Verre: «Un Giro per imparare e crescere»

di Carlo Malvestio

Tra i cinque nomi della Col­pack Ballan al via del Giro d’Italia U23, quello di Ales­sandro Verre era forse quello meno altisonante. Con la star Juan Ayuso pronta a spiccare al volo - come poi effettivamente è stato - il talento di Filippo Baroncini tutto da scoprire e le volate di Mi­chele Gazzoli, Ver­re era quello di cui si era parlato di meno alla vigilia della partenza di Cesenatico. Già alla se­conda tappa, pe­rò, il classe 2001 di Marsicovetere, Basilica­ta, ha messo in chiaro che forse sarebbe stato meglio segnarsi il suo nome. Sulla Cima Gal­listerna, prima dell’arrivo di Imola, Ver­re è riuscito a seguire il compagno Ayuso insieme ad Henok Mu­lubrhan (Team Qhu­­be­ka), agevolando poi l’attacco da fi­nisseur dello spa­gnolo e chiudendo se­condo di tappa. Da quel momento non si è più spostato dalle prime posizioni della classifica generale e ha chiuso sesto nonostante il tanto lavoro in appoggio ad Ayuso.
Ci aspettavamo Zambanini, Pietrobon o Frigo, ma alla fine il miglior italiano è stato proprio il giovane lucano, al secondo anno tra gli U23.
«Sinceramente non mi aspettavo di andare così bene - ammette Alessan­dro, che aveva fatto il Giro anche nel 2020 da primo anno, chiudendo 81° -. Quest’anno il percorso era molto più duro ma le gambe hanno risposto bene fin dalle prime tappe. Non mi ero po­sto obiettivi, se non quello di aiutare Ayuso a vincere la maglia rosa, ma giorno dopo giorno vedevo che il corpo rispondeva bene e che rimanevo nelle prime posizioni della generale».
In tanti si sono chiesti se, nel caso non avesse dovuto sacrificarsi per Ayuso, sarebbe arrivato a giocarsi il podio fi­nale, ma Verre ha assicurato che il suo valore era quello: «Non ho poi così tan­ta esperienza nelle corse a tappe e correre da capitano è tutt’altra cosa. Il mio compito era di aiutare Ayuso e mi son ritrovato davanti grazie a un’ottima forma fisica. In ogni caso questo Giro U23 mi ha dato la consapevolezza di avere buoni mezzi e quindi fiducia per quanto riguarda la mia crescita».
Alessandro arriva da una terra che non ha particolari legami storici con la bicicletta e, al mo­mento, il miglior rappresentante lucano nel mondo del ciclismo è Do­me­nico Pozzovivo, scalatore puro dalle ca­rat­teristiche si­mi­li al corridore della Col­pack Ballan, che però Verre non ha mai conosciuto di persona.
«Suo papà si impegna nell’organizzazione di alcune corse giovanili, ma la Ba­silicata purtroppo è molto indietro dal punto di vista sportivo e del movimento in generale. Non ci sono gare e quindi bisogna trasferirsi al nord. Ed è un peccato perché ci sono tanti bei percorsi, ideali per allenarsi» ha spiegato ancora Verre, che infatti fa base a Bergamo.
«Ho cominciato ad andare in bicicletta che ero piccolissimo, poi alcuni amici mi hanno trascinato dentro una squadra del mio paese e da lì non l’ho più mollata».
Verre rappresenta un altro indizio di quanto sia benevola la multidisciplina. Già, perché il giovane lucano ha passato gran parte della sua giovinezza su biciclette da MTB e ciclocross e adesso che sembra volersi dedicare soprattutto alla strada i benefici si vedono.
«Aiuta molto in determinati tipi di sforzi. Io mi definisco uno scalatore puro, più la strada si inerpica più sono contento, però anche negli sforzi più brevi, tipo una cronometro, credo di potermi difendere grazie al mio passato nel fuoristrada» spiega ancora Verre.
Lo scalatore della Colpack Ballan si sta ora godendo qualche giorno di riposo prima di ricaricare le batterie e mettere nel mirino i prossimi appuntamenti.
«Prima c’è il Giro della Valle d’Aosta, che quest’anno ha solo tre tappe. Di solito c’è molto spazio per chi va forte in salita quindi spero di poter fare qualcosa di buono».
Dopodiché potrebbe esserci spazio per il Tour de l’Avenir, per il quale dovrà convincere il CT della Nazionale Ita­liana U23 Marino Amadori, che pure si era già mostrato piuttosto soddisfatto per i progressi mostrati da Verre.
«Sarebbe bello, se dovesse chiamarmi cercherò sicuramente di essere pronto. È una gara e una vetrina importantissima e, nel caso, vorrei arrivarci al massimo della forma fisica».
Viste le ottime prestazioni e la giovane età, inoltre, non sorprenderebbe se qualche squadra professionistica si facesse avanti per offrirgli un contratto già a partire dal 2022.
«A quello non è ancora il momento di pensare, preferisco chiudere bene la stagione e vedere quel che succederà – conclude Verre -. Sicuramente devo ancora crescere molto, ho fatto solo due anni da U23, quindi non sarebbe un problema fare un altro anno tra i dilettanti».

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Sport Performance è il cerotto sportivo concepito da Omstrip per aiutare l’atleta a migliorare non solo la performance muscolare, ma anche  l’equilibrio e la resistenza durante l’attività fisica. Il marchio, distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sfrutta una tecnologia...


Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta bici che punta tutto su robustezza e praticità, ovvero tutto...


Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+, l’innovativa proteina in polvere che combina il meglio del meglio....


La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella che per intenderci è destinata ad una buona parte di...


Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato fatto da Colnago con i progetti TT1 e Y1RS. ...


"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito che gli standard di allenamento erano di dominio di tutti...


In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi invernali non riguarda certo il grado di isolamento termico, ma...


La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record 13 wireless con le sue tre declinazioni: Road, Gravel, All...


Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento in grado di cambiare le regole in termini di sicurezza....


Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo totale continuità. Vediamola così, anzi, parliamo di integrazione visto che...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024