Scripta manent
Doping, sempre doping

di Gan Paolo Porreca

E’inutile negarlo, c’è sempre una ragione di più, un motivo di urgenza maggiore, per parlare di doping. Nel ciclismo.
Ma non ci turba, francamente, la storia di Casagrande che dopo la sospensione per ematocrito fuori norma alla Vuelta trova a braccia aperte un nuovo team di eccellenza - o che si sia tacitamente d’accordo su questo escamotage, fra direttori sportivi che lottano il doping? - e sfiora pure il successo al Giro dell’Emilia, alla faccia del virginale aplomb azzurro di Basso...
«Succede», come dice la canzone, nella vita e nel ciclismo.
Ci sconcerta, e vorremmo che fosse ben altrimenti amplificata, la vicenda di Tyler Hamilton, il ciclista statunitense della Phonak, il primo atleta ad essere squalificato per sospetto di emotrasfusione, alla Vuelta España. Ma letteralmente salvato, da una analoga ed in certo qual modo più pesante sanzione, ai Giochi di Atene, dopo il successo e la medaglia d’oro nella cronometro. «Salvato», dopo il dubbio del primo esame del 19 agosto, solo per un vizio di forma: per l’errata conservazione, appunto, del flacone B, quello propriamente destinato alle dovute contranalisi!.

E chi, cari lettori, in una Olimpiade pure così determinata e severa, così applaudita, sul versante dei controlli antidoping, è potuto scivolare - in buona fede - su un errore così marchiano? Conservare in frigorifero il flaconcino di sangue, in modo da renderlo illeggibile!
Ed a quale «buona fede» del suo laboratorio di Atene, un laboratorio di professionisti per una occasione particolare ceduto a dilettanti, può credere, senza la verifica di una inchiesta cristallina, il professor Ljungqvist, presidente della Commissione Medica del CIO?
Per fortuna che scendono oggi in campo, a combattere inauditamente il doping, affianco ai professionisti ed a noi grigi reduci dell’antidoping, anche altre categorie di lavoratori. Ad esempio, per concederci un sorriso, pure l’establishment dell’Hotel Palafox di Saragozza che ha difeso ad alta voce il suo nome, di fronte alla pubblica opinione ed alle autorità spagnole. «Quattro atleti della T-Mobile - Hieckmann, Klier, Botero e Wesemann - si sono ritirati alla Vuelta España, a Saragozza, a causa di una intossicazione alimentare», asseriva il dottor Blum, medico sociale dello squadrone tedesco.
Ma di quale tossinfezione si blatera, se il menù proposto dall’Hotel Palafox è stato assolutamente uguale per la T-Mobile e la Liberty Seguros, le due squadre che vi alloggiavano, eccezion fatta per il budino di riso, richiesto solo dai golosi tedeschi, unica variante, e risultato poi agli esami chimicofisici praticati successivamente del tutto sterile ed innocuo?!

E riusciremo mai, noi purtroppo memori dell’avvelenamento da Intralipid avariato patito dalla PDM al Tour ’91, a concedere una minima credibilità al timido dubbio espresso da Cadel Evans, altro «T-Mobile», rimasto in corsa: «a farci male, potrebbe essere stata pure l’insalata di mare»? E cosa mai succede, di misterioso o malefico, negli hotels di tutto il mondo ciclistico, che scatena ubiquitariamente queste patologie gastrointestinali così squassanti ed invalidanti, a ciel sereno, pensando infine a quello stesso Ullrich che dichiara una allarmante “gastroenterite”, pure dopo un brillante Giro dell’Emilia?
Oltre il sospetto, c’è sempre una ragione di più, per informare ed avvertire sul doping. A costo di essere impopolari. E talvolta c’è anche una ragione francamente di troppo. Come nel caso dell’ultima positività denunciata ai Giochi Paraolimpici di Atene. In Grecia, lì dove Hamilton l’aveva scampata a stento, è stato squalificato infatti, nel tandem, lo slovacco Juraj Petrovic, il guidatore «abile» di un ciclista disabile, Vladislav Janovjak. Positivo per glicocorticoidi, e privato della medaglia di argento conquistata. Lui ed il suo incolpevole passeggero. Per una giustizia senza pietà.
Come d’altronde senza pietà, per lo sport e per il ciclismo in particolare, lo si voglia o no, si conferma il doping.

Gian Paolo Porreca,
napoletano, docente universitario
di chirurgia cardio-vascolare,
editorialista de “Il Mattino”
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Sport Performance è il cerotto sportivo concepito da Omstrip per aiutare l’atleta a migliorare non solo la performance muscolare, ma anche  l’equilibrio e la resistenza durante l’attività fisica. Il marchio, distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, sfrutta una tecnologia...


Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta bici che punta tutto su robustezza e praticità, ovvero tutto...


Vuoi sostenere pienamente la tua crescita muscolare ed il recupero dopo intensi workout in palestra? EthicSport ha appena lanciato un prodotto che potrebbe rivoluzionare tutto: ecco a voi Whey PRO+, l’innovativa proteina in polvere che combina il meglio del meglio....


La nuova sella Nago R4 PAS AGX, una sella semi-tonda caratterizzata da un evidente e caratteristico T-shape, è l’elemento con cui Prologo va a completare la linea di selle AGX, quella che per intenderci è destinata ad una buona parte di...


Oggi  Colnago torna ufficialmente nei velodromi con un modello pronto a fare storia, ovvero il nuovo T1RS. In questa modernissima bici da pista si concentra quanto di straordinario è stato fatto da Colnago con i progetti TT1 e Y1RS. ...


"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito che gli standard di allenamento erano di dominio di tutti...


In ASSOS la definiscono senza mezzi termini il capo invernale per eccellenza, una giacca progettata per consentire prestazioni elevate anche quando il freddo è pungente. Il limite per diversi capi invernali non riguarda certo il grado di isolamento termico, ma...


La novità era nell’aria e dopo le varie prove sul campo nelle più importanti manifestazioni gravel al mondo, arriva oggi con tutta la sua forza la nuova piattaforma Super Record 13 wireless con le sue tre declinazioni: Road, Gravel, All...


Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità, arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento in grado di cambiare le regole in termini di sicurezza....


Pare che l’idea di partenza sia proprio questa, ovvero quella di interpretare un nuovo concetto di occhiale sportivo in cui tra lente e montatura non ci sono confini, ma solo totale continuità. Vediamola così, anzi, parliamo di integrazione visto che...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024