Gatti & Misfatti

Caro Cairo, Caro Bellino: prendete voi uno come Cassani

di Cristiano Gatti

Dunque, ricapitolando: le Olimpiadi non ci hanno concesso mol­te medaglie, questo proprio no, ma a quanto pare ci hanno portato finalmente le certezze che cercavamo. Basta con questo vagare nella nebbia, senza bussola, senza stella polare, chiedendoci e richiedendoci perché mai il ciclismo italiano sia così malmesso e soprattutto cosa fare per rilanciarlo alla grande. Se Dio vuole, le Olim­piadi smedagliate ci hanno concesso l’attesa chiarezza e persino il modo di venirne fuori: la colpa è tutta di Da­vi­de Cassani, quella maledetta canaglia. Adesso diventa tutto più facile, porco mondo: un si­gnor calcio nel didietro al ct impedito e riavremo il migliore ciclismo del mondo. Sicuro al cento per cento. Come non averci pensato prima.

Ganna perde (a cronometro!) una medaglia per 4”: Cassani è proprio un asino. Bettiol sta grandiosamente con i migliori fino a 15 chilometri dalla fine e poi crolla per crampi: Cassani è proprio un somaro. Il nostro movimento - che io comincerei a chiamare fermo - non vince qualcosa di serio dalle guerre di Indipendenza: ma come no, Cas­sani è un vero ciuco. Cas­sa­ni, Cassani, Cassani: tutta col­pa di Cassani. Che poi, per so­vrapprezzo, non è neppure simpatico a tutti (mi schiero: a me sì, molto, anche se non gliele ho mai mandate a dire, amabilmente ricambiato, come si usa tra persona leali).

Ci troviamo chiaramente nel campo italiota del capro espiatorio, del tiro al piccione, della sparatoria sulla Croce Rossa. Impiccarne uno per assolverne cento, questa la nostra cultura. Ma io non voglio averci niente a che fare. Arrivo persino a invidiare chi nella vita la fa così facile, ma purtroppo non riesco ad adeguarmi. E questo, lo voglio ri­badire col megafono, non tanto perché Cassani mi sia simpatico. Riesco a scindere i livelli di giudizio, non sono di quelli per cui gli amici sono tutti geni e i nemici tutti idioti. Per quanto mi riguarda, Cassani può essere licenziato in tronco dalla sera alla mattina: qualsiasi allenatore di qualsiasi sport conosce be­ne la regola numero uno. Però c’è un però: non mi va che in questo caso si usi la grave ma­lattia che affligge il paziente per dare dell’incapace al medico. Lo dico senza problemi: que­sta operazione post-olimpica è un’autentica porcheria. Una colossale ipocrisia. Se Cas­sani ha fatto il suo tempo, se Cassani non va più bene, se un nuovo presidente vuole ritagliarsi la legittima libertà di scegliersi un ct tutto suo, va benissimo. Niente da obiettare. Ma se si decide di giustiziare in piazza il ct di una nazionale (di una nazione) che in bicicletta non va più manco a spingerla, addossandogli responsabilità cosmiche, allora questo è un ve­ro delitto premeditato. In tribunale diremmo omicidio doloso. E la cosa più triste sarebbe scoprire che questo ragionamento diabolico sia condiviso persino dal presidente Dagnoni.

In ogni caso, il tempo è ga­lantuomo. Mentre io scrivo queste cose sono le ultime ore di luglio. Allo stato, Cassani risulta ancora in carica. Dunque, parlo col senno di prima e gli rivolgo un mio pensiero: caro Davide, mai stare in un luogo dove non ti vogliono più. I cinesi dicono che è me­glio andarsene dalla casa degli amici un’ora prima che a loro non spiaccia più. Dall’aria che tira, tu sei già fuori tempo massimo. Fossi in te, non mi lascerei tenere sulla graticola come un pollo qualsiasi: ringrazierei e saluterei, senza rancore. Ami­ci come prima magari no: diciamo in un modo diverso, un po’ più freddo e distaccato. Se questa federazione ti considera un pacco ingombrante, tanto da doversi inventare un angolo dove piazzarti, come il vecchio armadio della zia Bice che nessuno vuole e che tutti devono tenere, liberala dal fastidio: sa­lutali prima tu. Puoi andartene nella piena consapevolezza di averci messo il cuore e l’anima: non so quanti, là dentro nel palazzo, ma anche fra i tuoi colleghi, possano dire serenamente lo stesso.

Poi c’è il pensiero supplementare, che è tut­to mio: uno come Cas­sani, con la sua passione e le sue competenze, io Cairo, io Bellino lo chiamerei subito e gli consegnerei il Giro d’Italia. Ma siccome non sono né Cairo né Bellino, resta solo la bislacca idea di uno sbalestrato qualunque. Però giuro che ci credo fi­no in fondo, anche se è vana, pittoresca, inutile.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Galfer ha appena presentato i nuovi adattatori SB006 e SB007 per pinze flatmount da strada e da gravel, due novità che mirano a soddisfare le esigenze dei ciclisti più esigenti. Il pus? Precisione, leggerezza e tanta affidabilità per ogni impianto...


Dopo le recenti novità che riguardano la gamma di giacche invernali con Perfetto RoS 3 e Alpha 150, anch'esse prodotte da Polartec® AirCore®, è l’ora di prendere in considerazione due accessori indispensabili per l’inverno come l’Espresso 2 Glove ed l’Espresso...


La fascetta di sicurezza K-Traz Zip3 XL può essere il giusto alleato per un momento di sosta o per fissare la bici ad un palo in un bel viaggio in bikepacking. Semplice, leggera ed efficace ha tutto quello che serve...


Prestazioni, precisione e stile: da qui riparte Cinelli per svelare al mondo le due nuove ammiraglie Aeroscoop e Speciale Corsa XCR. Come la storia insegna, Cinelli ha molto da dire e lo fa a modo suo come sempre, ovvero legando...


Le tradizioni restano, questo è chiaro, ma nel mondo del ciclismo, come nell’automotive in generale, è sempre importante attualizzare anche i concetti che fanno da sempre parte del DNA di un marchio. Questo è quello che accade oggi in casa...


Era l’inizio della stagione 2025 e Q36.5 insieme al suo team professionistico Q36.5 Pro Cycling Team si è posta l’obiettivo di sviluppare un kit da gara tecnico e performante, un kit di valore assoluto pensato per affrontare freddo e pioggia...


La sinergia tra Santini Cycling e Polartec®, punto di riferimento globale nei tessuti performanti per l’abbigliamento tecnico, continua a ridefinire gli standard di eccellenza nel ciclismo. Una partnership fondata su valori condivisi di innovazione e ricerca, che dà vita a...


Si scrive 4 Stagioni ma vuol dire all-conditios. Ecco a voi l’ultimo prodotto di altissima gamma di Challenge Tires, il nuovo pneumatico stradale 4 Stagioni, un tubeless ready realizzato a mano e progettato per portarvi ad un livello di guida...


Ricordate l’iconico telaio KG86? Fantastico, pura innovazione che è diventata icona! Sono passati ben quattro decenni e lo spirito in casa LOOK Cycle è sempre lo stesso, motivo per cui arriva una preziosa 795 Blade RS KG Edition, una speciale...


La Colnago Steelnovo è un autentico capolavoro di manifattura italiana: un telaio in acciaio lavorato a mano, tubi modellati con precisione, saldature perfettamente integrate e componenti stampati in 3D — interamente Made in Italy. Questa moderna reinterpretazione dell’acciaio fonde oltre...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024