Scripta manent
Il futuro del Sud? Costruiamolo

di Gian Paolo Porreca

Il Giro d’Italia del 2006, dal profilo tanto arcigno e prodigo di agguati altimetrici e riferimenti emozionali, dal Gavia al Bondone, ha suscitato una discreta amarezza, come è noto, negli appassionati del Sud, che si sono visti costretti ad un anno sabbatico non desiderato, nella speranza pallida di poter rivedere nel 2007 la corsa rosa sulle loro strade.
Questa oggettiva considerazione, dopo aver incassato noi per primi il dispiacere, ed al di là di interpretazioni pretestuose o peggio ancora di sottolineature vittimistiche, deve rappresentare però la dolorosa pietra angolare da cui - con un doveroso esame di coscienza, e di autocritica, innanzitutto -il ciclismo delle regioni centromeridionali può riprendere una sua saggia strada.

Cari amici, ma se si guarda ancora al ciclismo maggiore, quello del Giro d’Italia tanto agognato, come ad una manna dal cielo ad ogni anno solare, cosa si è mai fatto - in terra... - dunque, da parte nostra, e con questa devolution che incombe, per meritarlo ?
Lasciamo la risposta a questa domanda retorica agli organizzatori che hanno rinunciato alle loro corse storiche, o le hanno affittate ad incompetenti e truffatori, agli sponsor che pretendono solo il palcoscenico televisivo, ai politici che promettono e non danno poi spessore alle promesse stesse, e forse ai giornali stessi, in perpetuo ossequio al calcio o agli sport che facciano rumore, dai motori dei troppo ricchi al wrestling dei poco .
Ed allora iniziamo a scrivercelo in prima persona il futuro, per un Giro d’Italia che non possa mai più essere un Giro di mezz’Italia, e semmai pure per una Tirreno-Adriatico che non si fermi al Garigliano, mettendoci un contributo nostro: costruendo qualcosa di concreto, di propositivo, di originale. Distanti da un passivo assistenzialismo a la buena de dios, da questuanti dichiarati.

E parliamone, dando ad eventuali iniziative il giusto risalto, come a scomputo almeno morale per un debito mai troppo onorato con il ciclismo maggiore, come il Giro d’Italia 2006 ha (senza volere) rammentato.
Ed eccovi, ad esempio, il Progetto Solidale, questa challenge a punti in più prove - una per regione - che vedrà nel 2006 la partecipazione di dieci regioni centromeridionali ed insulari, e che nella edizione di rodaggio del 2005 ha salutato il successo del napoletano Maddaluno, con una vittoria finale in Sardegna, nel 1° Giro dell’Isola di San Antioco: e per inciso che bello, nel ciclismo e mica solo in quello meridionale, leggere ancora un numero «1» l’esordio di una storia, non solo una continuazione...
Una iniziativa, questa, promossa da Giuseppe Cutolo, presidente del Comitato ciclistico campano, riservata per il momento agli juniores, e che è aperta alle altre regioni d’Italia.

E sarebbe esemplare che a tale progetto, in una ottica di pari opportunità che la Federciclismo di certo vorrà sostenere, davvero collaborassero in un domani prossimo TUTTE le regioni italiane. Progetto Solidale: un Giro d’Italia all’incontrario, con una impronta forte consolidata proprio sulle strade del Sud.

Ed ecco ancora, stavolta sul versante professionistico, una seconda apertura intrigante, e lo spalancarsi di nuovi orizzonti, con la scoperta di Ischia quale territorio ideale per il ciclismo d’inverno: diritti di prima esperienza alla Naturino-Sapore di Mare, grazie all’intuito ed alla passione di Giovanni Longobardo, un broker che ha scoperto il ciclismo solo a quarant’anni - «purtroppo...» - ed ha portato il team di Vincenzo Santoni in ritiro all «Hotel Ischia e Lido» fra il mare e la pineta...
In quella mite isola d’Ischia, terra promessa del turismo tedesco e dei ciclisti di tutto il mondo, che per il momento, in attesa di veder un giorno pedalare per i suoi panorami, tra i Maronti e Forio, Jan Ullrich, comincia ad imparare quantomeno Antonio Murilo Fischer.

Gian Paolo Porreca,
napoletano, docente universitario di chirurgia cardio-vascolare,
editorialista de “Il Mattino”
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Sport Performance è il cerotto sportivo concepito da Omstrip per aiutare l’atleta a migliorare non solo la performance muscolare, ma anche  l’equilibrio e la resistenza durante l’attività fisica. Il marchio, distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sfrutta una tecnologia...


Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta bici che punta tutto su robustezza e praticità, ovvero tutto...


Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+, l’innovativa proteina in polvere che combina il meglio del meglio....


La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella che per intenderci è destinata ad una buona parte di...


Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato fatto da Colnago con i progetti TT1 e Y1RS. ...


"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito che gli standard di allenamento erano di dominio di tutti...


In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi invernali non riguarda certo il grado di isolamento termico, ma...


La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record 13 wireless con le sue tre declinazioni: Road, Gravel, All...


Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento in grado di cambiare le regole in termini di sicurezza....


Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo totale continuità. Vediamola così, anzi, parliamo di integrazione visto che...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024