I PIU' LETTI
ANALISI. La Sanremo di Alessandro De Marchi
dalla Redazione | 26/03/2014 | 12:35

Anche quest’anno la Milano-Sanremo non ha deluso le attese: incerta fino alla fine, alla portata di molti, grandi Campioni a giocarsi la vittoria, ma alla fine uno solo può festeggiare e godersi gli onori della Vittoria. Per tutti gli altri un mix di delusione e recriminazioni, di “se” e di “ma”, che però non modificano l’inappellabile ordine d’arrivo.
Già, forse la Sanremo è per molti aspetti la corsa “del giorno dopo”, quella in cui le analisi, le pagelle, i giudizi e le critiche fanno probabilmente più clamore della cronaca della corsa stessa.
Ed anch’io, che dell’analisi ho fatto il mio mestiere, non potevo esimermi dal fare un resoconto della gara utilizzando gli strumenti a me più familiari, garanzia di precisione e di oggettività: grafici e numeri!

Grazie ad uno degli Eroi che è riuscito a portare a termine l’edizione di quest’anno, e che mi ha gentilmente inviato il suo file SRM, cercherò di portare alla Vostra attenzione gli aspetti più interessanti e rilevanti della sua prestazione. E non è un partecipante qualsiasi quello di cui analizzeremo le gesta, ma uno che è stato protagonista prendendo una bella dose di vento in faccia in testa al gruppo nelle fasi finali di corsa: stiamo parlando di Alessandro De Marchi! Il friulano in maglia Cannondale, infatti, ha fatto un grandissimo lavoro a supporto del suo capitano, Peter Sagan, sulla salita della Cipressa e sull’Aurelia tra la fine della discesa della Cipressa e l’inizio del Poggio.



Fig. 1. Milano-Sanremo: 6h54’ a 230 W medi (3,38 W/kg), 5702 kJ di dispendio energetico.


Nella Figura 1 abbiamo una schermata dell’intero file SRM della Sanremo di De Marchi. In grigio vediamo l’altimetria, in verde la potenza, in rosso la frequenza cardiaca, in fucsia la velocità, in blu la cadenza di pedalata, ed infine in viola la temperatura.
Da premettere che nel file mancano circa 8’ di dati, “buco” dovuto ad alcune interferenze nel finale di gara probabilmente a causa della vicinanza dell’elicottero per le riprese TV, problema registrato anche negli altri dati provenienti da misuratori di potenza che ho potuto analizzare.
La Sanremo di Alessandro è durata 7h02’, ma nel file troviamo solo 6h54’ per le cause appena descritte. I km risultano essere 283, percorsi ad una velocità media di 41 km/h con un dislivello 1163 m. Il dispendio energetico totale è stato di oltre 5700 kJ, davvero notevole. Ed è proprio questo dato che rende difficile, nonostante il percorso privo di grosse difficoltà altimetriche, la Classicissima: affrontare due “salitelle” come Cipressa e Poggio dopo aver consumato più di 5000 kJ fa sì che le forze in campo siano ridotte al lumicino per molti, permettendo solo a quei pochissimi eletti di cui si parlava nel precedente articolo di arrivare a giocarsi la vittoria.
Un altro aspetto che quest’anno ha sicuramente reso ancor più forte la sofferenza degli atleti è costituito dalle condizioni climatiche. Pioggia e vento per tutte le 7h di corsa, con una temperatura media registrata dall’SRM di De Marchi pari a 9°C, decisamente pochi per essere a fine marzo, soprattutto in considerazione del fatto che fino a 2 giorni prima gli atleti avevano gareggiato e si erano allenati con temperature nettamente superiori, anche oltre i 20°C in molti casi, situazione che ha portato i ciclisti a soffrire ancora di più, dato che non erano “allenati” a gareggiare in tali condizioni.
Il dato dal mio punto di vista più rilevante è rappresentato dalla potenza media espressa da Alessandro in gara: 230 W medi, pari a 3,38 W/kg, sono un valore molto alto se rapportato alle 7h di corsa. Se poi prendiamo in esame le ultime 4h circa di gara, quelle più intense, il valore di potenza media è pari a 257 W (3,78 W/kg), davvero notevole se pensiamo che la Sanremo viene sempre descritta come una corsa “facile”.

A proposito di situazioni definite “facili”, in Figura 2 vediamo il Passo del Turchino, che viene affrontato praticamente a metà gara. 11 km in 18’37” a 323 W di media (4,75 W/kg), con gli ultimi 1,7 km percorsi in 3’55” a 439 W medi (6,46 W/kg): non proprio una passeggiata, che di sicuro resta nelle gambe degli atleti nel finale di gara.


