioso, il suo Giro della Svizzera, il numero 70 di una storia che verosimilmente Jan non conosce, lo corra solo «per affinare la gamba per il Tour»
E allora, perché non provare a ragionare su questo argomento e a proporci delle alternative, prima che il ciclismo, e l’attenzione su di esso, si riduca ad una luce intermittente, come quella psichedelica del tennis o dell’automobilismo?
In Italia, ad esempio, perchè non provare ad istituire un circuito di corse in linea, in chiave regionale, con una classifica finale a punti?

Il Giro di Romagna, il Giro di Toscana, il Giro del Veneto, il Giro del Lazio, con a ruota, su input federale, e semmai a turnazione, il Giro dell’Umbria, il Giro delle Marche, un giro per le grandi isole, un Giro della Campania, un giro per le regioni del Sud, mai come in questa stagione così lontane dal ciclismo professionistico, eppur così desiderose di veder passare una bicicletta...
Una idea che sostenga il concetto «regionale» non in chiave banalmente municipale, ma proprio per attingere ad un ruolo partecipativo e promozionale, co-sponsor, delle Regioni.

Sarebbe un modo non cervellotico di accendere un interesse, se non proprio una passione nazionale, paese per paese, città per città, privilegiando quei luoghi che semmai il ciclismo non lo hanno visto da decenni, se non in televisione. Ed un modo ancora, e la Federazione certo deve essere sensibile a questa esigenza di incentivazione popolare, per rinsaldare un feeling dei ciclisti italiani con il proprio territorio.
Quel rapporto di sentimento troppo spesso ferito, che in specie per i ragazzi del Sud che fanno ciclismo, dilania di solitudine e straniamento i cuori e la mente.

Gian Paolo Porreca, napoletano,
docente universitario di chirurgia cardio-vascolare,
editorialista de “Il Mattino”
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Pinarello presenta con orgoglio la prima di una nuova serie di bici uniche ed esclusive, la DOGMA F Luxter Green 1K. La serie “One Of A Kind “ (1K) sarà implementata con un modello nuovo ogni anno sempre in un...


Ursus si prepara a fare il suo ritorno sulle strade dell’evento più importante del ciclismo mondiale. Sabato 5 Luglio, l’azienda italiana sarà infatti al via dell’edizione 112 del Tour de France assieme al Team Picnic-PostNL. Dopo l’esperienza sulle strade di...


La nuova collezione Bianchi Milano unisce eleganza e innovazione. Il kit Race ne è la massima espressione: un completo pensato per chi affronta ogni uscita con spirito competitivo, senza mai rinunciare al comfort e al design. La maglia Race è...


Specialized rivoluziona ancora una volta il concetto di sella ad alte prestazioni con l’introduzione della nuova S-Works Power EVO con tecnologia Mirror: un prodotto pensato per chi cerca la massima libertà di movimento sulla bici, senza rinunciare a comfort e supporto nelle...


Look Cycle, portabandiera dell'eccellenza francese nelle ciclismo, presenta oggi la 795 Blade RS Iconic Black Radial, la bici ufficiale del Team Cofidis per il Tour de France 2025. Veloce, reattiva e incredibilmente elegante, sara una delle migliori ai nastri di...


Nimbl è orgogliosa di annunciare che la partnership con Team Visma | Lease a Bike, andrà oltre le calzature, includendo ora anche una linea di abbigliamento da ciclismo ad alte prestazioni. Questa pietra miliare segna una nuova fase del percorso...


La forcella su una gravel, la stravolge? La rende più comoda ed efficace? Oppure la appesantisce e basta? Le domande sono tante e vale la pena approfondire l’argomento. La regina di questo test è la forcella ammortizzata GTC Gravel 700C di...


Il kit è ben articolato e prevede praticamente gli stessi elementi che verranno utilizzati dalla formazione di Roglič al prossimo Tour de France che prenderà il via sabato prossimo. Bici, casco e nuova linea Race Apparel saranno protagoniste di una...


Un tornante dopo l’altro fino alla cima brulla e arida del Mont Ventoux, la “bestia della Provenza”. Quasi 21 chilometri di salita con pendenze fino al 20%, sotto il sole d’estate e sopra un paesaggio lunare. È qui, nella tappa...


Il cuore che batte, trepidante, alle prime luci dell’alba, mentre il sole sorge e l’attesa in griglia si fa vibrante, al cospetto delle Dolomiti: è uno dei momenti più emozionanti che tutti i ciclisti che partecipano ad un evento unico...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024