Fig. 2. Passo del Turchino:18’37” a 323 W medi (4,75 W/kg) dopo 3h30’ di gara

E veniamo alle fasi salienti di questa Sanremo 2014: nella Figura 3 vediamo la salita della Cipressa affrontata da De Marchi. Chi ha visto la gara in TV si ricorderà che il nostro Alessandro è stato assoluto protagonista proprio in questo frangente, mettendosi in testa al gruppo con a ruota il suo capitano Peter Sagan a tirare ad un ritmo regolare ma molto elevato, con l’obiettivo di avvicinarsi ai fuggitivi di giornata ma soprattutto di far perdere contatto o comunque far faticare più del dovuto i velocisti in gruppo. Obiettivo raggiunto in pieno, con molti velocisti che si staccavano o facevano molta fatica a restare in gruppo, e con i fuggitivi che vedevano il loro vantaggio ridursi metro dopo metro.
Purtroppo proprio in questa fase l’SRM di De Marchi ha subito qualche interferenza, dovuta come accennato probabilmente alla vicinanza degli elicotteri per le riprese TV. Pertanto possiamo analizzare solo circa metà della salita percorsa da Alessandro, ma data l’andatura regolare probabilmente i dati in nostro possesso possono essere estesi all’intera salita.
Nei 5’21” (contro i 10’45” totali di salita) impiegati per percorrere i 2,5 km con dislivello di 95 m (pendenza media 3,8%) la potenza media erogata da De Marchi è stata di 422 W, pari a 6,2 W/kg, valore molto alto se pensiamo che tale prestazione è stata fornita dopo circa 6h di corsa.

Fig. 3. Cipressa: 5’21” a 422 W medi (6,2 W/kg) dopo 6h di corsa.

Un altro frangente in cui il nostro Alessandro si è reso protagonista, è sicuramente il tratto sull’Aurelia che collega la fine della discesa della Cipressa con l’inizio della salita del Poggio. Nella Figura 4, nonostante ancora qualche piccola interferenza, possiamo notare benissimo quanto il nostro atleta si sia impegnato per andare a riprendere Vincenzo Nibali, solitario in quel momento al comando della gara dopo la bella azione sfoderata sulla salita della Cipressa.
Nonostante ci troviamo in leggera discesa, Alessandro ha fatto registrare per 9’ circa una potenza media di 347 W (5,1 W/kg), ed è anche grazie a questa sua rilevante prestazione se il gruppo è riuscito a ricucire su Nibali, che ha imboccato il Poggio con meno di 10” rispetto ai quasi 50” che aveva guadagnato a fine discesa della Cipressa.

 
Fig. 4. Tra Cipressa e Poggio: 9’02” a 347 W medi (5,1 W/kg) dopo 6h 30’ di gara

Per quanto riguarda l’ultima asperità di giornata, il Poggio, De Marchi aveva ormai portato abbondantemente a termine il proprio lavoro, e come si può notare dalla Figura 5 è stato affrontato a bassa intensità (per lui) con l’unico obiettivo di raggiungere l’arrivo a Sanremo. Per coprire i 3,6 km con circa il 3% di pendenza media, Alessandro ha impiegato 9’47” (contro i 6’50” della testa della corsa) con una potenza media di 261 W (3,84 W/kg), valore come già detto più basso rispetto a quelli visti finora a causa del fatto che ormai per lui le energie erano terminate ai piedi del Poggio avendo svolto un gran lavoro in favore di Peter Sagan.
Ipotizzando che Alessandro avesse affrontato il Poggio in testa al gruppo, dai miei calcoli avrebbe dovuto erogare circa 440 W per impiegarci 6’50”, pari a 6,47 W/kg, Il tutto dopo quasi 7h di gara.


Fig. 5. Poggio: 9’47” a 261 W medi (3,84 W/kg) dopo quasi 7h di gara.

Nel mio precedente articolo sull’analisi delle caratteristiche che deve avere un atleta per vincere una Milano-Sanremo, avevo sottolineato come le principali fossero grandi doti di fondo unite ad una buona tenuta sulle salite brevi ed alla capacità di sprintare con ancora una buona esplosività dopo 300 km. Sicuramente il vincitore di quest’anno, il norvegese Kristoff, possiede tutte queste doti, poiché era tra coloro che si sono giocati la vittoria l’unico in grado di sprintare con grande potenza dopo aver percorso l’intero tragitto tra Milano e Sanremo con le condizioni climatiche che hanno caratterizzato l’edizione di quest’anno. A tutti gli altri evidentemente è mancato qualcosa: al secondo, Cancellara, l’esplosività per competere con uno sprinter; a Cavendish, altro grande favorito, la capacità di sprigionare tutti i suoi watt dopo 300 km. Pertanto ci troviamo di fronte ad un vincitore degno e meritevole, che sicuramente in questa stagione e nelle prossime continuerà a dimostrare tutto il proprio valore sui traguardi delle corse più importanti del calendario internazionale.

Claudio Cucinotta *

Mail: claudio.cucinotta82@gmail.com
Twitter: @QC82 - @MedicusSRL
Facebook: Claudio Cucinotta – Medicus SRL
Website: www.centromedicus.it
Youtube: Medicus Udine

*
Preparatore atletico, laureato in Scienze Motorie  e specializzato in Scienze dello Sport all'Università degli Studi di Udine col massimo dei voti. Ciclista Professionista dal 2006 al 2010. Tecnico della FCI e del CONI. Componente del Centro Studi della FCI. Collaboratore della Nazionale Italiana di Ciclismo, settori Strada, Crono e Pista. Specialista in valutazione funzionale, biomeccanica e programmazione dell'allenamento applicate al ciclismo ed agli sport di endurance.

Copyright © TBW
TUTTE LE NEWS
Ora è ufficiale, il Team Torpado Kenda pedalerà la stagione appena cominciata con i pedali LOOK X-track. I più attenti avevano già notato le bici del team sui campi gara equipaggiate...

Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui la storica azienda di Gravedona ed Uniti ha sempre detto...

La nuova maglia Race 2.0 di Alé Cycling è il capo giusto per chi ama le sfide e desidera essere veloce in ogni circostanza, merito di tessuti racing e di...

Galfer, marchio rinomato nella produzione di componenti per freni, ha appena effettuato un restyling dell'imballaggio di tutte le sue pastiglie  freno per biciclette, una scelta green che porta a diversi...

«Quando metti la fatica a disposizione degli altri, le cose diventano più semplici e trovi energie che non t’aspetti»: Fabio Celeghin non ha il fisico da ciclista, «semmai quello del...

Se nel 2019 Cervélo ha stupito il mondo con Áspero presentando una bici gravel di nuova concezione, quello che accade oggi è che ci troviamo davanti ad un progetto che...

Lo so, non si tratta della scoperta del secolo, ma è uno degli aspetti che nella nostra vita frenetica tendiamo a non tenere molto in considerazione. Sonno e Sport, o...

Un nuovo grande obiettivo necessita di nuovi potenti mezzi. E Tadej Pogačar, per il suo primo assalto al Giro d’Italia, avrà dalla sua parte l’efficienza e l’eleganza delle nuovissime POGI’S,...

Pinarello ha appena presentato la sua nuova collezione di abbigliamento primavera-estate, un’ampia scelta di capi in cui l’aerodinamica, il comfort e le prestazioni vengono decisamente spinte al massimo. Si tratta...

La nuova Bianchi Infinito nasce per chi ama pedalare a lungo all’insegna di un maggiore comfort e di una posizione in sella meno estrema. UNA GEOMETRIA PER TUTTI Partendo infatti dalla collaudata...

Q36.5®, marchio bolzanino fondato da Luigi Bergamo e Sabrina Emmasi, ha appena lanciato la nuova collezione Nibali SS2024 dedicata a Vincenzo, lo Squalo per intenderci. La nuova collezione estiva firmata...

Vanno bene per la prossima avventura in gravel, quella della domenica ma anche per il viaggio in bikepacking che hai come sogno nel cassetto per la prossima estate. Vanno benissimo sui...

Come da tradizione, i primi giorni di maggio sono l’occasione per Bianchi di fare tappa a Riva del Garda (TN) per il Bike Festival Garda Trentino, quest’anno in programma dal 2 al 5...

Qualche sporadica goccia di pioggia non ha rovinato la festa dell’XC Tra le Torri 2024, che da quest’anno è tornato a far base nel centro di Farra di Soligo, nel...

Colnago presenta oggi la G4-X, il suo nuovo modello di bici da gravel veloce. Perfettamente bilanciata, pensata per dare il massimo in ogni...

Scicon Sports, il marchio internazionale noto per le sue borse da viaggio per bici e prodotti lifestyle, ha annunciato una partnership pluriennale con il Tour de France diventando fornitore e prodotto ufficiale...

Un’ondata di biker è pronta a travolgere Farra di Soligo il prossimo 1° maggio. Ormai da qualche anno il giorno della Festa dei Lavoratori è diventato anche un giorno di...

Il 1° giugno sarà una giornata di coesione per tutti gli appassionati di gravel, infatti, alle 6:00 sarà l’ora di Rebound, ovvero l’evento gravel percorribile in ogni parte del mondo...

Briko®, azienda impegnata a 360° nel ciclismo, ha appena avviato una lodevole campagna di rottamazione e recupero dei caschi da bici chiamata “UpCycling”. L’iniziativa, già attiva dal 15 aprile, permette...

La famiglia adaptive di Fizik si amplia con la nuova Antares Adaptive, un modello che ha fatto storia ed insieme alla Arione e alla Aliante ha contraddistinto la storia del...

Tredici edizioni e la Colli della Sabina riesce ancora a stupire. Emozioni, un bagno di folla e sapori tipici a volontà. A Passo Corese, in provincia di Rieti, è andata...

La 785 Huez rappresenta tutto quello che serve se siete alla ricerca di una bicicletta altamente performante, un prodotto destinato ai ciclisti più sportivi ed esigenti, quelli che puntano ai...

In un appuntamento sempre immancabile per le aziende di riferimento del ciclismo off-road e il mondo della mountain bike, anche quest’anno Northwave sarà tra i protagonisti del Bike Festival Garda Trentino a...

Trek presenta oggi il nuovissimo CarBack Radar, uno strumento potentissimo che mira a rendere la vostra esperienza in bici sulle strade decisamente più sicura. Alta tecnologia per la sicurezza stradale,...

VIDEO TEST
ALTRI VIDEO DI TEST




Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui...
di Giorgio Perugini
Sarebbe bello proporre soluzioni avanzate ad un prezzo altamente accessibile, no? È così che prende l’abbrivio la vita di due...
di Giorgio Perugini
Nei mesi passati Trek ha ampliato la propria linea di scarpe ad alte prestazioni per ciclismo su strada inserendo tre...
di Giorgio Perugini
Non molto tempo fa KASK presentò al mondo il casco Utopia, un casco modernissimo che ha stravolto gli schemi ottimizzando...
di Giorgio Perugini
Audace, moderno ma anche incredibilmente protettivo e versatile, ecco in poche parole cosa mi trasmette l’occhiale Kosmos PH di Limar,...
di Giorgio Perugini
I caschi sono tutti uguali? Certo che no e questo è un aspetto su cui più volte abbiamo cercato di...
di Giorgio Perugini
Da sempre in casa Trek la parola Madone ha un solo sinonimo ed è “velocità”. La nuova Madone SL 7...
di Giorgio Perugini
Laddove C sta per Carbonio e congiunzioni (anche se oggi dobbiamo parlare di parti), Colnago, Cambiago e Classe c’è anche...
di Giorgio Perugini
Se siete alla ricerca di un winter kit adeguato per pedalare in questo inverno, le proposte di Q36.5® vi daranno...
di Giorgio Perugini
Temevamo un arrivo repentino del freddo e così è stato, ora fuori le temperature sono scese molto e negli ultimi...
di Giorgio Perugini
Desiderate un’esperienza di ascolto ottima anche mentre correte o pedalate? Niente di più facile con le cuffie a conduzione ossea...
di Giorgio Perugini
Per molti amanti del gravel arriva la parte della stagione che regala emozioni forti, infatti, la natura che si appresta...
di Giorgio Perugini
Siamo a novembre e in alcune regioni d’Italia si registrano ancora temperature superiori ai 25°C, una situazione surreale che però...
di Giorgio Perugini
Leggerissime e rigide, ma anche veloci e incredibilmente scattanti, insomma, un set di ruote di livello incredibile alla portata di...
di Giorgio Perugini
Al celebre marchio francese Café du Cycliste non mancano certo stile ed inventiva, del resto, basta sfogliare le pagine della...
di Giorgio Perugini
Scegliere la ruota giusta oggi è complicato, soprattutto se siamo soliti affrontare percorsi misti in cui pianura, salita e discesa...
di Giorgio Perugini
Una cosa è certa, oggi grazie a geometrie molto spinte e al sapiente uso della fibra di carbonio le aziende...
di Giorgio Perugini
C-Shifter è l’ultimo nato dalla nobile famiglia Shifter di Bollé, un occhiale ad alte prestazioni dotato di ottiche sopraffine che...
© 2018 | Prima Pagina Edizioni Srl | P.IVA 11980460155
Pubblicità | Redazione | Privacy Policy | Cookie Policy | Contattaci

[X] Il nostro sito web utilizza i cookies (piccoli file salvati sul tuo hard disk) per migliorare la navigazione, analizzare l'accesso alle pagine web e personalizzare i propri servizi. L'utente è consapevole che, se esplora il nostro sito web, accetta l'utilizzo dei cookies.
Per maggiori informazioni consulta la nostra privacy policy